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La scomparsa di Pippo Baudo è stata accolta con dolore da tutti coloro che amano l’Italia: se ne va un pezzo di storia del nostro Paese, un gigante della televisione italiana che ha intrattenuto milioni di persone e performato ad altissimi livelli nella TV sia pubblica che privata. Un personaggio quasi mitologico, un uomo che ha saputo intercettare l’umore di diverse generazioni mescolando la televisione di una volta e quella del futuro.
Ecco dieci cose che non sapevi su Pippo Baudo.
Alcune di queste sono incredibilmente attuali, altre svelano un lato moderno che sorprenderà molti giovani.
1 – Rifiutò di fare il “Festival della Canzone Italiana” lontano da Sanremo
Il principe di Monaco voleva riempirlo di soldi: Ranieri III di Montecarlo telefonò personalmente a Pippo Baudo, proponendogli di spostare il Festival da Sanremo a Montecarlo in cambio di un lauto compenso. Pur trattandosi di uno spostamento piuttosto breve (24 chilometri in linea d’aria), sarebbe stato simbolicamente rilevante, perché avrebbe tolto l’evento dal territorio italiano. Il direttore artistico del Festival della Canzone Italiana rifiutò, non solo poiché Montecarlo è uno Stato straniero e l’Italia sarebbe stata “ospite”, ma anche perché – secondo Pippo Baudo – il Festival doveva continuare a essere legato al suo nome e alla sua location originaria: Sanremo.
2 – Si lamentò con la RAI: “Il servizio pubblico d’estate non deve fare repliche!”
Negli Anni ’20 del duemila in molteplici occasioni Pippo Baudo si è lamentato del fatto che la RAI, d’estate, tende a trasmettere molte repliche: “I cittadini pagano il Canone per tutto l’anno, non per 9 mesi”. Baudo affermò che l’estate non può essere un periodo di bassa produzione originale per la TV pubblica, che a differenza della televisione privata, viene pagata direttamente dai cittadini, i quali sono quindi contribuenti e non meritano un abbassamento della qualità dell’offerta. Nell’estate del 2020, in un’intervista Pippo Baudo sbottò in maniera evidente: “La televisione in questi giorni è inguardabile, tutto già visto, solo repliche”.
3 – Ha difeso il pluralismo in RAI: “La TV pubblica è di tutti, deve essere plurale”
La RAI è di tutti gli italiani e Pippo Baudo si è battuto in prima persona per il rispetto del pluralismo nell’emittente pubblica. “La RAI è dei cittadini che pagano il Canone e quindi deve essere plurale. È di tutti, al di là di ogni convinzione politica”. Baudo ha riferito che il servizio pubblico deve assicurare a tutti il diritto di parola, mettendo sul tavolo tutte le carte affinché poi lo spettatore possa scegliere ciò che vuole.
4 – È stato vittima di un attentato mafioso
La notte del 2 novembre 1991, la sua villa situata a Santa Tecla (frazione di Acireale, in provincia di Catania) fu distrutta da un’esplosione al tritolo, ma per fortuna al momento dell’attentato era disabitata, ci aveva dormito la sera prima poi la mattina era partito per Roma per condurre Domenica in. La mafia inviò un segnale a Pippo Baudo, dopo la partecipazione del conduttore a un evento a Taormina nel corso del quale rese omaggio al magistrato Rocco Chinnici in cui parlò male della mafia, argomento che aveva portato in TV proprio a Domenica in la settimana prima dell’attentato.
5 – Il sogno mai realizzato: portare Mina al Festival di Sanremo
Mina, dal 1978 in poi, ha sempre declinato ogni proposta di apparizione pubblica. Il sogno di Pippo Baudo, come da lui stesso affermato in un’intervista, era quello di convincere la diva della musica italiana a tornare in scena, sul palco dell’Ariston. Ospite di Fazio, nel 2020 disse: “Uno dei miei sogni era portare Mina a Sanremo. Ma non ci sono mai riuscito. Mina non ne ha mai voluto sapere di tornare in televisione, ma io ci ho provato. Non mi ha detto di no, ma nemmeno di sì. È il mio sogno non realizzato”.
6 – Ha partecipato al videoclip de “L’esercito del selfie”
Pippo Baudo nel 2017 ha accettato l’invito di Takagi & Ketra per presentare Lorenzo Fragola e Arisa nel videoclip di uno dei singoli di maggiore successo dei due produttori discografici: “L’esercito del selfie”, indimenticabile tormentone che si è aggiudicato tre dischi di platino. Il videoclip, pubblicato su YouTube il 17 giugno 2017 (nel cuore di un autentico periodo d’oro della musica italiana), inizia con Pippo Baudo che dichiara: “Signore e signori, è un grande onore presentarvi “L’esercito del selfie”, il ballo dell’estate”. Alla fine dell’esibizione di Lorenzo Fragola e Arisa, Pippo Baudo pronuncia delle parole che, se ascoltate adesso, commuovono: “Arrivederci, e alla prossima estate. E ricordate: il tormentone… l’ho inventato io!”.
7 – È stato presidente e direttore artistico del Teatro Stabile di Catania
Dal 1989 al 1997 è stato direttore artistico del Teatro Stabile di Catania e dal 2000 ne è stato presidente. Il teatro è uno dei più rinomati e importanti centri culturali dell’intera Sicilia orientale, di cui Pippo Baudo era originario. Una sala del teatro è intitolata al poeta siciliano Giovanni Verga.
8 – Riuscì a portare i Queen sul Palco dell’Ariston
Un evento memorabile per il Festival di Sanremo: nel 1984, da direttore artistico della kermesse canora, Pippo Baudo invitò i Queen in Liguria. La band accettò e si esibì in un medley di brani iconici come “Radio Ga Ga” e “I Want To Break Free”. Freddie Mercury protestò con l’organizzazione, perché doveva esibirsi in playback siccome all’epoca tutto il Festival era pre-registrato (per evitare una spesa eccessiva legata a microfoni, cavi e orchestra): il cantante allontanò il microfono dalla bocca e fece capire al pubblico di non star cantando in diretta. La partecipazione dei Queen a Sanremo aprì la strada a molti altri ospiti internazionali.