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La polizia colombiana ha arrestato mercoledì 30 aprile un sospettato per il brutale omicidio di una donna transgender, gettata in un torrente con gli arti rotti, in un crimine d’odio che ha scatenato proteste accese nel Paese sudamericano.
Sara Millerey, 32 anni, è morta in ospedale dopo essere stata tirata fuori dal torrente dai vigili del fuoco, ma non prima che alcuni passanti filmassero il suo annegamento e lo diffondessero online.
L’attacco, avvenuto a Bello, vicino alla città occidentale di Medellín, nel dipartimento di Antioquia, ha causato un’ondata di shock e rabbia e ha alimentato la paura nella comunità trans.
Le parole della madre di Sara
Sandra Borja, la madre di Sara, ha dichiarato a El Pais di essere stata accanto alla figlia nei suoi ultimi istanti.
“Mi sono inginocchiata, l’ho abbracciata e le ho detto che le volevo molto bene”, ha dichiarato al giornale. “Le ho detto che sarebbe stata con Dio, perché nessuno in paradiso l’avrebbe umiliata o discriminata per essere se stessa”.
Arrestato un sospettato per l’omicidio
Mercoledì la polizia ha dichiarato di aver arrestato un primo sospettato, membro di una gang, che ora deve rispondere delle accuse di tortura e omicidio aggravato e rischia 70 anni di carcere.
Il presidente Gustavo Petro ha condannato il crimine che, a suo dire, è stato commesso da “persone ignoranti” che cercano di “cancellare le differenze” tra gli individui.
L’ufficio del difensore civico in Colombia ha dichiarato che quest’anno nel Paese sono state uccise 13 donne transgender. Tuttavia, l’Ufficio di Washington per l’America Latina, citando i dati della ONG Caribe Afirmativo, ha riferito che nel 2025 in Colombia sono state uccise più di 24 persone LGBTQ+.
“Questa cifra è sottostimata poiché molti casi LGBTQ+ non sono designati come tali”, ha affermato l’organizzazione.
lo scorso anno 258 casi di violenza contro membri della comunità LGBTQI+, con un aumento del 23% rispetto al 2023
Nel 2024 il numero ufficiale era 31. L’ufficio del difensore civico ha inoltre segnalato lo scorso anno 258 casi di violenza contro membri della comunità LGBTQI+, con un aumento del 23% rispetto al 2023.
Secondo Caribe Afirmativo, l’aumento è stato registrato soprattutto ad Antioquia, città natale del famigerato signore della droga Pablo Escobar. Secondo quanto riportato, i crimini d’odio nella regione “rappresentano quasi la metà del totale nazionale”.
Il Congresso sta discutendo un disegno di legge volto a rafforzare i diritti delle persone transgender e a inasprire le pene per i crimini d’odio commessi contro di loro.
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