Priscilla Presley sotto accusa per la morte di Lisa Marie

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Un’accusa scioccante scuote il mondo dello spettacolo e dell’eredità Presley. In una nuova e controversa causa legale, Priscilla Presley, ex moglie della leggenda del rock Elvis Presley, è stata accusata di aver interrotto volontariamente il supporto vitale alla figlia Lisa Marie Presley nel gennaio 2023, nel tentativo – secondo i querelanti – di ottenere il pieno controllo del patrimonio familiare, incluso l’iconico Graceland.
Le accuse esplosive
La causa è stata intentata da Brigitte Kruse e Kevin Fialko, ex soci in affari di Priscilla Presley e dirigenti della società Priscilla Presley Partners.
I due accusano l’ottantenne di frode e violazione di contratto, sostenendo che il suo vero intento fosse impossessarsi del controllo del Promenade Trust – fondo fiduciario legato all’eredità di Lisa Marie – e di Graceland, la storica dimora di Elvis a Memphis.
Secondo i documenti legali, Priscilla era a conoscenza delle intenzioni di Lisa Marie di rimuoverla dal ruolo di fiduciaria del trust.
Dopo il ricovero d’urgenza della figlia per arresto cardiaco il 12 gennaio 2023, Priscilla avrebbe “staccato la spina” poche ore dopo il suo arrivo in ospedale, nonostante Lisa Marie fosse in coma farmacologico e collegata a macchinari salvavita.
“Priscilla sapeva che la morte di Lisa avrebbe neutralizzato la minaccia della sua rimozione dal trust”, si legge nella causa. Inoltre, Kruse e Fialko riportano che pochi giorni dopo la morte della figlia, Priscilla avrebbe detto: “Sono la regina. Sono responsabile di Graceland”.
La replica dell’avvocato di Priscilla
Marty Singer, legale di Priscilla Presley, ha respinto con fermezza tutte le accuse, definendole “ridicole, vergognose e completamente infondate”.
In una nota, l’avvocato ha dichiarato: “Accusare una madre in lutto di aver contribuito alla morte della figlia è un atto crudele, moralmente riprovevole e infondato. Questo caso sarà archiviato”.
Singer sostiene che le accuse siano una ritorsione diretta dopo che la stessa Priscilla aveva intentato, l’anno precedente, una causa contro Kruse e Fialko per presunti abusi finanziari.
Secondo quella denuncia, i due avrebbero sottratto a Priscilla circa un milione di dollari, approfittando della sua fiducia.
I retroscena familiari e legali
La relazione tra Lisa Marie e la madre era, secondo i querelanti, “tumultuosa e precaria” nel periodo che precedette la morte della cantante.
La disputa legale sul controllo del trust aveva raggiunto toni aspri: Lisa Marie avrebbe minacciato di fare causa a Priscilla, intenzionata a rimuoverla dal suo ruolo fiduciario.
La causa evidenzia che un emendamento al trust del 2016 rimosse ufficialmente Priscilla, nominando al suo posto i due figli di Lisa Marie: Riley e Benjamin Keough (quest’ultimo scomparso nel 2020).
Alla morte di Lisa Marie, la figlia Riley, attrice nota per la serie Daisy Jones and the Six, ha ottenuto il pieno controllo del patrimonio familiare, dopo una lunga e mediatica battaglia legale con la nonna.
Kruse e Fialko affermano anche di essere stati determinanti nella negoziazione dell’accordo finale tra Riley e Priscilla, che ha garantito a quest’ultima un compenso di 2,4 milioni di dollari, oltre a un “accordo a sette cifre” per il figlio minore di Priscilla, Navarone Garibaldi.
Le conclusioni del medico legale
L’autopsia ufficiale ha stabilito che la morte di Lisa Marie Presley fu di origine naturale. La causa scatenante fu una complicanza a lungo termine di un precedente intervento di chirurgia bariatrica: un’occlusione intestinale causata da aderenze interne.
Il rapporto del medico legale ha escluso qualsiasi segno di trauma o illecito.
Tuttavia, la causa presentata da Kruse e Fialko insiste sul fatto che Priscilla non avrebbe rispettato le volontà espresse da Lisa Marie, che chiedevano esplicitamente di mantenere il supporto vitale “il più a lungo possibile, entro i limiti degli standard medici accettati”.
Un’eredità sempre più controversa
Queste nuove accuse, tra questioni etiche, denunce milionarie e battaglie familiari, aggiungono un nuovo, drammatico capitolo alla travagliata eredità della famiglia Presley.
Se da un lato i fan di Elvis vedono Graceland come un luogo sacro della cultura americana, dall’altro le tensioni familiari e i sospetti di interesse economico offuscano il mito.
Il caso potrebbe trasformarsi in uno dei processi civili più seguiti degli ultimi anni, alimentando ulteriori polemiche intorno a una delle famiglie più iconiche – e tormentate – dello show business americano.