Leone XIV al Tg1: “Insieme per cercare soluzioni alla guerra”

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Papa Leone XIV ha concesso la sua prima intervista in esclusiva mondiale al Tg1. Il tema principale è stato quello della pace. Al termine della sua visita al Centro della Radio Vaticana di Santa Maria di Galeria, il Pontefice ha lanciato un forte appello sulla situazione internazionale. “Veramente preoccupante – ha detto il Papa – giorno e notte cerco di seguire quello che sta succedendo in tante parti del mondo. Si parla soprattutto del Medio Oriente oggi, però non è soltanto lì. Come ho detto ieri nell’udienza, vorrei rinnovare questo appello per la pace. Cercare a tutti i costi di evitare l’uso delle armi e cercare attraverso gli strumenti diplomatici il dialogo. Ci mettiamo insieme a cercare soluzioni. Ci sono tanti innocenti che stanno morendo e bisogna promuovere la pace sempre”.
Già ieri all’udienza generale, Papa Prevost detto che “il cuore della Chiesa è straziato per le grida che si levano dai luoghi di guerra, in particolare dall’Ucraina, dall’Iran, da Israele, da Gaza. Non dobbiamo abituarci alla guerra! Anzi, bisogna respingere come una tentazione il fascino degli armamenti potenti e sofisticati. In nome della dignità umana e del diritto internazionale ho ripetuto ai responsabili delle nazioni ciò che soleva dire Papa Francesco: la guerra è sempre una sconfitta! E quelle di Pio XII: ‘Nulla è perduto con la pace. Tutto può esserlo con la guerra’ “
Le parole di Leone XIV accolgono quelle dall’ambasciatore della Repubblica Islamica dell’Iran presso la Santa Sede
Al Tg1 Prevost ha invitato tutti a unirsi per cercare soluzioni per la pace, affermazioni che hanno ripreso quelle di Mohammad Hossein Mokhtari, ambasciatore della Repubblica Islamica dell’Iran presso la Santa Sede che il 18 giugno in una intervista rilasciata al quotidiano Avvenire ha affermato che l’Iran sarebbe disposto a sedersi intorno a un tavolo in Vaticano per parlare di pace.
“Se la Santa Sede lo proponesse, sarei il primo a garantire la disponibilità dell’Iran a sedersi intorno a un tavolo in Vaticano con gli Stati Uniti per discutere sul nucleare– ha detto Mokhtari, traducendo in concreto la disponibilità vaticana a “far incontrare i nemici” già annunciata da Leone XIV. “A una condizione, però, – ha avvertito il rappresentante diplomatico di Teheran in Vaticano: “È necessario che si fermi l’aggressione del regime sionista”.
“L’Iran stava già dialogando con gli Usa proprio sul versante nucleare – ha sottolineato Mokhtari -. E forse saremmo arrivati anche a un accordo incontro se Netanyahu con il suo governo non ci avesse attaccato. La nostra volontà all’incontro c’è sempre stata. Ma il regime sionista ha voluto sabotare i colloqui. Secondo gli statuti dell’Onu, siamo di fronte all’aggressione di uno Stato indipendente. Anzi, è un membro delle Nazioni Unite che colpisce un altro membro Onu”.
“C’è una chiara violazione del diritto internazionale. Però nessuno si è mosso anche dopo l’uccisione di centinaia di civili. Gli organismi internazionali nati per assicurare pace e stabilità al mondo si voltano dall’altra parte quando si tratta di Israele: accade anche per il genocidio di Gaza dove non possono neppure entrare gli aiuti umanitari. Comunque, come ha affermato il nostro ministro degli Esteri, non appena si fermerà l’aggressione, riprenderemo il dialogo”.
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