Flixbus, studente lasciato in tangenziale di notte

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Flixbus, studente in tangenziale di notte
Un viaggio da Trento a Bari con cambio a Bologna si è trasformato in un incubo per Giuseppe De Nicolo, uno studente barese, che ha denunciato di essere stato lasciato in strada in tarda serata sulla tangenziale di Bologna da un autista di FlixBus.
Il ragazzo, che ha condiviso la sua esperienza in una lettera, descrive un episodio che ha definito come surreale, accaduto la sera del 4 gennaio 2025.
Il viaggio che si trasforma in odissea
Giuseppe De Nicolo, studente e lavoratore, ha iniziato il suo viaggio da Trento con un notevole ritardo del bus, il n. 486, che ha accumulato oltre un’ora di attesa.
Secondo quanto raccontato, il pullman che lo avrebbe dovuto portare a Bologna è arrivato a Trento solo alle 19:55, mentre la coincidenza con il bus per Bari era prevista per le 23:30 a Bologna.
Preoccupato di perdere il collegamento, ha chiesto all’autista se fosse possibile salire su un altro mezzo, il n. 914, che l’ha portato fino a Bologna.
Una volta arrivato alla stazione di Bologna, però, la situazione si è complicata: l’autista del pullman n. 425, diretto a Bari, ha contestato la sua prenotazione, affermando che il suo biglietto non risultava nel sistema.
Dopo una lunga discussione e una verifica delle email, gli è stato permesso di salire. Tuttavia, durante il viaggio, l’autista ha contattato il numero verde di FlixBus per aggiornare la sua prenotazione, comunicandogli successivamente che, secondo il sistema, non avrebbe dovuto essere su quel pullman.
Un comportamento intimidatorio e l’abbandono in strada
Secondo quanto dichiarato, l’autista ha assunto un atteggiamento ostile nei confronti del ragazzo, invitandolo a non “mettersi contro di lui”.
Quando il giovane ha cercato di rispondere, spiegando di avere un biglietto regolare, l’autista sarebbe diventato più aggressivo, minacciando di fermare il pullman se avesse insistito.
Quando De Nicolo ha dichiarato di voler chiamare i Carabinieri per denunciare quanto stava accadendo, l’autista ha ordinato al collega in quel momento alla guida, di fermare il bus e di farlo scendere lungo la SS64, a pochi metri dalla tangenziale di Bologna, in una zona isolata e priva di assistenza.
Un’esperienza traumatica
“Mi sono trovato completamente isolato, senza alcun tipo di assistenza, nonostante avessi cercato aiuto contattando il numero di emergenza di FlixBus. Ero stanco, dopo una lunga giornata di lavoro, e dovevo ancora affrontare un lungo viaggio per tornare a casa e prepararmi per le lezioni scolastiche”
racconta Giuseppe.
Dopo un iniziale smarrimento, il ragazzo ha dovuto percorrere a piedi un tratto di strada per raggiungere un taxi, che lo ha portato alla stazione ferroviaria più vicina. Qui, ha acquistato un biglietto per il primo treno disponibile per Bari, affrontando spese aggiuntive e un viaggio particolarmente stressante.
La denuncia e la richiesta di giustizia
Giuseppe De Nicolo ha definito questa esperienza una grave violazione dei suoi diritti di passeggero, sottolineando come non solo sia stato trattato con totale mancanza di rispetto, ma sia stato anche abbandonato in una situazione di insicurezza e isolamento.
“Ritengo inaccettabile il comportamento del personale di FlixBus, che ha dimostrato una totale mancanza di professionalità e rispetto nei confronti di un cliente”
ha dichiarato nella sua lettera di denuncia.
Il giovane ha chiesto che l’azienda prenda provvedimenti adeguati nei confronti degli autisti coinvolti e che si assuma la responsabilità dell’accaduto.
Inoltre, ha sollecitato FlixBus a garantire maggiore attenzione alla sicurezza e ai diritti dei passeggeri, sottolineando che nessun viaggiatore dovrebbe trovarsi ad affrontare una situazione simile.
La reazione di FlixBus
Al momento, FlixBus non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito all’incidente, ma l’episodio ha sollevato preoccupazioni riguardo alla qualità del servizio e alla gestione delle problematiche legate ai passeggeri.
La denuncia di Giuseppe De Nicolo si inserisce in un contesto di crescente attenzione alla sicurezza e al trattamento dei clienti nel settore dei trasporti a lunga distanza.
La speranza del ragazzo è che la sua denuncia possa spingere l’azienda a rivedere le proprie politiche e ad adottare misure concrete per evitare che disavventure simili possano accadere in futuro.
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