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La corsa di Lorenzo Musetti al Roland Garros 2025 si interrompe nel modo più amaro: non per una sconfitta a viso aperto, ma per un ritiro forzato da un infortunio muscolare, giunto nel momento cruciale della semifinale contro Carlos Alcaraz.
Sul centrale del Philippe Chatrier, davanti a un pubblico carico di aspettative per quella che prometteva di essere una battaglia epica tra talento e potenza, l’azzurro è stato costretto a dire basta dopo 2 ore e 25 minuti di gioco, sul punteggio di 4-6, 7-6(3), 6-0, 2-0 in favore dello spagnolo.
Eppure, l’inizio del match aveva lasciato ben sperare.
Musetti ha giocato un primo set praticamente perfetto, imbrigliando Alcaraz con la sua solita varietà e il rovescio a una mano che ha strappato più di un applauso.
Il 6-4 iniziale è stato il frutto di un tennis coraggioso, raffinato, efficace. Anche nel secondo parziale, il toscano ha retto con carattere e qualità, arrivando fino al tie-break, dove però la maggiore esplosività e continuità di Alcaraz hanno fatto la differenza.
Dal terzo set, però, qualcosa è cambiato.
Musetti ha cominciato a muoversi male, apparendo in difficoltà negli spostamenti laterali. Una smorfia sempre più frequente sul volto e un atteggiamento visibilmente contratto hanno lasciato intendere la presenza di un problema fisico.
La conferma è arrivata poco dopo: un infortunio muscolare alla coscia sinistra ha compromesso completamente il prosieguo della sua partita. Il 6-0 incassato nel terzo set ha fotografato la realtà di un giocatore ormai privo di energie e, soprattutto, di libertà nei movimenti.
All’inizio del quarto set, con un nuovo break subito e lo spettro di un aggravamento dell’infortunio, Musetti ha preso la decisione più saggia e dolorosa allo stesso tempo: ritirarsi.
Non aveva senso rischiare una lesione più seria, soprattutto con Wimbledon alle porte, dove l’azzurro ha ottenuto la semifinale nel 2024 e dove sogna un nuovo exploit su una superficie che esalta le sue caratteristiche.
Il Roland Garros 2025 resta comunque un torneo positivo per Musetti. Arrivare tra i primi quattro sulla terra rossa parigina, superando avversari di spessore, è il segno di una crescita continua, mentale e tecnica.
Il ritiro contro il numero due del mondo non cancella quanto di buono mostrato.
Ora lo staff medico dovrà valutare con attenzione i tempi di recupero. L’obiettivo è uno solo: tornare al 100% per presentarsi a Wimbledon da protagonista. L’erba chiama, e Musetti vuole rispondere.