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Una vera notte da incubo per la Salernitana, che al rientro dalla trasferta di Genova per l’andata del playout contro la Sampdoria, si è ritrovata a fronteggiare un’emergenza sanitaria in piena regola.
Ben 16 tesserati, tra calciatori e membri dello staff tecnico, sono stati colpiti da una grave intossicazione alimentare che ha reso necessario il ricovero d’urgenza presso l’ospedale di Salerno.
Il pranzo “killer”: il sospetto ricade sul riso alla cantonese
Il fattore scatenante sarebbe stato un pasto consegnato alla squadra prima del match, presumibilmente un riso alla cantonese fornito dall’hotel in cui alloggiava la squadra a Sampierdarena, quartiere di Genova.
Il piatto, secondo quanto emerso dalle prime ricostruzioni, sarebbe stato consumato diverse ore dopo la consegna, senza il rispetto delle norme igieniche previste per la conservazione degli alimenti.
Secondo quanto riferito dall’Asl3 genovese, intervenuta questa mattina su mandato della Digos, il riso era stato regolarmente consegnato alla Salernitana in contenitori idonei.
Tuttavia, la responsabilità della conservazione successiva era a carico della società campana, che avrebbe dovuto mantenere il cibo in contenitori isotermici per evitare la proliferazione batterica.
Invece, pare che il riso sia stato lasciato per ore all’interno del pullman della squadra, favorendo lo sviluppo di agenti patogeni potenzialmente responsabili dell’intossicazione.
Malori al rientro, intervento di quattro ambulanze
Al termine del match, perso 2-0 contro la Sampdoria, diversi calciatori hanno iniziato ad accusare forti dolori addominali, nausea e altri sintomi gastrointestinali.
Una volta atterrati all’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi, la situazione è degenerata: sono dovute intervenire ben quattro ambulanze per trasportare d’urgenza i tesserati all’ospedale di Salerno.
Fortunatamente, molti sono stati dimessi dopo alcune ore di osservazione e terapia, mentre alcuni sono rimasti ricoverati per monitoraggi più approfonditi. Al momento, non risultano casi gravi, ma la situazione ha generato preoccupazione sia tra i tifosi sia nella dirigenza del club.
Rinvio del ritorno? La Salernitana ci spera
La Salernitana ha già chiesto formalmente il rinvio del match di ritorno del playout, previsto per venerdì 20 giugno allo stadio Arechi. La società ritiene impossibile, sia fisicamente che psicologicamente, affrontare un match così importante dopo l’accaduto.
La Lega Serie B sta valutando il caso, in attesa degli esiti ufficiali delle analisi sui campioni alimentari prelevati dall’Asl.
L’episodio solleva ancora una volta interrogativi sull’organizzazione logistica delle trasferte sportive e sulla gestione della sicurezza alimentare, aspetti troppo spesso sottovalutati ma capaci di incidere in modo drammatico sulla salute e sul rendimento degli atleti.