Formula 1: Flavio Briatore torna team principal di Alpine F1

#image_title
Un clamoroso ritorno scuote il mondo della Formula 1: Flavio Briatore, figura tanto carismatica quanto controversa, tornerà a guidare un team nel Circus.
Il 75enne imprenditore italiano assumerà con effetto immediato la direzione del team Alpine, succedendo a Oliver Oakes, che ha rassegnato le dimissioni dopo appena nove mesi dal suo insediamento come team principal.
La notizia arriva in un momento di grande turbolenza per la scuderia con sede a Enstone, che nelle ultime stagioni ha vissuto una lunga serie di cambiamenti nella dirigenza e tra il personale tecnico.
L’addio di Oakes è stato confermato da Alpine con una breve dichiarazione ufficiale, in cui si specifica che le dimissioni del 37enne sono state accettate con effetto immediato.
Allo stesso tempo, il team ha annunciato anche un cambio alla guida in pista: Jack Doohan sarà sostituito dal giovane argentino Franco Colapinto per le prossime cinque gare.
Briatore, che fino ad ora ricopriva il ruolo di consulente esecutivo per Alpine, manterrà questa carica ma assumerà anche le responsabilità operative lasciate vacanti da Oakes, diventando di fatto il nuovo team principal.
Un’evoluzione che, fino a poco tempo fa, sarebbe sembrata improbabile, se non impossibile.

Il nome di Briatore è inevitabilmente legato allo scandalo “Crashgate” del 2008, quando fu accusato, insieme all’ingegnere capo Pat Symonds, di aver ordinato al pilota Nelson Piquet Jr. di causare deliberatamente un incidente durante il Gran Premio di Singapore per favorire la vittoria di Fernando Alonso.
L’episodio costò a Briatore una squalifica a vita dalla FIA, poi annullata nel 2010 da un tribunale francese. Dopo anni lontano dal paddock e dichiarazioni in cui affermava di non voler più tornare in F1, Briatore è stato convinto a rientrare nel 2024 da Luca de Meo, amministratore delegato di Renault.
Il suo ritorno non è passato inosservato, data l’enorme risonanza che lo scandalo del 2008 ha avuto nel mondo dello sport.
Tuttavia, Alpine sembra puntare sull’esperienza e sul carisma del manager italiano per invertire la rotta di una stagione sin qui deludente. Dopo sei gare, il team occupa la nona posizione nel campionato costruttori, ben lontano dalle ambizioni dichiarate.
La squadra, che in passato ha conquistato titoli mondiali con i nomi Benetton e Renault proprio sotto la guida di Briatore, non riesce da anni a uscire dalla mediocrità del centro classifica.
Negli ultimi tempi ha anche perso figure chiave come Otmar Szafnauer, Pat Fry, Alan Permane e Matt Harman. Inoltre, Renault ha deciso di abbandonare la produzione interna di motori a partire dal 2026, optando invece per l’acquisto di power unit Mercedes.
Ora toccherà a Briatore tentare di ricostruire un team competitivo. Riuscirà a riportare Alpine ai vertici della Formula 1 o si tratterà solo di un nostalgico ritorno al passato?