Napoli, operaio muore mentre monta un condizionatore

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Massa Lubrense (Napoli) – Un operaio è precipitato da una altezza di circa sei metri mentre, in piedi su una scala, stava montando un condizionatore. Un volo improvviso e da una altezza tale che poco scampo ha lasciato all’uomo di 58 anni, deceduto a causa delle ferite riportate a causa del violento impatto col terreno. L’incidente è avvenuto ieri, mercoledì 16 luglio in una palazzina di via Pontone a Massa Lubrense, nella città metropolitana del capoluogo Campano. L’operaio è caduto di schiena su un cordolo di cemento, un impatto terribile che ha reso vani i tentativi di rianimazione del personale del 118 intervenuto sul posto. I sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo.
I carabinieri della locale stazione di Massa Lubrense stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’incidente, con loro stanno seguendo le indagini i colleghi del nucleo ispettorato lavoro di Napoli e quelli del nucleo investigativo di Torre Annunziata. La salma della vittima è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria che molto probabilmente ne disporrà l’autopsia, nel frattempo la Procura di Torre Annunziata ha aperto una inchiesta.
Il commento del Comune di Massa Lubrense e il precedente incidente verificatosi nella zona
“Una morte sul lavoro è assurda, ancora più brutta e fa veramente male – si legge in un comunicato del Comune di Massa Lubrense – Quello che è avvenuto oggi sul nostro territorio ci rattrista, ci angoscia e ci deve fare riflettere. Dobbiamo impegnarci tutti affinché non debba più ripetersi. Alla famiglia della vittima ed a quanti ne piangono la scomparsa, va la nostra vicinanza ed il cordoglio dell’amministrazione comunale e di tutti i massesi”.
Purtroppo non è la prima volta che nella zona si verificano incidenti sul lavoro, nel territorio di Sant’Agata sui due Golfi, esattamente un mese fa, si è verificato un altro grave infortunio sul lavoro tale da provocare un decesso. A perdere la vita in quella occasione è stato Pasquale De Angelis, un bracciante agricolo sessantacinquenne rimasto vittima dell’incendio scoppiato nel terreno su cui stava lavorando.
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