
#image_title
Lorenzo Musetti avanza a Parigi e approda agli ottavi di finale del torneo valido per lo slam. L’azzurro ha aperto il programma della giornata sul campo Suzanne-Lenglen incontrando nel match valido per il terzo turno, l’argentino Mariano Navone. Dopo Montecarlo, Madrid e Roma dove è arrivato almeno in semifinale dimostrando carattere e caparbietà, anche a Parigi il carrarese sta continuando nel suo grande periodo di forma e crescita personale. Musetti numero 8 del mondo, è la terza volta in carriera che raggiunge gli ottavi del torneo parigino.
Il racconto del match
L’argentino si è dimostrato un avversario impegnativo sulla terra rossa, è entrato in partita con grande sicurezza mettendo in difficoltà Musetti nel primo set, a volte affaticato nel fronteggiare la solidità di Navone che nella frazione di gioco iniziale ha commesso pochissimi errore. L’argentino ha vinto il primo set 6-4 e ha cercato di continuare a imporre il proprio ritmo all’inizio del secondo portandosi sul 2-0 dopo aver strappato un break a Musetti.
Piano piano l’italiano ha ritrovato la concentrazione necessaria per prendere in mano l’incontro e nonostante diversi break è riuscito a portare a termine il secondo vincendolo per 6-4 e pareggiando il computo dei set. Nella terza frazione Navone è partito subito con un break iniziale, ma Musetti è riuscito a controllare e a prendere il largo, portando a casa il set per 6-3. Nel quarto e decisivo set l’italiano si è imposto 6-2 vincendo la partita con il punteggio di 4-6, 6-4, 6-3, 6-2 in 3 ore e 25 minuti di gioco e qualificandosi per gli ottavi.
Nel prossimo turno Musetti cercherà di conquistare i quarti del Roland-Garros per la prima volta in carriera, sfidando il vincitore dello scontro tra Quentin Halys e Holger Rune.
Le dichiarazioni di Musetti dopo la vittoria
A fine incontro soddisfatto l’italiano per come è riuscito a gestire il match nei momenti difficili: “Ho trovato condizioni completamente diverse rispetto ai primi turni, inizialmente la palla rimbalzava molto meno e ho faticato a trovare il ritmo. Poi mi sono sentito sempre meglio e sono orgoglioso per come ho ribaltato il match”
About The Author
