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Torino, una maestra 61enne è l’ennesima vittima di femminicidio e va a incrementare una scia di sangue che sembra non arginabile. Ormai il fenomeno è ben più di un problema culturale, sta assumendo le sembianze di uno sdoganamento della violenza riducendo il tutto a “triste fenomeno dei tempi” come lo sono stati gli anni di piombo o i sequestri di persona negli anni ’70.
A perdere la vita a causa della furia omicida del marito è stata Fernanda Di Nuzzo, il fatto di sangue è avvenuto a Grugliasco, in provincia di Torino, la donna è deceduta questa mattina all’ospedale Molinette della città sabauda, dove era ricoverata nel reparto rianimazione. Fonti ospedaliere riferiscono di una situazione grave e complicata fin dall’arrivo della donna che è stata subito sottoposta a un intervento chirurgico durante il quale si è resa necessaria l’asportazione della milza a causa dei diversi fendenti ricevuti all’addome.
La dinamica dell’aggressione
L’aggressione è avvenuta nel tardo pomeriggio del 28 maggio, intorno alle 18,30, in un appartamento al terzo piano di uno stabile in cui era presente la figlia ventiquattrenne della coppia che ha dato l’allarme. La vittima ha cercato aiuto fuggendo sulle scale del condominio prima di perdere i sensi, accanto a lei la figlia immobile, terrorizzata e incapace di reagire.
I carabinieri dai primi sopralluoghi hanno accertato che non esistono segnalazioni di litigi pregressi o episodi di violenza, la furia dell’uomo non si sarebbe arrestata neanche davanti alle urla della figlia che tremava in preda al panico chiedendogli di smetterla. L’aggressore, Pasquale Piersanti, si è chiuso all’interno dell’abitazione per sfuggire all’arresto, i carabinieri sono riusciti comunque a fare irruzione e ad ammanettarlo.
A quanto si apprende dal quotidiano La Repubblica, sembra che l’uomo soffrisse di depressione. La coppia ha anche un altro figlio che vive in un altro appartamento. L’inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore Paolo Scafi.
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