Joan Thiele: “Allucinazione” è un inno alla libertà

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Dopo aver conquistato il pubblico con Eco sul palco di Sanremo e aver messo a nudo la propria identità artistica nel suo primo album in italiano Joanita, Joan Thiele torna con un nuovo singolo carico di intensità emotiva e visione sonora: Allucinazione.
Il brano sarà disponibile da venerdì 27 giugno su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica, distribuito da Sony Music / Numero Uno.
Allucinazione si presenta come un’esperienza musicale ipnotica, un rituale notturno che fonde elementi mediterranei, chitarre distorte e beat dal gusto cinematografico.
E’ una dichiarazione potente e personale, in cui Joan Thiele canta la libertà come scelta radicale, quotidiana e spirituale. La sua voce, intensa e inconfondibile, si fa strumento di resistenza, attraversando paesaggi sonori evocativi e densi di significato.
Il testo è un manifesto di autonomia e trasformazione, dove si intrecciano spiritualità, vulnerabilità e una femminilità complessa e sfaccettata. “Non venero la fama, chi taglia la strada con la fretta cadrà / Qui la voce è la mia arma / bandida, puta y santa / In coro lo griderò” — questi versi non lasciano spazio a compromessi: Joan si racconta con fierezza, si dichiara guerriera e umana, santa e profana, in costante evoluzione.
Il brano rappresenta il terzo capitolo di una trilogia sonora e narrativa iniziata con Puta e proseguita con Bacio sulla fronte.
In questo percorso, Joan Thiele esplora e reinterpreta la propria identità femminile attraverso l’arte, sfidando stereotipi e abbracciando la complessità delle emozioni.
Allucinazione completa così un trittico coerente e potente, in cui ogni canzone è un tassello di un discorso più ampio e profondamente personale.
Con Allucinazione, Joan aggiunge un nuovo ruolo alla protagonista del suo album Joanita: la libertà.
Una libertà danzata, scelta ogni giorno, vissuta come possibilità di rompere le strutture, di abbandonare l’aspettativa e di abbracciare il caos creativo dell’essere sé stessi.
La canzone, infatti, non solo si ascolta, ma si percepisce come un viaggio visivo e sensoriale, una sorta di trance lucida e consapevole.
Joan Thiele si conferma così un’artista capace di coniugare profondità autoriale e innovazione musicale, senza temere il rischio o la sperimentazione.
Allucinazione è una tappa importante di questo percorso, un brano che non cerca scorciatoie, ma si prende il tempo di esplorare, raccontare e – soprattutto – liberare.