Ultras, le rivelazioni di Saviano “Juve, Inter e Milan sanno dei legami ultras-ndrangheta”

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Lo scandalo degli ultras relative rivelazioni delle pressioni sui club per biglietti e il pizzo sui parcheggi è scoppiato da una settimana, ma sembra allargarsi a macchia d’olio, da qualche giorno si parla di contatti tra capi del tifo dell’Inter con quelli della Lazio per esportare il “modello San Siro” anche a Roma. Le indagini condotte dalla Procura di Milano, hanno accertato che all’interno della Curva dell’Inter, celandosi dietro al tifo organizzato, c’era un business illegale che ha toccato vari settori, dalla droga, al riciclaggio fino alla violenza.
A gettare ulteriore benzina sul fuoco e a scoperchiare ancor di più la pentola su una vicenda che sta facendo tremare anche i club calcistici a causa di intercettazioni tra tesserati e ultras, ci ha pensato Roberto Saviano, che in una intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha parlato delle attività illegali collaterali legate alle Curve, precisando che il vero business è rappresentato dalla droga.
“Juventus, Inter, Milan sanno benissimo che i loro ultras e la ‘ndrangheta sono legati e hanno dei legami- ha rivelato Saviano, che ha aggiunto– Calcio e narcotraffico sono due modi collegati che poi si diramano in altri settori: panini, parcheggi, biglietti. Ma pensate che siano questi i settori business dei tifosi? Il vero business è la droga”
Ma non finisce qui, lo scrittore ha dichiarato al quotidiano che gli scontri del 15 marzo 2023 tra i tifosi del Napoli e quelli dell’Eintracht sarebbero dovuti, a partite di droga scontate che i clan napoletani non avrebbero dato :
“I narco-soldi li riciclano nelle attività collaterali. I capi ultrà sono diventati narcotrafficanti per il trasporto della droga.”
Dichiarazioni pesantissime che aprono scenari ancora più gravi e ramificati nelle attività illecite dei tifosi. Saviano ha aggiunto che, nonostante i fatti del 2023, il Napoli è uno dei pochi club calcistici che hanno cercato di contrastare l’influenza dei tifosi anche a costo di violenze e intimidazioni. Negli ultimi anni, il presidente De Laurentiis e il club hanno tentato di ridurre il potere degli ultrà all’interno dello stadio e di sottrarre loro spazi economici importanti, come la gestione dei biglietti e dei parcheggi. Nonostante la situazione sia ancora lontana dall’essere risolta, il Napoli è uno dei pochi esempi di resistenza a questa pervasiva influenza mafiosa.
Saviano ha più volte ribadito sul Corriere anche in altre occasioni, la presenza delle mafie nel calcio italiano e quanto questo fenomeno duri da oltre quarant’anni, poche volte però il medesimo è riuscito a raggiungere i vertici delle squadre. Gli emissari delle famiglie mafiose preferiscono agire nell’ombra, condizionando dall’esterno e infiltrandosi nei settori economici chiave.
Saviano ha sottolineato quanto la connessione tra calcio e mafia non può più essere ignorata e ha aggiunto che Inter, Milan e Juventus, sanno da tempo che la ndrangheta frequenta le proprie Curve per incrementare le proprie attività criminose, ma hanno difficoltà nel porre rimedio al fenomeno. Lo scrittore ha detto al quotidiano milanese che finché le organizzazioni criminali continueranno a vedere negli stadi un’opportunità per espandere i loro affari, il mondo del calcio non sarà mai veramente libero dalla loro ombra.
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