Padre Dall’Oglio, il corpo in una fossa comune in Siria

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Il corpo di Paolo Dall’Oglio, il gesuita scomparso in Siria il 29 luglio 2013, sarebbe stato ritrovato in una fossa comune nei pressi di Raqqa in quella che era la capitale dell’autoproclamato califfato di Abu Bakr al-Baghdadi. A dare la notizia è stato il settimanale Oggi che nelle sue colonne ha scritto che “il cadavere di un uomo in abiti religiosi, che si ritiene possa essere quello di padre Paolo Dall’Oglio, è stato ritrovato in una fossa comune nei pressi di Raqqa”.
La notizia del possibile ritrovamento sarebbe stata confermata a Oggi dal cardinale Mario Zenari, nunzio apostolico in Siria, che ha precisato di essere stato informato lunedì 2 giugno circa il ritrovamento del cadavere del religioso, ma di non avere ancora notizie precise sul luogo del ritrovamento e sull’identificazione del gesuita: “Abbiamo contattato i gesuiti presenti sul territorio– ha detto il nunzio apostolico – ma non siamo ancora riusciti ad avere conferma”.
La scomparsa
Padre Paolo Dall’Oglio era scomparso il 29 luglio 2013 nel nord della Siria, territorio all’epoca occupato dallo Stato Islamico, il religioso vi si era recato per trattare la liberazione di alcuni ostaggi. Dall’Oglio era inviso al regime di Damasco, il gesuita si era sempre mostrato ostile alla dittatura, prese di posizione che gli erano valse l’espulsione dal Paese nel 2012. Nonostante il provvedimento restrittivo il religioso era riuscito a rientrare in Siria attraverso il Kurdistan iracheno. Il rapimento non è mai stato rivendicato, anche se in passato sono circolate voci mai confermate su una detenzione di Dall’Oglio in un carcere vicino ad Aleppo e successivamente sulla sua tragica morte.
Metà della vita passata come missionario in Siria
Padre Dall’Oglio ha passato in Siria la metà della sua vita, era un forte sostenitore del dialogo interreligioso e a questo proposito aveva fondato una comunità monastica. Da sempre contrario alla dittatura di Bashar al-Assad, il gesuita ne aveva pesantemente criticato le azioni e aveva incontrato i membri dell’opposizione. Dopo l’espulsione dal Paese aveva vissuto nel Kurdistan iracheno, da dove come detto, qualche mese dopo aveva fatto ritorno in Siria.
La sorella di padre Dall’Oglio: “Per me non è una notizia vera”
Francesca Dall’Oglio, sorella del religioso, raggiunta da Rainews 24 ha parlato di fake news: “In questi anni ci sono state spesso fake news, questa per me non è una notizia vera. Si parla di un corpo con abiti religiosi ma mio fratello aveva abiti civili”.
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