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Oviedo, Spagna – Un drammatico salvataggio ha portato alla luce una sconvolgente storia di isolamento forzato e privazione infantile.
Tre bambini – due gemelli di 8 anni e il loro fratello maggiore di 10 – sono stati liberati da una casa nel centro di Oviedo, nel nord-ovest della Spagna, dove erano stati tenuti segregati per anni dai propri genitori, ben oltre la fine delle restrizioni sanitarie legate alla pandemia di COVID-19.
La vicenda è emersa dopo una segnalazione da parte dei vicini, che avevano notato la totale assenza dei bambini da scuola e dalla vita sociale del quartiere.
La polizia, intervenuta lunedì, ha trovato i piccoli in condizioni fisiche tutto sommato stabili, ma profondamente segnati psicologicamente da un lungo periodo di reclusione domestica.
La loro liberazione ha avuto tratti quasi surreali: “Non appena li abbiamo tirati fuori, tutti e tre hanno cominciato a respirare profondamente, come se fosse la prima volta che sentivano l’aria fresca”, ha raccontato un investigatore.
Le immagini diffuse dai media spagnoli mostrano i bambini, di nazionalità tedesca, uscire timidamente dalla casa con indosso ancora le mascherine, simbolo di una paura ormai fuori tempo.
Secondo la ricostruzione delle autorità, i genitori – una donna di 48 anni di nazionalità tedesco-americana e il marito tedesco di 53 anni – avrebbero imposto un regime di lockdown estremo ben oltre la durata delle restrizioni ufficiali.
Entrambi sono stati arrestati con l’accusa di violenza domestica e abbandono di minori.
Gli inquirenti ipotizzano che la coppia soffrisse di una grave forma di “sindrome da COVID”, un disturbo psichico alimentato da un terrore patologico del contagio, che li avrebbe portati a isolare completamente i propri figli dal mondo esterno.
I bambini, pur non risultando denutriti, vivevano in condizioni igieniche precarie e non avevano alcun contatto con la realtà: nessuna istruzione formale, nessun contatto sociale, nessuna esperienza della vita al di fuori delle mura domestiche.
“Erano completamente disorientati. Quando li abbiamo accompagnati in giardino, si sono spaventati alla vista di una semplice lumaca. Non riuscivano nemmeno a toccare l’erba senza provare panico”, ha raccontato un altro membro delle forze dell’ordine.
Secondo quanto riportato dal quotidiano El Mundo, i bambini avevano sviluppato una forma di paura quasi fobica nei confronti dell’esterno, frutto di anni di condizionamento e isolamento.
I servizi sociali li hanno immediatamente presi in carico e attualmente si trovano sotto osservazione medica e psicologica.
Il caso ha suscitato forte indignazione in tutta la Spagna e ha aperto un dibattito sui possibili effetti a lungo termine della pandemia sulla salute mentale, non solo degli adulti ma anche dei bambini, in particolare quando queste paure si trasformano in forme di abuso.