L’omaggio toccante di Woody Allen a Diane Keaton: “Il mondo è più triste senza di lei”
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Un’icona scomparsa: Diane Keaton e l’eredità di un amore artistico indissolubile
Il mondo del cinema piange la scomparsa di Diane Keaton, l’attrice iconica, musa e compagna d’arte di Woody Allen, morta sabato all’età di 79 anni.
Mentre l’industria e i fan riflettono sulla sua straordinaria carriera e sul suo stile inconfondibile, è l’omaggio incondizionato di Woody Allen a fornire uno sguardo intimo sul legame profondo che li ha uniti per decenni.
In un lungo e toccante saggio pubblicato su The Free Press, il regista ottantanovenne ha dipinto un ritratto commovente della donna che, a suo dire, era “diversa da chiunque altro sul pianeta abbia mai conosciuto”.
La relazione tra Allen e Keaton ha superato i confini del set e della vita sentimentale, evolvendosi in un’amicizia e un sodalizio artistico che hanno plasmato una parte fondamentale della storia del cinema.

Un pubblico di una sola persona
“Col passare del tempo ho realizzato film per un pubblico composto da una sola persona, Diane Keaton”, ha confessato Allen. Questa frase racchiude l’essenza del loro rapporto: un’intesa creativa così totale che l’opinione di Keaton era l’unica a contare.
Allen ha ammesso di non aver mai letto una recensione del proprio lavoro, interessato “solo a quello che Keaton aveva da dire al riguardo.”
Il loro incontro risale al 1969, durante le prove per la commedia teatrale Play It Again, Sam (Provaci ancora, Sam). Ne seguirono cinque anni di storia d’amore e otto film girati insieme, inclusi capolavori che hanno ridefinito la commedia nevrotica e intellettuale, come Io e Annie (Annie Hall), per il quale la Keaton vinse l’Oscar.
l loro legame, pur essendosi evoluto da sentimentale ad amicale, è sempre rimasto la stella polare di Allen, come lui stesso l’ha definita nelle sue memorie del 2020.

La risata che illumina e risuona
Allen ha descritto Diane Keaton come una forza della natura, una persona la cui presenza bastava a trasformare l’ambiente: “il suo viso e la sua risata illuminavano qualsiasi spazio in cui entrasse”.
Nonostante i mesi di lontananza dai riflettori e un rapido peggioramento della salute, la sua morte è stata uno shock per i suoi amici più cari.
L’omaggio del regista si conclude con un senso di malinconia profonda: “Pochi giorni fa il mondo era un posto che includeva Diane Keaton. Ora è un mondo che non la include più. Quindi, è un mondo più triste. Eppure, ci sono i suoi film. E la sua grande risata echeggia ancora nella mia testa.”
Un sostegno incondizionato oltre le polemiche
Ciò che rende il loro legame ancora più notevole è il sostegno incondizionato che Diane Keaton ha continuato a offrire a Woody Allen, anche dopo il riemergere delle accuse di abusi mossegli dalla figlia adottiva Dylan Farrow.
Nonostante il clamore del movimento #MeToo, Keaton è rimasta una sostenitrice convinta dell’amico e collega, ribadendo la sua fiducia e invitando a riesaminare i fatti.
L’ammirazione era, senza dubbio, reciproca. Keaton aveva espresso la sua gratitudine: “È sempre stato davvero speciale stare con Woody… Mi ha dato tutto. Davvero. Woody mi ha fatta sentire libera. Questo mi ha aiutato enormemente.”
Dalla loro prima scintilla a Broadway al Premio AFI alla carriera che Allen le consegnò nel 2017 – infrangendo la sua famosa allergia alle cerimonie – il loro è stato un viaggio condiviso di ispirazione e creazione.
La scomparsa di Diane Keaton non lascia solo un vuoto nel cuore di Woody Allen, ma segna la fine di un’era in cui l’arte e l’amicizia si sono fuse per regalarci alcune delle pagine più belle e indimenticabili del cinema. I suoi film, e soprattutto la sua grande risata, rimarranno per sempre.

