Leone XIV, unità della Chiesa, pace e aiuto ai poveri nel discorso inaugurale

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Leone XIV, il primo papa americano, ha condannato lo sfruttamento dei poveri e invocato l’unità nella Chiesa durante la sua messa inaugurale in Piazza San Pietro, un evento a cui hanno partecipato leader mondiali, reali e decine di migliaia di fedeli.
Il 267° Pontefice è arrivato in Vaticano a bordo della papamobile ed è stato accolto dagli applausi della folla mentre percorreva per la prima volta Piazza San Pietro a bordo dell’autoveicolo appositamente progettato. Secondo le autorità, per la Messa inaugurale di Papa Leone si sono radunate in Piazza San Pietro circa 100.000 persone.
Durante il suo giro sulla papamobile, Papa Leone è stato visto fermarsi brevemente e baciare un bambino. I cori di “Viva il Papa” sono stati ripetuti più volte e si sono udite grida di gioia e forti applausi quando il Pontefice è entrato in Piazza San Pietro per l’inizio della Messa dopo aver cominciato il rito pregando sulla tomba di San Pietro.

Presenti oltre 150 delegazioni in rappresentanza di altrettante sorprese
Durante la cerimonia di insediamento era presente anche la Presidente del Perù, Dina Boluarte, leader del Paese in cui Papa Leone ha svolto per diversi decenni la funzione di missionario e vescovo.
Erano rappresentati delegazioni di oltre 150 Paesi da tutto il mondo: il Vaticano ha ospitato delegati da oltre 150 nazioni. Durante l’omelia, un momento chiave della cerimonia in cui il nuovo è solito indicare le sue priorità, Leone ha affermato che nella Chiesa cattolica non c’è spazio per la “propaganda religiosa” o per i giochi di potere, e ha invece invocato l’unità, un possibile riferimento alle divisioni tra riformisti e conservatori che si sono accentuate sotto il predecessore Francesco.
Papa Prevost ha anche condannato un sistema economico che sfrutta “le risorse della Terra ed emargina i più poveri”. Il pontefice ha fatto eco all’umiltà di Francesco, affermando che non è stato scelto per il ruolo di capo della Chiesa cattolica per meriti personali, ma che lo assume come “fratello, che desidera essere servitore della vostra fede e della vostra gioia”.
Al termine della Messa, Leone ha chiesto una “pace giusta e duratura” in Ucraina e ha offerto preghiere per Gaza, dove “bambini, famiglie, anziani, sopravvissuti sono ridotti alla fame”.
Simboli dell’ufficio
La cerimonia del 18 maggio è stata ricca di simbolismo e ha compreso il conferimento formale al nuovo Pontefice dei simboli della sua carica, tra cui il Pallio (una veste di lana di agnello che simboleggia la sua cura pastorale per la Chiesa e il suo ruolo di pastore del suo gregge) e l’Anello del Pescatore, che simboleggia l’autorità del Papa come successore di San Pietro, pescatore di professione e ritenuto dai cattolici il primo Papa.
Un applauso è scoppiato quando il Papa ha ricevuto il Pallio di lana d’agnello e lo ha indossato per la prima volta durante la funzione. Il Vaticano ha diffuso i dettagli dell’anello, che presenta l’immagine di San Pietro sulla fascia esterna, mentre all’interno sono incisi “Leone XIV” e lo stemma del Papa.
Tutti i vescovi indossano anelli per dimostrare il loro legame con la chiesa locale che guidano e l’anello del Papa, in quanto vescovo di Roma, simboleggia il suo “fidanzamento” con l’intera Chiesa. Quando glielo hanno consegnato, Leone è apparso visibilmente commosso mentre si guardava l’anulare.
Le letture e le modifiche introdotte alla cerimonia
Le letture delle Scritture durante la Messa si sono concentrate sulla figura di San Pietro e sul brano centrale del Vangelo di Giovanni, un testo considerato fondamentale per il ministero del papa come successore di San Pietro.
Le cerimonie di insediamento papale sono cambiate nel corso degli anni. Per secoli hanno comportato anche una “incoronazione”, che includeva la posa della tiara papale sul capo del nuovo papa. L’ultima “incoronazione” papale fu quella di Paolo VI nel 1963. Egli, tuttavia, decise di vendere la tiara e devolvere il ricavato in beneficenza. I cattolici negli Stati Uniti acquistarono quella tiara, che ora è esposta nella Basilica del Santuario Nazionale dell’Immacolata Concezione a Washington.
Altra consuetudine abolita, l’inchino dei cardinali al nuovo Pontefice, il rito è stato sostituito con l’omaggio di cinque cardinali in rappresentanza dei continenti.
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