Manuel Agnelli lascia X Factor: “Scelgo la libertà”

#image_title
Manuel Agnelli chiude definitivamente il suo capitolo con X Factor. L’annuncio arriva durante la presentazione della nuova stagione di Lazarus, l’opera rock di David Bowie e Enda Walsh, che lo vede protagonista dal 5 al 15 giugno al Teatro Argentina di Roma.
“Ho chiuso un cerchio”, afferma Agnelli, ribadendo la volontà di allontanarsi dal talent show di Sky. Una decisione maturata con consapevolezza, che rivendica come parte di un percorso personale e artistico all’insegna della libertà.
“Faccio teatro, faccio televisione quando voglio e come voglio”, sottolinea il frontman degli Afterhours, evidenziando la sua indipendenza da ogni ambiente dello spettacolo.
Un’affermazione forte, accompagnata da un bilancio non meno netto sullo stato della musica italiana: “È caduta in disgrazia. È diventata una catena di montaggio, fatta dagli stessi autori e produttori. Roba da supermercato”.
Il musicista non fa riferimento diretto alle voci di presunti attriti con la produzione o con Achille Lauro, altro giudice del programma, che secondo alcuni avrebbero contribuito al suo abbandono.
Agnelli si limita a confermare la sua assenza nella prossima edizione del talent, lasciando che siano altri a raccoglierne l’eredità: secondo l’indiscrezione lanciata da Open, sarà Francesco Gabbani a prendere il suo posto, mentre restano confermati in giuria Achille Lauro, Paola Iezzi e Jake La Furia. Alla conduzione tornerà Giorgia.
Agnelli guarda avanti.
Il suo presente è dominato dal ritorno in teatro, un contesto che gli permette di riscoprire la passione autentica per la musica e la performance: “Ora che i numeri non dominano più la mia carriera, ho ritrovato la parte ludica del fare musica. È un ritorno alla mia giovinezza, a quando facevo musica in casa solo per eccitarmi, per sentirmi vivo”.
Il suo coinvolgimento in Lazarus, che debutta per la prima volta in Italia grazie alla regia di Valter Malosti, rappresenta perfettamente questa fase della sua carriera.
Non si tratta solo di un ruolo teatrale, ma di una vera e propria scelta di campo: quella di un artista che rifiuta le logiche del mercato e rivendica il diritto alla sperimentazione e all’autenticità.
In un panorama musicale dove, secondo lui, tutto è appiattito dalla standardizzazione e dai numeri, Agnelli preferisce il rischio alla certezza, l’emozione all’efficienza. “Fare successo non è più l’obiettivo. Il successo oggi è essere liberi di creare”, conclude.