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E’ la Cremonese la terza squadra di Serie B a salire nella massima serie. Gli uomini di Stroppa hanno vinto la finale play-off contro lo Spezia guadagnandosi l’ultimo posto disponibile in A. Una promozione guadagnata sul campo degli avversari, protagonisti di una regular season che ha fatto in modo si presentassero all’atto conclusivo con ottime probabilità di successo. Al Picco il pubblico era pronto a festeggiare, lo 0-0 in trasferta a Cremona aveva dato modo di far pensare ai tifosi che in casa sarebbe stata una passeggiata.
Il racconto della partita
Niente di tutto questo, la Cremonese con il coltello tra i denti ha combattuto per centrare un obiettivo che sentivano alla portata, andando a segno due volte con De Luca e arrotondando con Collocolo. Lo Spezia trova la reazione solo nel finale, accorciando le distanze prima con Esposito e poi con Vignali, senza però trovare il goal del pareggio che per il liguri avrebbe significato la promozione.
Non è mancata la tensione sul campo, soprattutto nell’infuocato finale quando Vignali dopo un faccia a faccia con Folino condito da rabbia e aggressività, ha preso il rosso diretto ed è stato invitato dal direttore di gara a prendere anzitempo la via degli spogliatoi. La superiorità numerica è durata poco, nella Cremonese anche Nasti entrato da pochi minuti in campo si è fatto espellere, ma neanche la ristabilita parità dà modo allo Spezia di trovare il goal. Alla fine a salire è la Cremonese, per i liguri un’altra stagione tra i cadetti.
Il futuro di Brocchi
Mister Stroppa non è certo di seguire la squadra nella sua avventura in Serie A la prossima stagione. Ha fatto i complimenti ai suoi ragazzi e si è tolto anche qualche sassolino dalle scarpe parlando dell’esonero frettoloso:
“Questa è una stagione da ricordare per tutto quello che abbiamo fatto: con le unghie e con tanta voglia ci siamo portati a casa la promozione. L’esonero? Sono cose che succedono nel calcio. Per fortuna si sono accorti che le cose andavano bene prima e hanno rimesso a posto le cose – ha spiegato l’allenatore -. È stato un dispiacere quando mi hanno tolto la squadra. Quando sono stato allontanato, eravamo a cinque punti dalla Serie A diretta. Quando sono tornato, eravamo a meno dodici. È stata una grande cavalcata.”
Il futuro sulla panchina grigiorossa resta enigmatico: “I ragazzi stasera sono stati straordinari. A De Luca avevo detto che era la serata giusta per segnare, che mi aspettavo un colpo dei suoi. Ne sono arrivati due: meglio di così… Con Vazquez in campo, che ha una qualità enorme, c’è serenità. Basta dargli la palla e sicuramente succede qualcosa di importante. Io ancora in panchina l’anno prossimo? Non lo so, davvero”.
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