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Capodanno Rai, Diodato cita Gaza e Ucraina durante l’esecuzione di “Che vita meravigliosa”, dando alla festa di piazza anche un significato umanitario e sociale. Rai1 ha scelto ancora una volta la Calabria per aspettare la mezzanotte del nuovo anno e da Piazza Pitagora di Crotone quest’anno si è spostata a Piazza Indipendenza a Reggio Calabria.
L’ingessato Liorni, il prezzemolino Frassica e l’onnipresente Malgioglio
E’ toccato proprio al cantautore tarantino aprire lo show di fine anno dell’ammiraglia Rai, intonando come da tradizione “L’anno che verrà”, il celebre brano di Lucio Dalla che presta da anni il suo nome alla festa di piazza targata Rai del 31 dicembre.
Insieme al cantautore un ingessato Liorni alla prima esperienza e con il non facile compito di non far rimpiangere Amadeus, i Ricchi e Poveri in vena di gaffe, Frassica in versione canterina, il solito Malgioglio e una infornata di vecchie glorie della canzone alternate a volti che cercano di farsi spazio.
Il messaggio di Diodato e il silenzio dei cantanti che si sono esposti per Tony Effe
Diodato è stato impeccabile nelle esecuzioni dei suoi successi, la sua musica è elegante, forse non al passo con quelle che sono le richieste della discografia nostrana, ma che ha il merito di mantenere una sua coerenza.
In settimane in cui ci si è strappati i capelli per il depennamento di Tony Effe dal concerto del Circo Massimo a Roma e di fronte al successivo scimmiottamento del sindaco da parte del rapper, vedere un cantautore che davanti a quasi 6 milioni di telespettatori e a una piazza gremita invita a rivolgere un pensiero a chi sta soffrendo sotto le bombe è una gran cosa.
Sarebbe stato giusto e più che opportuno che quei cantanti che si sono precipitati nell’endorsement a Tony Effe avessero lanciato altrettanti messaggi a fine anno affinché i fuochi d’artificio e i brindisi non spegnessero la luce su quei civili, che tuttora, in angoli del mondo lontani da noi, muoiono sotto i bombardamenti e quando ciò non accade, di freddo sotto le tende.
La vita non è sempre “meravigliosa”
La vita non è sempre “meravigliosa” come canta Diodato, ci sono neonati a Gaza che muoiono di freddo dentro le tende, il cantautore lo sa e ha voluto invitare il pubblico a riflettere:
“Facciamo arrivare tutto il nostro amore alle persone che soffrono– ha detto Deodato dal palco di Piazza Indipendenza- in Palestina, in Ucraina, in tutte quelle zone in cui ci sono delle guerre in questo momento. Che questo 2025, metta fine a tutto questo.”
Il silenzio dei media davanti alla potenza del messaggio
Un messaggio forte, potente, che questa volta non ha incontrato la condanna e la presa di distanze da parte di qualche dirigente Rai, non sono seguiti comunicati letti in diretta, tantomeno polemiche da parte della maggioranza. Purtroppo sono mancati gli articoli sui giornali a sottolineare il gesto del conduttore, un silenzio piuttosto assordante davanti a un messaggio così potente.
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