Sophie Codegoni, insulti sessisti sui social da donne che odiano le donne

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Dopo aver letto gli insulti sessisti rivolti a Sophie Codegoni da alcune donne sui social, ci siamo chiesti se i loro compagni, mariti, fidanzati fossero a conoscenza di come si trasformino i loro congiunti dietro una tastiera e coperti dall’anonimato di un profilo fake. Alcuni nomi e cognomi sono di fantasia, ma rintracciabili attraverso gli IP dei computer o attraverso gli smartphone in loro possesso. Ma non finisce qui, c’è qualcuna che si prodiga in commenti sessisti usando i cellulari dei figli, non si sa se nel tentativo di non essere riconosciuta o cosa ancor più grave per scaricare le responsabilità sui minori nel caso vengano scoperte.
Sophie Codegoni in questo momento rappresenta la punta dell’iceberg in quanto balzata alla cronaca di riflesso per l’applicazione del braccialetto elettronico al suo ex, Alessandro Basciano, sottoposto a provvedimento restrittivo per atti persecutori nei confronti della medesima. Senza entrare nel merito della vicenda di cui abbiamo ampiamente parlato su queste colonne, ci sono da diverso tempo donne che hanno preso a sostenere Basciano per fare la guerra a Sophie, giudicandola come madre e come donna, entrando in situazioni che non conoscono.
Comportamenti come detto in altre occasioni dettati dalla società patriarcale in cui sono inserite, pervase da retaggi culturali per cui all’uomo è perdonato tutto e alle donne non è concesso nulla, anzi le donne per loro devono stare in silenzio e subire. Sophie Codegoni per queste donne rappresenta l’esempio di chi ce l’ha fatta, di chi è madre, lavora, è bella, realizzata e ammirata, tutto ciò che vorrebbero essere loro, ma che a causa di stereotipi non riescono ad essere.
Da qui gli attacchi social con le scusanti più varie e una aggressività unica, quest’ultima svanisce quando vengono convocate negli studi legali, improvvisamente le lacrime sgorgano a fiumi e raccontano la loro frustrazione e il loro non coraggio nel non riuscire a ribellarsi a una società che le vuole perdenti.
Ed ecco che Basciano ai loro occhi diventa l’eroe, colui che ha fatto soffrire colei causa del loro livore, colei che ha sbattuto in faccia a loro cosa significhi essere donna emancipata e in carriera. L’odio social deriva da questi sentimenti negativi, lontani anni luce da quella che dovrebbe essere la solidarietà femminile, perché queste donne la solidarietà non sanno cosa sia, sono arrabbiate e livorose, schiumano rabbia quando vedono qualcuna che ce l’ha fatta.
Gli insulti sessisti rivolti a Sophie Codegoni sui social
Dopo questo ampio cappello introduttivo in cui abbiamo spiegato la tipologia di donna portata ad offendere altre donne, pubblichiamo qui di seguito alcuni commenti pieni di offese, insulti e illazioni nei confronti di Sophie Codegoni, i nomi delle autrici sono stati levati, i messaggi integrali con nomi e cognomi o comunque con IP ben riconoscibili (per questo abbiamo scritto che alcune usano gli smartphone dei figli o di terze persone), sono stati inviati ai legali di Sophie affinché qualora lo ritengano opportuno procedano legalmente:
- “Faccia un articolo anche su come si guadagnano da vivere queste ragazze che difende tanto”
- “Non sono contro le donne, sono contro quelle madri che si permettono di togliere la figlia al padre, per me queste donne che usano i figli non devono essere considerate mamme. Mi vergogno di quelle donne che giustificano questo. Sophie è l’esempio di queste madri”
- “Sono donne e madri vere quelle che non sostengono Sophie”
- “Non è per essere contro le donne, ma chi ha seguito questa nullità, un comportamento pietoso come mamma e soprattutto verso la bimba che la tiene distante dal suo papà. Che tristezza e che vergogna”
- “Le donne sono nemiche delle gatte morte”
- “Non ho capito perché è donna deve avere la solidarietà… è lei che non vuole riconoscersi in una vera madre”
- “La solidarietà alle donne c’è nel caso c’è vera violenza, in questo caso la violenza è solo ed esclusivamente verso una bimba dove le è stato tolto l’amore del padre e viene strumentalizzata. Difendiamo chi veramente subisce violenza e soprattutto i minori vanno tutelati”
Conclusioni
Cosa dire se non “CHE SCHIFO”? In questi commenti si nega la violenza e si mette in discussione Sophie Codegoni come madre e come donna entrando in contesti familiari e personali che non si conoscono. Alla base di tutto non ci sono neanche le difese di Basciano e di una minore, al contrario, si strumentalizza una triste vicenda giudiziaria pur di attaccare una ragazza. Alla base di tutto c’è la rabbia per non riuscire ad emanciparsi e vedere ogni giorno qualcuna a cui vorrebbero somigliare.
Ci auguriamo che l’insegnamento che qualcuna di queste autrici (donne ci rifiutiamo di chiamarle) riceverà dalle sanzioni dei giudici, insegni loro che non sarà spegnendo la luce sulle altre che brilleranno, c’è chi per le proprie capacità splenderà sempre, e altre che se non investiranno su se stesse continueranno a guardare con invidia chi ce l’ha fatta e a sbagliare.
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