Omicidi Villa Pamphili, il DNA conferma: Kaufmann è il padre di Andromeda

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Villa Pamphili – Francis Kaufmann è il padre della piccola Andromeda, la bambina di nemmeno 12 mesi trovata morta a poca distanza dal cadavere della madre Anastasia lo scorso 7 giugno all’interno della villa. A confermarlo l’esame del DNA effettuato sull’uomo. Come si apprende dall’agenzia di stampa Adnkronos “l’esame ra stato disposto dai pm, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, nell’ambito dell’inchiesta per duplice omicidio aggravato. Serviranno invece ancora alcune settimane per i risultati degli esami istologici sul corpo di Anastasia, disposti in seguito all’autopsia eseguita presso l’Istituto di medicina legale dell’Università Cattolica per chiarire le cause del decesso. Fra le ipotesi quella che la donna, nata a Omsk, in Siberia, sia stata soffocata”.
La scorsa settimana Kaufmann, estradato dalla Grecia dove si era rifugiato dopo gli omicidi nel tentativo di far perdere le sue tracce, si era avvalso della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio di garanzia davanti al gip. L’uomo è apparso da subito scostante e aggressivo così come lo avevano descritto tutti i testimoni che avevano rilasciato dichiarazioni nei giorni successivi al duplice omicidio.
Gli omicidi di Villa Pamphili
E’ il 7 giugno 2025 quando i cadaveri di una donna di 28 anni, Anastasia che poi si scoprirà essere dell’est europeo e di sua figlia Andromeda che avrebbe compiuto un anno dopo due settimane, vengono trovati a poca distanza l’una dall’altra all’interno di Villa Pamphili in una zona in cui non sono presenti le telecamere. Dall’esame delle telecamere esterne si scoprirà che madre e figlia dormivano nella villa con Francis Kaufmann, un sedicente sceneggiatore e regista americano che millantava conoscenze nel mondo dello showbiz americano e girava per le case di produzione della Capitale nel tentativo di farsi finanziare dei film.
L’uomo descritto come un attaccabrighe era stato fermato altre volte per schiamazzi e urla nei confronti della compagna alla presenza della figlia, ma tutte le volte la polizia lo aveva lasciato andare. Dalla ricostruzione fatta dagli inquirenti l’uomo avrebbe ucciso Anastasia strangolandola intorno a l 5 giugno e una volta rimasto solo con la figlia, probabilmente non riuscendo a badare a lei, due giorni dopo le avrebbe fatto fare la stessa fine della madre. L’uomo è attualmente detenuto nel carcere di Rebibbia.
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