Hollywood celebra la carriera di Francis Ford Coppola

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Una serata indimenticabile, quasi leggendaria, ha preso vita a Hollywood per onorare uno dei più grandi maestri del cinema mondiale: Francis Ford Coppola.
Al Dolby Theatre, lo stesso tempio che ogni anno ospita la notte degli Oscar, si è svolta la cerimonia di consegna del premio alla carriera conferito dall’American Film Institute al visionario regista di Il Padrino e Apocalypse Now.
A rendere l’evento ancora più epico è stata la presenza di un parterre d’eccezione: Steven Spielberg, George Lucas, Martin Scorsese, Robert De Niro, Al Pacino, Dustin Hoffman, Harrison Ford e molti altri.
Tutti riuniti non solo per celebrare un amico, ma per rendere omaggio al pioniere che ha rivoluzionato il modo di raccontare storie sul grande schermo.
George Lucas, che nel 1968 fu assistente sul set di Sulle ali dell’arcobaleno, ha definito Coppola il suo “eroe”. “Mi ha insegnato a saltare dal burrone senza paura, e da allora ho vissuto seguendo quel principio”, ha detto il creatore di Star Wars, ricordando anche la loro collaborazione nella fondazione della casa di produzione American Zoetrope, che negli anni ’80 e ’90 conquistò ben 15 Oscar e 68 nomination.
Steven Spielberg ha invece dichiarato senza esitazione: “Il Padrino è il più grande film americano mai realizzato”. Ma è andato oltre: “Francis è un guerriero per gli artisti indipendenti. Ha ridefinito il cinema, restando sempre aperto a nuove idee e ispirazioni. Ha preso ciò che era e lo ha trasformato, ispirando generazioni di narratori”.
Il regista, oggi 86enne, ha ricevuto il tributo visibilmente emozionato.
Davanti a una platea di colleghi, amici e volti familiari, Coppola ha dichiarato: “Ho capito che la mia casa non è un luogo, ma siete voi. Amici, colleghi, familiari: è grazie a voi che sono qui”.
Celebre anche per i suoi slanci emotivi – si racconta che gettò dalla finestra cinque dei suoi Oscar durante le travagliate riprese di Apocalypse Now – Coppola è il patriarca di una dinastia di cineasti e continua a scommettere sul cinema.
Il suo ultimo progetto, Megalopolis, costato 120 milioni e finanziato vendendo parte dei suoi vigneti, non ha sbancato il botteghino, fermandosi a 14 milioni. Ma la sua vita e la sua arte non si misurano in incassi.
Lo dimostra anche il fatto che Megalopolis diventerà presto un graphic novel grazie a Chris Ryall: un’ulteriore conferma che Coppola non ha mai smesso di innovare, sperimentare, rischiare. E soprattutto, ispirare.