Giuseppe Scuccimarri 
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Maradona, il processo iniziato più di due mesi fa, per stabilire le responsabilità dello staff medico nella morte del pibe de oro, è in bilico poiché diverse parti chiedono la ricusazione della giudice Julieta Makintach per il suo presunto coinvolgimento in un docufilm correlato al caso.
“Non c’è stata alcuna irregolarità (o reato),” ha insistito Makintach alla ripresa del processo, martedì 27 maggio, dopo una pausa di una settimana per indagare sulle accuse secondo cui le sue azioni potrebbero aver costituito una violazione del dovere, traffico di influenze o addirittura corruzione. La questione è il presunto utilizzo di telecamere in aula, in violazione del divieto di filmare il processo.
Il processo a rischio annullamento
Makintach ha negato di aver partecipato o autorizzato alcuna ripresa, ma di queste ultime, alcune condivise dai media argentini nel fine settimana mostrano una sua presunta intervista rilasciata una troupe cinematografica.L’eventuale rimozione di Makintach, 47 anni, uno dei tre giudici che presiedono il caso, rischia di annullare il procedimento.
“Potrebbe esserci una grande operazione mediatica per costringermi a uscire da questo dibattito, ma non mi scuserò, non ho fatto nulla di sbagliato”, ha insistito la giudice martedì.
La morte di Maradona
Maradona è morto il 25 novembre 2020, all’età di 60 anni, mentre si stava riprendendo a casa da un intervento chirurgico al cervello per un coagulo di sangue, dopo decenni di lotta contro la dipendenza da cocaina e alcol.
Il campione del mondo 1986 è deceduto ufficialmente a causa di una insufficienza cardiaca ed edema polmonare acuto. Due settimane dopo essere stato operato è stato trovato morto nel suo letto dall’infermiera diurna.
Lo staff medico di Maradona è sotto processo per le condizioni della sua convalescenza in una casa privata, condizioni che i pubblici ministeri hanno descritto come gravemente negligenti.
Reality show
Martedì, il pubblico ministero Patricio Ferrari ha accusato il giudice Makintach di essere ingannevole.
“Non riesco a superare lo shock. Il dottor Makintach ha mentito ancora una volta a tutti noi”, ha dichiarato in tribunale. “Questo era un reality show” con Makintach che si comportava “come un’attrice e non come un giudice”, ha aggiunto.
Fernando Burlando, che rappresenta due delle figlie di Maradona, ha dichiarato che chiederà la ricusazione del giudice. Se venisse rimossa dal caso, bisognerebbe stabilire se potrà essere semplicemente sostituita o se il processo debba ricominciare da capo.
“Si tratta di uno scandalo di tale portata che il mondo intero parla della giustizia argentina come del peggior esempio”, ha dichiarato Burlando alla radio locale la scorsa settimana.
Un produttore, in una deposizione visionata dall’AFP, ha affermato che stavano girando delle riprese per un documentario su Makintach, in quanto “giudice e donna”, ma non sul processo in sé. Ma molte delle parti in causa ritengono che il processo sia stato viziato.
“Tutti ormai ritengono che questo (processo) sia compromesso”, ha affermato Mario Baudry, l’avvocato dell’ex compagna di Maradona, Veronica Ojeda. “È più salutare ricominciare da zero”, ha aggiunto.
Gli imputati rischiano pene detentive dagli otto ai 25 anni se condannati per “omicidio con possibile dolo”, ovvero per aver intrapreso una determinata azione pur sapendo che avrebbe potuto portare alla morte.
Finora il caso si è concentrato sulla decisione dei medici di Maradona di consentirgli di riprendersi a casa, con una supervisione minima e attrezzature mediche, invece che in una struttura medica. Nella sua testimonianza, la figlia di Maradona, Gianinna, ha affermato che le badanti del padre lo avevano tenuto in “un posto buio, brutto e solitario” e che sembravano più interessate ai soldi che al suo benessere.
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