Mondiali di nuoto: staffette paralimpiche, surreale, la federazione si dimentica di iscriverle

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Abbiamo aspettato un po’ prima di scrivere questa storia in cui a rimetterci sono gli atleti delle staffette paralimpiche di nuoto, una storia che ha del surreale e che oltre a dimostrare l’inconsistenza di una federazione ne mette in evidenza anche la superficialità. Abbiamo contattato nelle scorse ore tutti i diretti interessati, atleti compresi, volendo andare più a fondo a una vicenda paradossale, per ora nessuna risposta, attendendo fiduciosi che qualcuno voglia raccontare come sono andate realmente le cose, spieghiamo intanto noi cosa è successo in base alle informazioni, tutte verificate, in nostro possesso.
Per meglio capire la gravità della situazione bisogna fare un passo indietro di un anno, al settembre 2024 allorché Stefano Raimondi, Giulia Terzi, Xenia Francesca Palazzo e Simone Barlaam hanno conquistato la medaglia d’oro nella staffetta 4×100 stile libero mista alla Paralimpiadi di Parigi. Una grandissima soddisfazione per i colori azzurri e i quattro atleti, che purtroppo però non potranno cercare di bissare quel successo ai Mondiali Paralimpici di Singapore.
L’errore grossolano della federazione
Proprio così, tutte le staffette paralimpiche azzurre non potranno partecipare ai mondiali dopo essersi preparate e fatto i sacrifici che ogni preparazione atletica richiede. Per quale motivo? Un errore, o meglio, una gravissima e superficiale dimenticanza, che danneggia pesantemente oltre che gli azzurri che avrebbero dovuto parteciparvi anche la federazione stessa, dato che l’Italia del nuoto paralimpico nelle ultime tre edizioni dei Campionati del Mondo è sempre arrivata prima nel medagliere.
A Singapore , nella rassegna mondiale in programma dal 21 al 27 settembre, parteciperanno ben 31 atleti che rappresenteranno l’Italia, ma saranno assenti i componenti di tutte le staffette. La notizia si è diffusa già dalla fine di agosto, ma in questi giorni ha trovato conferma nelle parole del Presidente della Federazione Italiana Nuoto Paralimpico, Franco Riccobello, le staffette non ci saranno perché qualcuno si è dimenticato di iscriverle.
“La Federazione – ha detto alla stampa Riccobello – è pienamente consapevole dell’accaduto e, nel rispetto degli atleti e delle istituzioni sportive, ha già avviato un’indagine interna per accertare ogni responsabilità. La vicenda è in corso di valutazione anche con i nostri consulenti legali”. Il presidente si rifugia quindi nel burocratese, poco importa che decine di atleti se ne resteranno a casa, alcuni per raggiunti limiti di età impossibilitati a partecipare ai successivi mondiali del 2027.
Non possiamo credere che il capo di una federazione non sovraintenda alle operazioni di iscrizione della propria squadra ai mondiali, difficile credere che Riccobello non sappia, l’“indagine interna” sembra piuttosto un escamotage per prendere tempo e aspettare fino a quando della vicenda non se ne parlerà più. Si tratta di una negligenza che oltre a un danno d’immagine ha provocato malumori interni. La “svista” va a colpire un gruppo di atleti che ha sempre riportato risultati eccezionali in tutte le competizioni a cui hanno partecipato.
Il gruppo sperando in una soluzione che difficilmente ci sarà, sta continuando ad allenarsi presso il Centro Federale Polo Natatorio di Ostia, sotto la guida del coordinatore tecnico Roberto Bonanni. Staff tecnico rinnovato da poco che è andato a rilevare il vecchio gruppo di tecnici che aveva praticamente vinto tutto.
Le perplessità di Giulia Ghiretti
A manifestarsi stupita per il cambio tecnico, oltre che per la mancata iscrizione è Giulia Ghiretti, veterana della Nazionale di nuoto: “Si tratta di un errore macroscopico, che certifica le ormai conclamate criticità all’interno dello staff tecnico e della dirigenza federale di una Nazionale così importante, che ricordiamolo, ha stravinto il medagliere negli ultimi tre mondiali disputati” Poi l’affondo sullo staff tecnico: “Il problema è anche a livello di staff tecnico, completamente rinnovato questa primavera dal nuovo corso federale. Una scelta legittima, ma bisogna dire che non si è tenuto minimamente conto del merito: è stato mandato a casa uno staff che ha portato a risultati mai visti prima, sostituito da un gruppo che ha persone senza competenza ed esperienza a questi livelli”.
C’entra anche il nuovo staff tecnico nel grossolano errore commesso? Ma soprattutto perché, come afferma Ghiretti, a fronte di risultati mai visti prima è stato sostituito uno staff tecnico con grande esperienza con un gruppo di persone con poche competenze ad alti livelli?” A tutte queste domande continueremo a chiedere contezza ai diretti interessati.
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