I loro successi, come la vittoria di quattro Coppe Italia tra il 1985 e il 1994, la Coppa delle Coppe del 1990 e la combattuta finale di Coppa dei Campioni contro il Barcellona a Wembley nel 1992, sono state esperienze incredibili e al tempo stesso un punto di riferimento per il futuro da cui ripartire. Anche la retrocessione della Sampdoria dalla Serie A alla Serie B nel 2023, nessuno se la aspettava, ma la reazione è stata diversa.
Come si è arrivati a questo punto? In Serie B in questa stagione, la Sampdoria ha cambiato quattro allenatori, il primo dei quali è stato Andrea Pirlo. L’allenatore italiano ha guidato la Samp alla qualificazione ai playoff nel 2023-24, ma dopo un inizio di stagione altalenante, è stato esonerato dopo sole tre partite, il peccato originale di una stagione da dimenticare probabilmente è tutto qui, un esonero troppo veloce e poco ponderato da parte di una dirigenza che troppo spesso ha dato l’impressione di essere in difficoltà.
Dopo di lui, Andrea Sottil è rimasto in panchina fino a dicembre, ma il peggio è arrivato con Leonardo Semplici, che raccogliendo una squadra alla deriva, ha avuto una media score inferiore a un punto a partita tra Natale e il suo addio ad aprile. Il momento più basso è stato quando i tifosi infuriati, sentendosi abbandonati dalla società, hanno reagito lanciando pietre e bengala contro Semplici e il suo staff sul pullman della squadra poco prima del suo addio. Anche in questo caso la dirigenza non è intervenuta subito.

Con Evani la speranza di un miracolo
L’ultimo allenatore è stato Alberico Evani, uno degli eroi della Sampdoria pigliatutto e vice di Mancini nella trionfale spedizione dell’Italia a Euro 2020. Diventando virale a bordo campo con i suoi baffi immacolati, gli occhiali alla moda e gli abiti firmati, Evani è stato chiamato il mese scorso, insieme alla leggenda del club (e del Crystal Palace) Attilio Lombardo come suo vice, a compiere un miracolo sportivo. Evani ha perso solo una delle sei partite da allenatore, ma alla fine, nove punti in quelle sei partite non sono bastati, con la Sampdoria a un solo punto dalla salvezza.
Mancini consulente, il figlio sulla graticola
La leggenda del club,
Roberto Mancini è entrato a far parte della Sampdoria in un ruolo di consulente questa stagione, dopo aver lasciato il suo incarico di allenatore dell’Arabia Saudita lo scorso anno. Molti tifosi, volendo trovare un responsabile in un disastro sportivo che non si aspettavano, hanno dato la colpa al direttore sportivo del club, il figlio di Mancini, Andrea, per la attuale situazione.
In questa stagione il club ha schierato 38 giocatori, inclusi cinque portieri diversi. Anche i recenti tentativi di rafforzare ulteriormente la squadra sono falliti. M’Baye Niang, l’ex attaccante del Milan che ha ancora 30 anni, è arrivato a gennaio con un contratto di sei mesi, ma ha segnato solo tre gol in 16 partite. I problemi della Sampdoria sono più grandi di un attaccante che non funziona, ma il fatto che Niang abbia sprecato due occasioni ghiotte martedì contro lo Juve Stabia, quando un solo gol avrebbe salvato la squadra dalla retrocessione automatica, è stato particolarmente doloroso.
Il ricordo di Paolo Mantovani e le vicende societarie dopo la sua morte
Non sono solo i giocatori di un tempo a essere amati e rimpianti dai tifosi della Sampdoria. Paolo Mantovani resta una figura iconica e leggendaria nella storia del club, avendo guidato la Sampdoria attraverso la sua epoca d’oro come presidente dal 1979 fino alla sua morte nel 1993. I recenti proprietari e pretendenti hanno faticato a garantire stabilità: Massimo Ferrero si è dimesso nel 2021 dopo essere stato incarcerato nell’ambito di un’inchiesta per reati societari e bancarotta.
Vialli ha cercato di guidare una cordata per l’acquisto della Sampdoria prima che si ammalasse in maniera irreversibile fino alla sua morte nel gennaio 2023 e prima che un consorzio guidato dal finanziere londinese Matteo Manfredi riuscisse ad acquistare il club (insieme ad Andrea Radrizzani, sebbene l’ex proprietario del Leeds United si sia nel frattempo fatto da parte).
Tuttavia, l’approccio del nuovo corso nei confronti di allenatori e acquisti, che ha portato giocatori diversi tra loro come l’esperto attaccante Fabio Borini e la stella ventunenne del Barcellona Estanis Pedrola, si è rivelato un fallimento, con una crisi di fiducia che si è diffusa dalla sala riunioni passando per i giocatori fino ai tifosi sugli spalti che sempre e comunque non hanno fatto mancare il loro sostegno alla squadra.

Cosa succederà adesso?
Cosa succederà? La Serie C è una divisione suddivisa geograficamente in tre gironi da nord a sud. Le squadre prime e ultime in classifica in questi tre mini-campionati vengono promosse e retrocesse automaticamente, mentre le altre squadre vengono decise da una complessa serie di playoff. Molti degli stadi di questo livello hanno una capienza inferiore a 2.000 spettatori .
La Sampdoria è un gigante a questo livello, la squadra più grande a scendere in Serie C per il risultato sul campo senza essere retrocessa direttamente per problemi finanziari e la promozione la prossima stagione non è scontata. Ci sono già molte ex squadre di Serie A cadute in disgrazia in agguato: Crotone, Perugia, Vicenza, Catania e Pescara sono solo alcuni dei club più grandi, tutti in lotta per tornare ai loro antichi splendori.
La SPAL, che era in Serie A solo cinque anni fa, affronterà persino un tesissimo spareggio contro la squadra junior del Milan questo sabato, nel disperato tentativo di evitare di retrocedere in Serie D.
Alla Sampdoria, l’incertezza ha permeato ogni livello del club, con l’approssimarsi della retrocessione dalla Serie B, con 19 giocatori in scadenza di contratto a fine stagione e la posizione di Evani sotto esame. Manfredi continuerà a investire? Mancini assumerà un ruolo più attivo o scomparirà silenziosamente? Qualunque cosa accada, la Sampdoria e tutti coloro che hanno un debole per i bei tempi degli anni ’90 sperano che la situazione non peggiori ulteriormente perché la squadra resta un patrimonio del calcio italiano.
