Papa Francesco, l’ultimo omaggio dei leader della Terra

#image_title
Leader e rappresentanti di 130 Paesi e istituzioni internazionali si sono riuniti in Vaticano per rendere l’ultimo omaggio a Papa Francesco, il Pontefice che ha segnato profondamente la storia della Chiesa cattolica con il suo spirito riformatore e il suo instancabile impegno per l’inclusione e l’apertura al mondo.
I funerali si sono svolti in Piazza San Pietro, di fronte alla basilica vaticana, al cui interno da mercoledì erano giunti circa 250.000 fedeli per salutare per l’ultima volta un Papa che ha lasciato un’impronta indelebile nel cuore della cristianità.
Italia – Sergio Mattarella
Il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, ha partecipato con la figlia Laura alla cerimonia funebre, testimoniando il profondo legame istituzionale e personale che lo univa a Papa Francesco.
Poco prima della morte del Pontefice, i due avevano avuto un ultimo, significativo scambio: Francesco aveva inviato al Capo dello Stato una lettera per augurargli pronta guarigione dopo il recente intervento chirurgico al cuore, durante il quale gli era stato impiantato un pacemaker.
Un gesto di affetto e premura che ha commosso Mattarella e che oggi, nel giorno dell’addio, assume il valore di un ultimo saluto tra due figure profondamente unite dal senso del dovere e dall’amore per l’umanità.
Italia – Giorgia Meloni
Il Primo Ministro italiano, Giorgia Meloni, ha preso parte con profonda commozione ai funerali di Papa Francesco, rendendo omaggio a colui che ha definito “un grande uomo e un grande pastore”.
Visibilmente emozionata, ha ricordato il legame personale che l’univa al Pontefice, dichiarando: “Ho avuto il privilegio di godere della sua amicizia, dei suoi consigli e dei suoi insegnamenti, che non mi sono mai venuti meno, nemmeno nei momenti di prova e di sofferenza.”
Le sue parole hanno espresso non solo il dolore di un’intera nazione, ma anche la riconoscenza di una leader che ha trovato nella figura di Francesco una guida spirituale e umana nei passaggi più complessi della propria esperienza pubblica.
Stati Uniti – Donald Trump
“Che Dio benedica lui e tutti coloro che lo hanno amato”, ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in un messaggio di cordoglio carico di emozione.
Insieme alla moglie, Melania Trump, è giunto a Roma nella serata di venerdì e, prima di prendere parte ai funerali, ha reso omaggio alla salma del Pontefice all’interno della Basilica di San Pietro, sostando in silenzio davanti alla bara in segno di rispetto e raccoglimento.
Francia – Emmanuel Macron
Il presidente francese Emmanuel Macron è giunto in Vaticano insieme alla moglie, Brigitte Macron.
Per rendere omaggio a Papa Francesco, il capo di Stato francese ha annullato un viaggio ufficiale a Mauritius, dimostrando così la profonda considerazione che nutriva per il Pontefice.
Già nel pomeriggio di venerdì, la coppia presidenziale si trovava nella basilica petrina, raccogliendosi in preghiera davanti alla salma.
Macron, che in gioventù ha frequentato una scuola dei Gesuiti – lo stesso ordine religioso cui apparteneva Papa Francesco – ha più volte manifestato ammirazione per il suo impegno spirituale e sociale, in particolare per i valori di giustizia, equità e dialogo interreligioso che ne hanno segnato il pontificato.
Ucraina – Volodymyr Zelensky
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato tra i primi leader a confermare la propria presenza a questo storico addio al Vescovo di Roma.
Accompagnato dalla moglie, Olena Zelenska, ha preso parte alla cerimonia con profondo rispetto, definendo Papa Francesco “uno dei veri leader religiosi del mondo”, sottolineandone la voce di pace e umanità in un tempo segnato da conflitti e divisioni.
La presenza della coppia presidenziale ucraina ha assunto anche un significato simbolico, in un momento in cui il loro Paese continua a vivere una tragica stagione di guerra: un omaggio a un Pontefice che, nei momenti più difficili, non ha mai smesso di appellarsi al dialogo e alla fine delle ostilità.
Stati Uniti – Joe Biden
L’ex presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e l’ex first lady, Jill Biden, sono stati tra i primi a giungere in Piazza San Pietro, dove in quei giorni migliaia di fedeli avevano formato lunghe file per rendere omaggio a Papa Francesco.
La loro presenza discreta ma intensa ha testimoniato il legame profondo che il Papa aveva saputo instaurare anche con figure di spicco del panorama politico internazionale.
Per Biden, secondo presidente cattolico nella storia degli Stati Uniti, il Pontefice ha rappresentato una guida spirituale e morale, capace di segnare una nuova era nella Chiesa cattolica, fondata sull’inclusione, la dignità umana e la giustizia sociale.
Gran Bretagna – Il Principe William
Per il Regno Unito, il rappresentante della Corona al funerale di Papa Francesco è stato il principe William, che ha partecipato senza la moglie Kate Middleton e che non aveva mai incontrato personalmente il Pontefice.
Nonostante il forte legame tra il re Carlo III e Papa Francesco, in particolare per la loro collaborazione su temi cruciali come l’ambiente, e nonostante Carlo III fosse stato l’ultimo capo di Stato a ricevere Papa Francesco, è stato suo figlio ed erede al trono a partecipare al funerale.
Questa scelta rispecchia il precedente stabilito dalla defunta regina Elisabetta II, che nel 2005, quando Carlo era ancora principe di Galles, lo inviò in rappresentanza della Corona alla cerimonia di addio di Papa Giovanni Paolo II.
Storicamente, la regina Elisabetta II non partecipò mai al funerale di un pontefice, riflettendo la complessità del ruolo dei monarchi britannici come difensori della fede e governatori supremi della Chiesa d’Inghilterra.
La presenza del principe William, quindi, si inserisce nella tradizione moderna della monarchia britannica e rappresenta un’importante pietra miliare nel suo percorso come statista globale e futuro re.
Spagna – Re Felipe e la Regina Letizia
I Re di Spagna si sono recati a Roma sabato per partecipare al funerale di Stato di Papa Francesco. Fin dalle prime ore del mattino, i monarchi si sono recati nella Basilica di San Pietro per dare l’ultimo saluto al Pontefice, presentando i loro rispetti davanti al feretro di Francesco.
Successivamente, accompagnati dalla delegazione spagnola — composta dalle vicepresidenti María Jesús Montero e Yolanda Díaz, dal ministro della Presidenza Félix Bolaños e dal leader dell’opposizione Alberto Núñez Feijóo —, i Re hanno preso posto nella Piazza San Pietro per la cerimonia ufficiale.
Questo gesto di unità e rispetto ha sottolineato l’importanza che Papa Francesco ha avuto in Spagna, dove il suo impegno e il suo messaggio sono stati profondamente ammirati.
Danimarca – Regina Maria
Anche la Regina Maria di Danimarca era presente alla messa funebre di Papa Francesco. Come documentato nelle fotografie, la Regina sedeva in prima fila, rispettando il protocollo che prevede il rigoroso lutto nazionale.
Qualche giorno prima, la famiglia reale danese aveva confermato la presenza della Regina Mary al funerale, ma senza la compagnia del marito, il Re Federico X.
Il motivo della sua assenza era legato alla sua visita ufficiale in Giappone, dove fino a venerdì pomeriggio partecipava alla cerimonia di adesione, un impegno che gli ha impedito di recarsi a Roma.
Nel 2018, durante una visita ufficiale in Italia, Federico e Maria di Danimarca erano stati ricevuti dal Papa in Vaticano, in un incontro che aveva rafforzato il legame tra la famiglia reale danese e il Pontefice.
Svezia – Re Carl Gustav e la Regina SIlvia
Il re Carl Gustav e la regina Silvia di Svezia si sono recati a Roma per rendere omaggio a Papa Francesco, un leader che ha lasciato un segno indelebile nella storia della Chiesa e del mondo intero.
In una dichiarazione, la Famiglia Reale svedese ha espresso il suo profondo rispetto e affetto nei confronti del Pontefice: “La Regina e io ricordiamo Papa Francesco con grande rispetto e calore. In virtù del suo carisma naturale, della sua profonda umiltà e della sua incrollabile difesa della dignità umana, il Papa è stato un leader importante”.
La Famiglia Reale ha anche sottolineato l’importanza della storica visita di Papa Francesco a Lund, quasi dieci anni fa, un momento che ha visto luterani e cattolici riunirsi in uno spirito di riconciliazione e comprensione, lasciandosi alle spalle secoli di conflitti storici. “Ricordiamo con calore il servizio ecumenico in cui luterani e cattolici si sono riuniti sotto gli archi della cattedrale per lasciarsi alle spalle conflitti storici in uno spirito di riconciliazione e comprensione”.
Papa Francesco aveva anche ricevuto la Regina Silvia più volte in Vaticano per affrontare insieme le ingiustizie subite dai bambini nel mondo.
“In questo giorno, ricordiamo con gratitudine l’impegno del Papa nei confronti dei più vulnerabili in tutto il mondo. I nostri pensieri sono rivolti ai cattolici di tutto il mondo che hanno perso un grande leader e un modello di riferimento”, ha dichiarato la Famiglia Reale.
Norvegia – Principi Haakon e Mette-Marit
A nome della famiglia reale norvegese, i principi Haakon e Mette-Marit hanno partecipato ai funerali di Papa Francesco come rappresentanti della Corona.
Questo viaggio ha avuto un significato particolare, in quanto si trattava del primo viaggio internazionale ufficiale della Principessa da quando è stato annunciato che la sua malattia, la fibrosi polmonare cronica, era peggiorata, costringendola a sospendere occasionalmente il suo programma.
Nonostante le difficoltà legate alla sua salute, la Principessa ha scelto di essere presente, onorando il Papa con grande rispetto. In segno di lutto, la principessa ha anche deciso di coprirsi i capelli con una mantiglia nera, un gesto simbolico che ha sottolineato la solennità del momento.
Lussemburgo – Granduchi Enrique e Maria Teresa
I Granduchi di Lussemburgo, Enrique e Maria Teresa, sono rimasti particolarmente toccati dalla morte di Papa Francesco e si sono recati a San Pietro per rendergli omaggio.
Il legame tra il Vaticano e il Lussemburgo è sempre stato molto stretto, e questa connessione si è ulteriormente rafforzata durante una visita toccante che la Casa Granducale ha ospitato lo scorso settembre.
In quell’occasione, i nipoti dei Granduchi sono stati protagonisti di un incontro che rimarrà nella memoria di tutti.
Nel corso dell’autunno, Papa Francesco aveva visitato il piccolo Paese europeo e, durante il suo soggiorno, l’intera famiglia di Enrique e Maria Teresa aveva partecipato con grande affetto all’incontro a Palazzo.
Questo legame, basato sulla stima reciproca e sul rispetto, ha reso ancora più significativo l’addio al Pontefice, che ha toccato profondamente i cuori dei Granduchi e di tutta la famiglia reale lussemburghese.
Principato di Monaco – Alberto e Charlene
Tra i presenti al funerale di Papa Francesco, c’erano anche Alberto e Charlene di Monaco, che, in rigoroso lutto, hanno preso posto in Piazza San Pietro, seguendo l’ordine alfabetico delle delegazioni, come previsto dal protocollo.
La loro partecipazione è stata segnata da una profonda commozione, poiché la Famiglia Reale monegasca ha avuto numerosi incontri con il Santo Padre in Vaticano durante gli anni.
Il Principe Alberto ha accolto la notizia della morte di Papa Francesco con grande tristezza e dolore, esprimendo i suoi sentimenti in una dichiarazione pubblica: “Con infinita tristezza e profondo dolore, abbiamo ricevuto la notizia della sua morte. Con il cuore spezzato, io e la mia famiglia, insieme a tutto il Principato, desideriamo esprimere le nostre più sincere condoglianze alla Chiesa cattolica e a tutti i fedeli, con i quali condividiamo questo immenso dolore”.
Il Principe ha proseguito: “Possa il suo instancabile messaggio di amore, fraternità, pace, fede, giustizia, misericordia, compassione e rispetto per la nostra natura continuare a ispirare le nostre riflessioni e i nostri impegni al servizio del bene comune, e possa continuare a illuminare un mondo segnato dalla sua eredità. Con sincera gratitudine, rendiamo omaggio a questo grande servitore dell’umanità che ci ha lasciato”.
La presenza di Alberto e Charlene di Monaco è stata una testimonianza del forte legame che Papa Francesco aveva costruito con le famiglie reali, e un omaggio profondo alla sua eredità di pace e umanità.
Belgio – Re Filippo e la Regina Matilde
Tra i presenti al funerale di Papa Francesco c’erano anche il re Filippo e la regina Matilde del Belgio, che non hanno voluto mancare a questo momento di addio.
Il loro legame con il Pontefice si è ulteriormente rafforzato durante la visita apostolica di Papa Francesco in Belgio e Lussemburgo lo scorso settembre, dopo il suo viaggio in Papua Nuova Guinea, Timor Est e Singapore.
In una dichiarazione ufficiale, la famiglia reale belga ha espresso il proprio cordoglio con grande tristezza: “È con grande tristezza che abbiamo appreso della scomparsa di Papa Francesco. Era un grande uomo, vicino ai più umili e attento ai problemi del mondo. Condividiamo il dolore di tutti i cattolici del mondo e di tutti coloro che lo hanno amato e stimato. Esprimiamo inoltre la nostra gratitudine per l’onore che ci ha concesso visitando il nostro Paese.”
La visita di Papa Francesco al Belgio e la sua vicinanza ai temi sociali e umanitari hanno segnato un legame profondo tra il Pontefice e la monarchia belga, un legame che è stato ulteriormente rinsaldato dalla sua morte, un momento di dolore condiviso con il resto del mondo.
Giordania – Re Abdullah II e la regina Rania
Sebbene la Giordania non sia una monarchia cattolica, il re Abdullah II e la regina Rania hanno voluto essere presenti al funerale di Papa Francesco, rendendo omaggio al Santo Padre e partecipando alla messa funebre in suo onore.
Gli interessi comuni in difesa dei più deboli avevano portato la regina Hashemita e Papa Francesco a incontrarsi in diverse occasioni, sviluppando una relazione di stima reciproca.
La Corte Reale ha dichiarato: “Papa Francesco era ammirato da tutti come il Papa del popolo. Univa le persone guidandole con gentilezza, umiltà e compassione”.
La regina Rania, profondamente colpita dalla notizia della morte di Papa Francesco, ha voluto onorarlo con un messaggio che ha commosso tutti: “In un mondo che spesso può sembrare spietato, Papa Francesco ha sempre avuto un immenso amore per i meno fortunati, le famiglie di rifugiati e i bambini nelle zone di guerra, a Gaza e in tutto il mondo. L’umanità ha perso oggi un inestimabile campione di pace e compassione. Possa riposare in pace.”
Questi omaggi riflettono l’affetto e il rispetto che Papa Francesco ha guadagnato da leader di tutto il mondo, tra cui la monarchia giordana, che ha condiviso con lui l’impegno per la giustizia sociale e la difesa dei diritti umani.
Argentina – Javier Milei
“L’argentino più importante della storia”: con queste parole, il presidente Javier Milei ha reso omaggio a Papa Francesco, riconoscendone la grandezza nonostante un rapporto personale segnato, nel tempo, da alti e bassi.
La sua presenza in Vaticano per i funerali ha rappresentato non solo un gesto istituzionale, ma anche un tributo sincero a una figura che ha saputo superare ogni confine nazionale e politico, divenendo voce autorevole di compassione, giustizia e umanità.
Unione Europea – Ursula von der Leyen
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha partecipato con solennità ai funerali di Papa Francesco, rendendo omaggio a una figura che ha lasciato un’impronta indelebile non solo nella storia della Chiesa, ma anche nella coscienza collettiva dell’umanità. “Con la sua umiltà e il suo amore genuino per i meno fortunati – ha dichiarato – ha ispirato milioni di persone, ben oltre i confini della Chiesa cattolica.”
Le sue parole hanno sottolineato la portata universale del messaggio di Francesco, capace di toccare credenti e non credenti in tutto il mondo.
Nazioni Unite – António Guterres
Il Segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha ricordato Papa Francesco come “una voce trascendentale in difesa della pace, della dignità umana e della giustizia sociale”.
Le sue parole hanno espresso il profondo rispetto delle Nazioni Unite per un Pontefice che, con coerenza e coraggio, ha affrontato le grandi sfide del nostro tempo: dalla povertà ai cambiamenti climatici, dai conflitti armati alle disuguaglianze globali.
La sua figura è stata riconosciuta come punto di riferimento morale al di là di ogni credo, ideologia o appartenenza politica.
Brasile – Luiz Inácio Lula da Silva
Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ha proclamato sette giorni di lutto nazionale per la scomparsa di Papa Francesco, un gesto che ha espresso il profondo affetto e la grande ammirazione del popolo brasiliano per il Pontefice.
Lula, accompagnato dalla moglie, Janja da Silva, ha reso omaggio alla salma del Papa nella cappella funebre già nel pomeriggio di venerdì, prima di partecipare alla cerimonia funebre insieme a una numerosa delegazione del suo Paese.
La sua presenza ha rappresentato il tributo di una delle nazioni cattoliche più grandi del mondo a un Papa che ha parlato con forza e compassione alle periferie del pianeta.
Gran Bretagna – Keir Starmer
Il Primo Ministro britannico Keir Starmer è giunto in Vaticano accompagnato dalla moglie, Victoria Starmer, e dal Ministro degli Esteri, David Lammy, per prendere parte ai funerali di Papa Francesco.
Nel suo messaggio di cordoglio, ha ricordato il Pontefice come “un uomo straordinario, il cui impegno per la giustizia ha lasciato un’eredità duratura”.
La partecipazione del Regno Unito ha sottolineato la portata globale dell’influenza di Francesco, capace di ispirare rispetto e riconoscenza anche al di fuori della comunità cattolica.
Germania – Olaf Scholz e Julia Kloeckner
Tra le autorità presenti ai funerali di Stato di Papa Francesco vi erano anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz e la presidente del Bundestag, Julia Kloeckner.
La loro partecipazione ha rappresentato la testimonianza del profondo rispetto della Germania per il Pontefice, non solo come guida spirituale ma come figura di riferimento internazionale nel dialogo, nella giustizia sociale e nella difesa dei diritti umani.
Parlamento Europeo – Roberta Metsola
Il soggiorno a Roma per i funerali di Papa Francesco ha avuto un significato particolarmente personale per la Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola.
Solo sei mesi fa, infatti, era stata ricevuta dal Pontefice in un’udienza privata nella Biblioteca del Palazzo Apostolico Vaticano.
Tornare in questi stessi luoghi per l’ultimo saluto ha riacceso in lei ricordi intensi e nostalgici, legati a quell’incontro con un uomo che, con umiltà e lucidità, aveva saputo dialogare con l’Europa e ispirarne i valori fondamentali.
Ungheria – Viktor Orbán
Il primo ministro ungherese Viktor Orbán è stato una delle personalità di spicco presenti ai funerali di Papa Francesco, rendendo omaggio alla salma del Pontefice già nel pomeriggio di venerdì.
Accompagnato dal presidente ungherese Tamás Sulyok, Orbán ha ricordato il Pontefice con parole di grande stima: “Un coraggioso uomo di pace che sostenne l’Ungheria nei momenti difficili”.
Il legame tra Papa Francesco e l’Ungheria è stato segnato da momenti di vicinanza e confronto, con il Papa che, nonostante le divergenze politiche, ha sempre cercato di incoraggiare il dialogo e la solidarietà.
Grecia – Kyriákos Mitsotákis
Il primo ministro greco Kyriákos Mitsotákis e sua moglie, Mareva Grabowski-Mitsotakis, erano tra i presenti al funerale di Papa Francesco, partecipando con rispetto e commozione a questo momento solenne.
Papa Francesco, che nel corso del suo pontificato aveva sempre esemplificato umiltà e semplicità, aveva chiesto che la sua sepoltura fosse altrettanto sobria, scegliendo una tomba senza alcuna decorazione particolare e con una sola iscrizione: Franciscus.
Questo desiderio di modestia è stato un ultimo atto di fede e di coerenza con il suo cammino di vita, simbolo del suo impegno per una Chiesa vicina ai più poveri e agli ultimi.
Bangladesh – Muhammad Yunus
Il consigliere capo del Bangladesh e premio Nobel per la pace, Muhammad Yunus, è arrivato in Piazza San Pietro circondato da una grande folla che si era radunata per rendere omaggio a Papa Francesco.
La piazza, che dal lunedì precedente non ha mai cessato di essere percorsa da un incessante trambusto, si è riempita di fedeli e visitatori che volevano dare l’ultimo saluto al Pontefice.
Yunus, noto per il suo impegno per la giustizia sociale e la lotta contro la povertà, ha onorato il Papa come una figura che ha sempre cercato di alleviare le sofferenze dei più vulnerabili, una missione che ha accomunato i loro percorsi di vita e di impegno sociale.
Lituania – Gitanas Nausėda
Il Presidente della Lituania, Gitanas Nausėda, è arrivato in Vaticano per rendere omaggio a Papa Francesco durante i suoi funerali.
Dopo la cerimonia, le spoglie del Sommo Pontefice sono state portate in processione per le strade del centro di Roma, offrendo l’opportunità a migliaia di fedeli, che nei giorni precedenti si erano radunati nella capitale, di salutarlo per l’ultima volta.
La processione, che ha attraversato le strade della città, è stata un momento di grande commozione e riflessione, simbolo del legame profondo che il Papa aveva instaurato con il popolo di Roma e con il mondo intero.
Bahrein
Il Ministro degli Affari Esteri del Regno del Bahrein, Shaikh Abdulla Ahmed Abdulla AlKhalifa, l’ambasciatore del Regno del Bahrein, Essam Abdulaziz Aljassim, e il Ministro della Giustizia, Nawaf Mohamed Hamad Saqer Almouada, hanno partecipato al commiato di Papa Francesco, unendosi agli altri dignitari e fedeli che hanno reso omaggio al Pontefice.
Il rito funebre è culminato con la sepoltura del Papa nella navata laterale di Santa Maria Maggiore, presso l’altare di San Francesco, in un luogo simbolico che rappresenta la profondità spirituale e la venerazione che il Papa ha suscitato in tutto il mondo, anche tra i leader di Paesi lontani.
Con la morte di Papa Francesco, il mondo intero ha perso un leader carismatico, un uomo di fede e compassione che ha segnato un’epoca nella storia della Chiesa cattolica e oltre.
I suoi funerali, che hanno visto la partecipazione di numerosi capi di Stato, rappresentanti delle monarchie e leader internazionali, hanno messo in luce l’impatto universale che ha avuto sul mondo.
Non solo i cattolici, ma anche coloro che lo hanno apprezzato per il suo impegno per la giustizia sociale, la pace, i più deboli e la difesa dell’ambiente, hanno reso omaggio a un Papa che, con la sua umiltà e il suo messaggio di speranza, ha ispirato milioni di persone.
Le parole di affetto e riconoscimento espresse da re, presidenti e personalità di tutto il mondo testimoniano la portata globale della sua eredità.
Ogni incontro, ogni gesto di compassione, ogni messaggio di solidarietà che ha diffuso ha lasciato un segno indelebile in chiunque abbia avuto il privilegio di ascoltarlo o di incontrarlo.
Ora, mentre il mondo si prepara a proseguire senza di lui, il suo spirito continuerà a vivere nel lavoro dei leader che hanno preso esempio da lui, nel servizio verso gli altri e nella sua incessante lotta per la dignità umana.
Papa Francesco non è solo il Papa che se ne va, ma una figura che rimarrà a guidare i cuori di coloro che credono in un futuro migliore, più giusto e più compassionevole.
La sua eredità continuerà a illuminare il cammino di chi lavora per un mondo di pace e amore, come egli stesso ha sempre sognato.
Possa riposare in pace.