Garlasco: tanto rumore per nulla, Ignoto3 è una contaminazione, il punto della situazione

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Garlasco – Il delitto di Chiara Poggi è sempre più fenomeno mediatico, un reality noir a cielo aperto in cui tutti stanno mettendo bocca, soprattutto i tribunali dei social in cui a disquisire sulla tragica morte di una ventiseienne ci sono personaggi che prima dello scorso marzo non sapevano né dove si trovasse Garlasco tantomeno chi fosse Chiara Poggi. La TV e i mezzi di informazione hanno trasformato tutto in uno show in cui gli avvocati delle parti si sono trasformati in personaggi televisivi. Intorno a loro si muovono presunti colpevoli, additati come killer dal web e fantomatiche storie alimentate da giornaletti i cui direttori da tempo andrebbero sospesi dall’Ordine dei Giornalisti.
Ed è così che alla vigilia del diciottesimo anniversario del delitto, la Procura si trova al punto di partenza, un solo colpevole, Alberto Stasi, che sta scontando una pena definitiva di 16 anni di reclusione per l’omicidio della sua allora fidanzata e il web che insorge come davanti a un film schierandosi in opposte fazioni. Cosa fondamentale è che il 13 agosto 2007 una ragazza è morta a martellate e bisognerebbe lasciare lavorare in pace le Procure senza riempire blog, giornali e trasmissioni televisive con nuove ipotesi e/o sceneggiature.
Il DNA maschile trovato sulla garza non sterile utilizzata per raccogliere la traccia biologica di Chiara Poggi, deriva da contaminazione
E’ notizia della mattinata del 12 agosto che la Procura di Pavia ha confermato che il DNA maschile trovato sulla garza non sterile utilizzata per raccogliere(dalla bocca) la traccia biologica di Chiara Poggi, per escluderla dalle tracce trovate nella villetta di via Poggi dove è stata uccisa il 13 agosto 2007, deriva da una contaminazione. Si tratta di tracce biologiche di un uomo deceduto prima di Chiara, che con quest’ultima ha condiviso solo il tavolo dell’autopsia.
Gli esami autoptici con i dovuti approfondimenti specifici, sono stati disposti dalla Procura di Pavia ed eseguiti dai genetisti Carlo Previderè e Pierangela Grignani, incaricati dalla medesima “al fine di evitare eventuali indagini su terzi soggetti”.
Il comunicato della Procura di Pavia
I consulenti incaricati dalla Procura hanno comunicato quanto segue: “Vagliando, di concerto con la Procura della Repubblica di Pavia, la possibilità che tale profilo aplotipico fosse stato originato da una contaminazione involontaria nell’ambito dell’esame autoptico prodotta dall’utilizzo di un supporto non sterile, nello specifico una ‘garza’, e/o di una pinza utilizzata per ‘trattenere’ tale garza ed eseguire il prelievo nel cavo orale, sono stati selezionati i preparati istologici relativi a cinque soggetti di sesso maschile sottoposti ad autopsia” tali autopsie sono state effettuate poco prima dell’esame autoptico sul cadavere di Chiara Poggi.
“La comparazione dei profili aplotipici parziali ottenuti dai tessuti biologici relativi ai cinque soggetti di sesso maschile sopra elencati rispetto al reperto 335283-114472 – continua il comunicato– ha evidenziato una concordanza degli alleli in relazione al soggetto identificato dal codice anonimo 153E. Tale dato, in questa forma incompleta, è suggestivo della provenienza del materiale biologico maschile di cui al reperto 335283-114472 dal soggetto identificato dal codice 153E” In termini non scientifici vuol dire che il Dna maschile parziale combacia ed è compatibile con quello trovato sulla garza.
La possibile riesumazione del cadavere dell’uomo a cui appartiene il DNA
A fronte della relazione degli incaricati della Procura, si potrebbe ricorrere alla riesumazione del corpo dell’uomo a cui appartiene il DNA, morto per cause naturali, per risalire al DNA completo. A questo proposito la Procura di Pavia guidata dal dottor Fabio Napoleone, ha deciso di affidare “nuove verifiche alla antropologa e medico legale professoressa Cristina Cattaneo sulle cause della morte di Chiara Poggi, per garantire una valutazione più ampia degli elementi raccolti, sia in sede medico-legale sulla vittima, sia sul luogo del delitto”. Cristina Cattaneo è “figura di riferimento nel campo dell’antropologia e medicina legale”. Cattaneo, professoressa ordinaria del Dipartimento di Scienze biomediche per la Salute dell’Università degli Studi di Milano, è nota per diversi casi di cronaca nera tra cui il delitto di Yara Gambirasio.
Le dichiarazioni della difesa di Andrea Sempio
Angela Taccia, legale di Andrea Sempio, nuovo indagato per l’omicidio di Chiara Poggi, commentando l’esito degli esami alla Adnkronos, ha dichiarato: “Più approfondiscono gli accertamenti e le indagini, più si concretizza tutto quello che abbiamo sostenuto noi. Attendiamo, ma la verità su Sempio salterà fuori presto. Andrea Sempio non c’entra niente e il clamore piano piano si placherà. Fumo negli occhi”
Legale Poggi: “Confermata responsabilità di Stasi”
Più perentorio nel suo commento all’Adnkronos, Gianluigi Tizzoni, legale della famiglia Poggi: “Il comunicato della Procura di Pavia conferma la convinzione da sempre espressa dal nostro consulente: si è trattato di una palese contaminazione. Se si guardano i dati e non le suggestioni ogni passaggio conferma, anche se non ve ne era bisogno, la responsabilità di Stasi”
Tutti convinti tranne i tribunali del web, dei social e dei media, a loro interessa che le chiacchiere e le ipotesi continuino, per qualche like o punto di share in più, può venir meno il rispetto che si dovrebbe portare a una ragazza deceduta per morte violenta.
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