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Con Maree, il suo terzo album da solista, Samuel firma una delle prove più intense, coese e personali della sua carriera, riuscendo a comporre un’opera che scorre come un’onda, costante ma mai uguale a sé stessa.
È un disco che vibra sulla linea di confine tra il beat e il pensiero, tra la pista da ballo e il mondo interiore, tra la techno e la poesia.
Questo lavoro rappresenta una vera e propria riconciliazione tra due anime che hanno sempre abitato Samuel: quella del cantautore e quella del producer elettronico.
Un dualismo che negli anni si è espresso in modi diversi — dai Subsonica ai Motel Connection, dai primi progetti solisti a collaborazioni pop — ma che qui trova un equilibrio raro.
Maree è un album in cassa dritta, ritmicamente coeso, costruito per far ballare, ma in cui ogni parola è pesata, ogni armonia è veicolo di emozioni complesse.
“Il ritmo è più importante dell’armonia, più importante delle liriche – anche se le liriche dicono cose importanti”, ha spiegato Samuel, sintetizzando il cuore del progetto.
Gran parte del disco è stato scritto a Venezia, città che ha accompagnato la sua rinascita artistica: “Ti dà un’emotività che solo poche città al mondo sanno dare”, racconta.
Proprio l’acqua, elemento fluido per eccellenza, diventa metafora dell’album, che ondeggia tra malinconia e calore, sospensione e impulso.
Non a caso, l’artwork del disco – volutamente sfocato, retrò – richiama l’estetica DIY degli anni ’90 e i primi lavori dei Subsonica. È un ritorno alle origini che non sa di nostalgia, ma di rinnovamento.
L’influenza della club culture, soprattutto quella degli anni d’oro, è evidente. Ma Maree non è un disco revival: è un’opera moderna, capace di inserire groove ipnotici e suoni legnosi in una narrazione emotiva stratificata.
L’approccio è simile a quello dell’Amapiano sudafricano, genere che Samuel cita tra le sue fonti: malinconia melodica controbilanciata da un groove caldo e costante. In questo modo anche i brani più duri, come Mare Nero o Preghiera, diventano danze di resistenza, inviti alla riflessione attraverso il corpo.
La dimensione politica del disco è evidente, ma mai didascalica.
In Mare Nero Samuel riflette sul fallimento del capitalismo, sullo sfruttamento e sulla mercificazione della guerra: “Viviamo in un’epoca in cui il capitalismo ha fallito: ci ha promesso benessere e invece ci ha reso più infelici”.
In Preghiera smaschera chi usa la fede per giustificare violenza. E con Dalla parte di chi subisce si cala nei panni di chi vive sotto le bombe: “Sotto quelle bombe ci sono persone come me”, dice.
Altro momento chiave dell’album è Corrente Elettrica, brano che celebra la stagione pionieristica della club culture italiana.
Una stagione fatta di esplorazioni, di primi contatti, di energie inespresse che prendevano forma attraverso la musica e la notte.
Un’ode a ciò che è stato, ma anche un tributo a quella tensione creativa originaria che oggi – grazie a Maree – ritorna nella forma di una maturità consapevole, quasi meditativa.
Eppure Maree non è un disco cupo. È lucido, consapevole, a tratti perfino luminoso. È attraversato da una tensione alla speranza che si traduce nella voglia di movimento, nella ricerca dell’equilibrio tra il dolore e la bellezza, tra ciò che è stato e ciò che potrebbe essere. “Alzarsi ogni giorno e provarci è già una forma di speranza”, afferma l’artista.
Anche il live sarà pensato come un’esperienza immersiva: una console circolare, il pubblico intorno, strumenti acustici e sintetizzatori, voce nuda e groove pulsante.
Un ritorno alle origini del clubbing, quando la musica era condivisione, rito collettivo, non solo intrattenimento.
Maree è, in definitiva, un manifesto di techno cantautorale. Una corrente nuova e personale, dove il ballo non è evasione, ma resistenza emotiva. Un album che fa muovere prima il corpo, poi la coscienza. E che dimostra, ancora una volta, che si può essere profondi anche in 4/4.
TRACKLIST
1. Mare Nero
2. Sogno Padano
3. Ragazzo Angelo
4. Chimica
5. Il Sol Dell’Avvenire
6. Tamburo
7. Corrente Elettrica
8. Sei Bella
9. Abbracciami
10. Preghiera
DJ SET
28.06 – Lumen, Campo Marzo (VI)
05.07 – Radio Deejay Festival, Trani
06.07 – Finisterre Beach, Marina di Ravenna
10.07 – Mengo Music Fest, Arezzo
11.07 – Marina di Pisa
12.07 – Edipore Splash, Venezia
24.07 – Modena
02.08 – ADP Event, La Punta Beach Club, Torre Faro (ME)
08.08 – Doble Flavor Festival, Caorle
09.08 – Space, Riccione
10.08 – Bande a Sud, Trepuzzi (LE)
17.08 – Base Open Air Club, Sistiana (TS)
23.08 – AMA Festival, Romano d’Ezzelino (VI)
24.08 – Edipore, Lido
13.09 – E1, Londra
LIVE SET
29.06 – Woodoo Festival, Cassano Magnago (VA)
25.07 – Diorama Festival, San Salvo (CH)
26.07 – Polifonic, Valle d’Itria
29.08 – Cogoleto (GE)
11.09 – Castello Sforzesco, Milano
20.09 – Formigine (MO)