Talking Heads: 50 anni dopo, un video per “Psycho Killer”

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A cinquant’anni esatti dal loro esordio sulle scene, i Talking Heads tornano a far parlare di sé con la pubblicazione del primo video ufficiale del loro storico brano Psycho Killer, singolo che li ha consacrati al grande pubblico alla fine degli anni ’70.
Il video è stato rilasciato giovedì 5 giugno 2025, proprio in occasione del cinquantesimo anniversario della loro prima esibizione dal vivo, avvenuta nel leggendario club CBGB di New York nel 1975, in apertura ai Ramones.
All’epoca, il gruppo eseguì solo nove brani, tra cui proprio Psycho Killer, che fu poi pubblicato come terzo singolo nel dicembre 1977, tratto dall’album di debutto Talking Heads: 77.
Sebbene il brano avesse inizialmente ottenuto un successo moderato—raggiungendo il 92° posto nella Billboard Hot 100 all’inizio del 1978—nel corso del tempo è diventato uno dei pezzi più iconici e riconoscibili della band, simbolo del loro stile nervoso, intellettuale e sperimentale.
Fino a oggi, Psycho Killer non aveva mai avuto un video musicale ufficiale, fatta eccezione per una versione artistica diretta da Mike Mills, regista e sceneggiatore nominato all’Oscar.
In quella clip, l’attrice Saoirse Ronan interpreta una donna intrappolata nella routine della vita moderna, che scivola lentamente nella paranoia.
Ma ora i Talking Heads hanno deciso di celebrare il brano con un video nuovo e ufficiale, che mantiene un approccio surreale e anti-convenzionale.
“Questo video rende la canzone migliore”, ha dichiarato la band in una nota, lodando la scelta di evitare rappresentazioni ovvie o violente: “AMIAMO ciò che questo video NON è: non è letterale, inquietante, sanguinoso, fisicamente violento o ovvio”.
L’occasione ha anche segnato l’annuncio dell’edizione super deluxe di More Songs About Buildings and Food, secondo album della band, in uscita il 25 luglio 2025.
Uscito originariamente nel 1978 e prodotto da Brian Eno, l’album segnò l’inizio di una delle collaborazioni più influenti della musica alternativa.
Attivi dal 1975 al 1991, i Talking Heads hanno pubblicato otto album in studio, raggiungendo l’apice del successo con Speaking in Tongues (1983), che conteneva il singolo Burning Down the House, arrivato al nono posto nella Hot 100.
Sebbene si siano sciolti ufficialmente nel 1991, le loro ultime vere esibizioni dal vivo risalgono al 1984, durante il tour proprio di Speaking in Tongues.
Una breve reunion avvenne nel 2002 per la loro introduzione nella Rock and Roll Hall of Fame, ma da allora le tensioni interne—soprattutto tra David Byrne e gli altri membri—hanno ostacolato ogni possibile ritorno.
Nel 2023, i quattro membri si sono finalmente riuniti pubblicamente in occasione del Toronto International Film Festival per celebrare la riedizione del film concerto Stop Making Sense, alimentando le speranze dei fan.
Tuttavia, nonostante l’interesse (e un’offerta da 80 milioni di dollari per una serie di show), la band ha rifiutato ogni proposta di tornare sul palco.
Cinquant’anni dopo, i Talking Heads continuano a sorprendere: anche se il palco sembra lontano, la loro eredità artistica è più viva che mai.