Giuseppe Scuccimarri 
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Ancora guai giudiziari per Kanye West. Secondo la modella Jenn An, il producer ha fatto girare un video musicale più simile a un set porno, che a una clip. La modella afferma che West la avrebbe fatta imbavagliare e soffocata con un dito fino a quando non è svenuta.
Jenn, che è apparsa nella serie 13 di “America’s Next Top Model”, ha intentato una causa federale contro West, sostenendo che le riprese del 2010 per il video musicale “In For the Kill” per lui e La Roux hanno preso una svolta orribile dopo essere stata scelta da una formazione di donne. Kanye avrebbe detto: “Dammi la ragazza asiatica” e poi ha iniziato a filmare una scena al Chelsea Hotel di New York che la donna ha trovato umiliante e pericolosa.
Secondo i documenti ottenuti dal portale TMZ, Jenn ha detto che indossava lingerie molto sexy, e Ye avrebbe detto: “Ecco perché ho scelto te” per poi farla sedere su una sedia di fronte a lui. A quel punto ha detto al regista di posizionare la telecamera direttamente sulla ragazza.
Nella sua denuncia la modella dichiara che che Kanye ha iniziato a strangolarla con entrambe le mani, e poi le ha “soffocato” il viso con le mani prima di “sbattere diverse dita lungo la gola, muoverle continuamente dentro e fuori e imbavagliarla per emulare il sesso orale forzato”. Jennifer dice che questo è stato registrato per più di un minuto mentre Kanye urlava: “Questa è arte. Questa è una fottuta arte. Sono come Picasso.”
Per Jenn, l’intera scena è sembrata più un “bavaglio pornografico/gola profonda/feticismo e sadismo” che un video musicale. Kanye è apparso solo nel remix di “In For the Kill” che è una traccia dei La Roux, ma Jenn afferma che la band in seguito ha descritto le riprese a un amico dicendo che avevano visto un comportamento “sconvolgente, inquietante”. Per questo motivo Jen sta facendo causa a Kanye e Universal Music Group per violenza di genere.
Non sembra che la scena sia mai stata inserita nel montaggio finale, i video musicali online che accompagnano la canzone non presentano immagini di Ye o Jenn. Nella causa la ragazza sostiene che l’etichetta discografica e altre “figure di alto profilo” del business hanno cercato di “insabbiare” l’incidente.
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