Texas travolto dall’alluvione: 50 morti e 27 dispersi

#image_title
Una tragedia senza precedenti ha colpito il Texas durante il weekend del 4 luglio, trasformando una festa nazionale in un incubo. Un’alluvione improvvisa ha colpito con una furia devastante la regione della Hill Country, provocando almeno 50 morti, tra cui 15 bambini, e lasciando 27 ragazze disperse dopo che un campo estivo lungo il fiume Guadalupe è stato spazzato via.
Una notte di terrore a Camp Mystic
L’epicentro della catastrofe è stato Camp Mystic, un noto campo estivo cristiano situato sulle rive del fiume Guadalupe, nella contea di Kerr. Circa 750 ragazze vi stavano trascorrendo il weekend, ignare del disastro imminente.
In soli 45 minuti, il livello del fiume è salito di oltre 8 metri, trasformando un paesaggio idilliaco in un fiume in piena che ha spazzato via tende, cabine e veicoli.
Secondo Dalton Rice, funzionario della città di Kerrville, 27 ragazze risultano ancora disperse. Il bilancio potrebbe peggiorare nelle prossime ore, anche se i soccorritori, seguendo le istruzioni del governatore Greg Abbott, stanno operando nella speranza che le persone scomparse siano ancora vive, magari aggrappate a un albero o rifugiate su un’altura.
Una delle vittime identificate è Renee Smajstrla, di 9 anni. Lo zio, in un toccante post su Facebook, ha ringraziato chi ha diffuso le foto della bambina sui social, aiutando così i soccorritori nel riconoscimento.
Una risposta inadeguata?
Nonostante il Servizio Meteorologico Nazionale (NWS) avesse emesso allerte di inondazione fino a 12 ore prima dell’evento, numerosi residenti hanno dichiarato di non aver ricevuto alcun avviso sui loro telefoni. “Non c’era nessun allarme. Solo un muro d’acqua nero come la pece”, ha detto Matthew Stone, 44 anni, residente di Kerrville.
Il giudice della contea di Kerr, Rob Kelly, ha ammesso: “Non abbiamo un sistema di allerta”, una rivelazione che ha alimentato le polemiche su come le autorità locali abbiano gestito la crisi.
Polemiche politiche e allarme climatico
La tragedia ha anche riacceso il dibattito sui tagli federali ai servizi meteorologici. Durante la conferenza stampa, molti funzionari repubblicani hanno elogiato Donald Trump e la sua amministrazione, prima di fornire aggiornamenti sulle vittime.
Tuttavia, diversi esperti hanno criticato le decisioni del presidente, che avrebbe ridotto i finanziamenti al NWS, compromettendo – secondo alcuni – la capacità di previsione delle agenzie federali.
Il meteorologo Avery Tomasco ha però difeso il NWS, sottolineando che le allerte erano state emesse con sufficiente anticipo. L’inconsistenza delle comunicazioni tra agenzie e cittadini resta però una questione aperta.
L’effetto della crisi climatica
La violenza dell’alluvione non è stata solo un evento meteorologico isolato. Secondo gli esperti, il cambiamento climatico sta aumentando l’intensità e la frequenza di questi fenomeni.
Dal 1900, nel Texas orientale, il numero di giorni con piogge intense è aumentato del 20%, e si prevede un ulteriore incremento del 10% entro il prossimo decennio.
La Hill Country, area collinare con suolo poco permeabile, è particolarmente vulnerabile alle alluvioni improvvise. “Quando piove, l’acqua non penetra nel terreno. Scorre giù per la collina”, ha spiegato Austin Dickson della Community Foundation of the Texas Hill Country.
Una comunità devastata ma resiliente
Nelle città di Kerrville, Ingram e Hunt, centri di riunificazione sono stati allestiti per ospitare le famiglie evacuate. Le storie di sopravvissuti testimoniano il terrore della notte: Erin Burgess, ad esempio, ha raccontato come lei e il figlio siano sopravvissuti aggrappandosi a un albero, mentre il suo compagno e il cane sono stati trascinati via, fortunatamente poi ritrovati.
La comunità, ancora scossa, si sta già mobilitando. Centinaia di volontari e oltre 1.700 soccorritori sono impegnati sul campo, mentre si moltiplicano le donazioni per aiutare i senzatetto e le organizzazioni locali.
Il Texas piange i suoi morti, cerca i dispersi e si interroga su come evitare che tragedie simili si ripetano. Ma mentre la pioggia continua a cadere, una cosa è certa: il cambiamento climatico non è più un rischio futuro, è una realtà presente.