Sophie e Alessandro, il messaggio social di lei, la deposizione e il rilascio di lui

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Sophie e Alessandro il giorno dopo. La Codegoni questa mattina è tornata sui social per spiegare la sua posizione, nelle stesse ore l’ex compagno ha sostenuto l’interrogatorio in carcere in cui ha esposto la sua linea difensiva, smontando in parte il castello accusatorio che aveva portato i magistrati a disporne l’arresto. Una storia un pò complicata quella dei due, in mezzo due minori, la bambina avuta dai due e un altro bambino che Basciano ha avuto da una precedente relazione.
Da quanto si apprende dall’avvocato Leonardo D’Erasmo, difensore di Alessandro, Sophie avrebbe ritirato la denuncia nei confronti del suo ex qualche settimana fa pertanto la funzione della magistratura è decaduta automaticamente. Restano comunque le minacce, le offese e lo stile persecutorio tenuto da Basciano nei confronti della Codegoni e per le quali probabilmente sarà disposto l’allontanamento d’ufficio del deejay dalla sua ex compagna.
Ma andiamo con ordine e raccontiamo questa giornata che ha visto i due a distanza confrontarsi su due campi diversi. Questa mattina, con un messaggio sui social Sophie ha spiegato i motivi della sua denuncia e quanto abbia sperato per tanto tempo in un cambiamento da parte del suo ex :
“Non ho potuto fare diversamente. Ho lottato contro me stessa, contro il dolore e la paura. Ho a lungo sperato in un cambiamento, ma mi sbagliavo e ammetterlo è straziante. Dicono che ci voglia coraggio, ma io non mi sento coraggiosa. Mi sento semplicemente una donna e una madre che ha fatto quello che era purtroppo necessario, anche quando avrebbe voluto solo chiudere gli occhi e sperare che tutto si aggiustasse da solo. In mezzo a questo caos, mi rimane la consapevolezza di aver avuto la forza, di scegliere il giusto, di mettere al primo posto la sicurezza e la serenità mia e della mia famiglia. Adesso, devo andare avanti, fare la mamma, continuare a lavorare, ritrovare me stessa, un passo alla volta, con la speranza che un giorno tutto questo possa restare solo un ricordo lontano”
I motivi per cui una ragazza debba giustificarsi per essersi tutelata e aver protetto sua figlia da un uomo dagli atteggiamenti violenti è riconducibile come detto a una cultura che in questo Paese porta a giustificare sempre l’uomo e a non far passare nulla alle donne. (Alessandro e Sophie, il triste epilogo) Ce ne siamo resi conto direttamente noi stessi in queste ore per i messaggi che difendevano Basciano, giustificando i suoi gesti, nonostante le minacce e le offese rivolte alla sua compagna fossero visibili nero su bianco.
Non si può non parlare di cultura maschilista, di patriarcato e di donne vittime costanti di una società in cui spesse volte sono viste ancora come il sesso debole, davanti a donne, madri e mogli che difendono un uomo che aggredisce, umilia e offende. Inutile pubblicare scarpette rosse o mimose se si è schiavi di una cultura del genere.
Alessandro è uscito dal carcere anche grazie a Sophie, ritirando settimane fa la denuncia, la Codegoni ha fatto decadere tutto il procedimento. Ad Alessandro va riconosciuto il gesto di essersi messo a disposizione della magistratura e di aver risposto punto su punto alle domande dei giudici, raccontando la sua verità. All’uscita da San Vittore ha parlato il suo legale, avvocato Leonardo D’Erasmo :
“Abbiamo depositato prove che lo scagionano dalle accuse di Codegoni. Abbiamo sconfessato una per una tutte le accuse di Sophie, il giudice era anche a conoscenza che lei avesse rimesso la querela e quando stamattina la difesa ha prodotto elementi in senso opposto, il giudice ha avuto contezza della realtà e ha revocato la misura. Il rapporto tra i due non è sano, ma da qui a farlo passare come un omicida o come il Turetta della situazione ce ne vuole”
Poco dopo raggiunto da Fanpage l’avvocato ha aggiunto :
“C’è stata la revoca della misura cautelare date tutte le prove che abbiamo presentato in interrogatorio oggi, la versione di Sophie non corrisponde alla verità e l’abbiamo provato con chat, screenshot, messaggi di lei. Lei due giorni prima si è presa una Chanel da 8000 euro da Alessandro, se hai paura di un uomo così violento che ti stalkera, non accetti le sue attenzioni. Abbiamo depositato un bigliettino della Codegoni che lo ringrazia per il regalo”
Finisce così la vicenda legale per quanto riguarda le molestie, continua però quella personale di due individui in pesante conflitto tra loro. Resta un rapporto finito in cui ci sono stati episodi di violenza, umiliazione e prevaricazione. Non sempre si riesce a superare da soli i propri limiti, non sempre si riesce ad accettare i “no” per un rapporto finito e farsi aiutare non è una vergogna.
In attesa che venga introdotta quella educazione all’affettività di cui questo Paese avrebbe tanto bisogno, ci auguriamo che Alessandro venga aiutato a eliminare i suoi momenti di ira e portato a comprendere che per quei gesti, ha rischiato di rovinarsi la vita e la reputazione.
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