Francesca Michielin, “il corpo non è un’opinione”

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Francesca Michielin alza la voce contro il body shaming e lo fa con la forza di chi ha deciso di non tacere più. Di fronte all’ennesimo commento offensivo sul suo aspetto fisico, la cantautrice ha scelto di rispondere pubblicamente, mettendo in luce un problema che va ben oltre il suo caso personale: l’abitudine tossica di commentare, giudicare e criticare il corpo delle donne, soprattutto sui social.
Tutto è nato da un messaggio privato ricevuto su X (ex Twitter), in cui un utente le scriveva: “Sei troppo giovane per mettere su chili, datti una regolata e mettiti nelle mani di una buona nutrizionista”.
Un messaggio paternalista e fuori luogo, che ha spinto Francesca Michielin a pubblicare lo screenshot e a replicare senza filtri: “A me ormai non frega niente, perché so cosa il mio corpo ha vissuto e ho le spalle abbastanza larghe, ma penso alle tante ragazze giovani che ricevono e leggono questi commenti”.
Il suo sfogo è diventato virale, ma più che una difesa personale, è stata una denuncia collettiva: “La dovete smettere. Andaste a f4ncul0 (o in terapia, così non dobbiamo andarci noi per colpa vostra)”.
Michielin ha voluto chiarire ancora una volta che il punto non è il peso, ma la presunzione con cui le persone si sentono autorizzate a dire la loro sul corpo altrui: “Potrei essere in forma come no, avere 5 chili in meno o 10 in più per millemila motivi personali, ma è proprio il commentare il corpo di una donna che non capisco!”.
Il suo intervento arriva a pochi giorni dalla bufera che ha coinvolto un’altra giovane artista: Sarah Toscano, vincitrice di Amici 2023 e promessa emergente della musica italiana.
Un video su TikTok in cui si esibisce con il brano Taki ha attirato una pioggia di commenti velenosi: “Ma cosa le è successo?”, “Quando diventi famosa e ti invitano a troppe cene”.
Offese mascherate da ironia, che nulla hanno a che vedere con la musica e tutto con la cultura dell’odio che avvelena i social.
Anche in questo caso, come per Michielin, il problema non è solo personale, ma sistemico.
Già mesi fa, Angelina Mango, fresca vincitrice del Festival di Sanremo 2024, era finita sotto attacco per l’opposto: la sua magrezza. Due storie diverse, ma unite dallo stesso meccanismo tossico.
Il risultato? Un’ansia costante da esposizione, la necessità di costruirsi una corazza emotiva che nessun giovane artista dovrebbe essere costretto ad avere.
Il corpo di un’artista non è oggetto di giudizio. È uno strumento di espressione, non una vetrina da valutare. E il palco non è un tribunale. Commentare il fisico altrui non è “preoccuparsi”, non è “dare un consiglio”.
È una forma di violenza. È body shaming. E come ha scritto Sarah Toscano in uno dei suoi post più condivisi: “L’odio non è opinione”.
Serve un cambiamento radicale: culturale, educativo e normativo. Serve educare all’empatia digitale fin da piccoli, rafforzare le leggi contro la violenza online e chiedere maggiore responsabilità alle piattaforme social.
Ma soprattutto serve una presa di coscienza collettiva: non è normale criticare il corpo di qualcuno solo perché ci si nasconde dietro uno schermo.
Francesca Michielin, Sarah Toscano, Angelina Mango: tre artiste diverse, ma unite dalla forza con cui stanno dicendo basta. E lo stanno facendo anche per tutte quelle ragazze che ogni giorno subiscono, in silenzio, lo stesso tipo di violenza.
Il loro messaggio è chiaro, forte, e non più ignorabile: il corpo non è un’opinione.