Gaza, fuoco israeliano sul centro di distribuzione e su una sede Ong protetta

L’ agenzia di difesa civile di Gaza ha dichiarato che mercoledì 11 giugno, 31 persone sono state uccise e “circa 200” ferite quando le truppe israeliane hanno aperto il fuoco sulle persone in attesa di entrare in un centro di distribuzione alimentare

“Abbiamo trasportato almeno 31 morti e circa 200 feriti a causa del fuoco dei carri armati e dei droni israeliani su migliaia di cittadini… mentre si recavano a ricevere cibo dal centro di aiuti americano“, ha detto il portavoce della difesa civile Mahmud Bassal all’AFP.

L’esercito israeliano non ha rilasciato dichiarazioni immediate. Bassal ha affermato che migliaia di palestinesi si sono radunati dalle 2 del mattino nella speranza di raggiungere il centro di distribuzione alimentare sostenuto dagli Stati Uniti e da Israele.

I funzionari sanitari degli ospedali Shifa e Al-Quds hanno dichiarato che almeno 25 persone sono state uccise mentre si avvicinavano al sito di soccorso nei pressi dell’ex insediamento di Netzarim, a sud-ovest della città di Gaza.

Altre dieci persone sono state uccise in altri attacchi militari israeliani a Khan Younis, nel sud dell’enclave, hanno aggiunto. Le restrizioni imposte ai media nella Striscia di Gaza e le difficoltà di accesso sul campo hanno impedito che il bilancio delle vittime potesse essere verificato in modo indipendente.

Si sono verificate una serie di sparatorie mortali da quando la Gaza Humanitarian Foundation (GHF) ha aperto per la prima volta punti di distribuzione degli aiuti nel territorio palestinese il 27 maggio, mentre Israele si trovava ad affrontare una crescente condanna internazionale per le condizioni umanitarie.

Attaccata con i droni la sede di “Medici nel mondo”

Un drone israeliano  ha colpito gli uffici di Gaza dell’organizzazione umanitaria Medici del Mondo, uccidendo otto persone, tra cui quattro bambini.

Il Ministero degli Esteri ha affermato che l’attacco ha preso di mira un edificio “la cui ubicazione era stata segnalata alle autorità militari israeliane come struttura di un’organizzazione umanitaria” e ha definito l’attacco una probabile violazione del diritto internazionale umanitario.

Anche la ministra della Salute spagnola Monica Garcia ha condannato l’attacco alla struttura, che secondo lei ospitava la delegazione spagnola di Medici del Mondo.

“La comunità internazionale deve fermare il genocidio e portare [Benjamin] Netanyahu davanti a un tribunale”, ha scritto sul social network BlueSky.

Medici del Mondo ha affermato che il missile ha colpito martedì il loro ufficio di Gaza, che era stato registrato presso le autorità israeliane e dichiarato “deconflicted”, una designazione pensata per proteggerlo da attacchi militari.

Nonostante in quel momento non ci fosse nessuno al lavoro a causa dei festeggiamenti per l’Eid, il missile ha ucciso quattro bambini, un adolescente e tre adulti che si trovavano all’ultimo piano, ha affermato l’organizzazione.

Medici del Mondo ha aggiunto di non aver ancora ricevuto spiegazioni dalle autorità israeliane che coordinano gli aiuti umanitari.

L’ufficio si trova a Deir El Balah, un’area che ospita numerose sedi di organizzazioni non governative ed è rimasta relativamente indenne dai bombardamenti e dalla distruzione di Gaza, ha affermato l’organizzazione.

“Questa zona ospita anche le popolazioni sfollate provenienti dal nord della Striscia e dall’area di Khan Yunis, il che sottolinea l’importanza umanitaria dell’ufficio di Medici del Mondo in quella sede”, ha aggiunto.

Medici del Mondo, nota anche come Medecins du Monde, forniscono assistenza medica di emergenza e a lungo termine alle comunità vulnerabili di tutto il mondo.