Pompei, ritorna un mosaico erotico trafugato nel 1944

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Pompei (Napoli) – Un pannello di mosaico su lastre di travertino, raffigurante un tema erotico di epoca romana, è stato restituito martedì 15 luglio al parco archeologico di Pompei , dopo essere stato rubato da un capitano nazista tedesco durante la Seconda guerra mondiale.
L’opera d’arte è stata rimpatriata dalla Germania attraverso i canali diplomatici, su disposizione del Consolato italiano a Stoccarda, dopo essere stata restituita dagli eredi dell’ultimo proprietario, un cittadino tedesco deceduto.
Il proprietario aveva ricevuto il mosaico in dono da un capitano della Wehrmacht, addetto alla catena di approvvigionamento militare in Italia durante la guerra. Il mosaico, databile tra la metà del secolo scorso e il primo secolo a.C., è considerato un’opera di “straordinario interesse culturale”, hanno affermato gli esperti.
Il mosaico restituito dagli eredi dell’ultimo proprietario
Gli eredi dell’ultimo proprietario del mosaico in Germania hanno contattato il Nucleo Carabinieri di Roma, dedicato alla tutela del patrimonio culturale, incaricato delle indagini, chiedendo informazioni su come restituire il mosaico allo Stato italiano. Le autorità hanno effettuato le verifiche necessarie per accertarne l’autenticità e la provenienza, per poi procedere al rimpatrio del mosaico nel settembre 2023.
Il direttore del parco ha inoltre sottolineato come la restituzione da parte degli eredi del proprietario segni un importante cambiamento di “mentalità”, poiché “il senso di possesso (dell’arte rubata) diventa un pesante fardello”.
“Lo vediamo spesso nelle numerose lettere che riceviamo da persone che potrebbero aver rubato solo una pietra per portare a casa un pezzo di Pompei”, ha detto Zuchtriegel.
La “maledizione di Pompei”
Ha ricordato la cosiddetta “maledizione di Pompei”, che secondo una superstizione popolare colpisce chiunque rubi reperti a Pompei.
La leggenda, nota in tutto il mondo, narra che chi ruba reperti dell’antica città di Pompei incontrerà sfortuna o sventura. Questa credenza è stata alimentata nel corso degli anni da diversi turisti che restituiscono oggetti rubati, sostenendo che abbiano portato loro sfortuna e causato eventi tragici.
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