Rocco Hunt e “Ragazzo di giù”: Il viaggio dell’anima

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C’è un treno che non ferma mai, ed è quello della memoria, del riscatto e dell’identità. È su questi binari che viaggia Ragazzo di giù, il nuovo album di Rocco Hunt, uscito il 25 aprile 2025.
Più che un disco, è un manifesto esistenziale, un concept album che racconta la maturità artistica e personale del cantautore di Salerno.
Non a caso, per presentarlo ha scelto l’ex deposito bagagli accanto alla Stazione Centrale di Milano, trasformandolo in un luogo simbolico del suo percorso: valigie griffate RH, tabelloni degli orari con la tracklist, e un biglietto simbolico per accedere.
Il titolo dell’album parla da sé: è un omaggio orgoglioso alle radici, al Sud, ai viaggi di andata e ritorno tra le difficoltà e le conquiste, tra i sogni e le disillusioni.
Ragazzo di giù non è solo Rocco, è un’intera generazione che si riconosce nei testi che parlano di famiglia, fede, carcere, amore e ambizioni. In questo lavoro, l’artista si svincola dall’immagine più leggera che lo ha accompagnato negli ultimi anni, offrendo una narrazione più cruda, malinconica e consapevole.
Il disco si apre con Aria nova, una traccia che annuncia i temi portanti dell’intero progetto: riscatto, spiritualità e lotta interiore.
Il picco emotivo arriva con brani come Demone santo – una riflessione pungente tra sacro e profano – e Spero che Dio non me la porti via, dove il dolore si fa preghiera.
I duetti non sono solo featuring di richiamo, ma incontri artistici profondi: Irama sorprende cantando in napoletano in Cchiù bene ‘e me, mentre Baby Gang e Massimo Pericolo danno voce a una gioventù sospesa tra rabbia e speranza.
Anche i featuring più “classici”, con Clementino e Gigi D’Alessio, suonano autentici e spontanei, segno di una sintonia che va oltre la musica.
La lingua napoletana diventa chiave d’accesso a un mondo che non può essere raccontato in altro modo: non è solo un dialetto, ma un codice emotivo e poetico.
Rocco Hunt canta, scrive, racconta. Non c’è solo rap, ma anche cantautorato, citazioni colte e un uso dell’autotune che diventa cifra stilistica e mai scorciatoia.
I brani sono misurati nei minuti ma profondi nei contenuti, come in Primm’ ‘e 30, un colpo al cuore per chi sta attraversando il confine tra i venti e i trent’anni.
Ragazzo di giù è un album che ascolti per caso e poi non riesci a dimenticare. Non è per tutti, ma parla a chi ha vissuto, ha amato e ha lottato. È un disco che non si accontenta dell’apparenza e va dritto al cuore.
Tracklist
- Aria nova
- Ragazzo di giù
- Mille volte ancora
- Bonafortuna –
- Sulo ( tonight )
- Cchiù bene’ e me feat Irama
- Demone Santo
- Cosa ti amo a fare?
- Giura feat. Gigi D’alessio
- Domani Chissà
- Fratmo feat. Baby Gang, Massimo Pericolo
- Spero che Dio non me la porti via
- Primm de’ 30
- ‘A Notte
- Yes I know My way