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Incidenti sul lavoro – Un altro operaio ha perso la vita questa mattina, 6 maggio a causa di un incidente sul lavoro a Carpiano, nei pressi di Milano. L’uomo è stato travolto, nel piazzale dell’azienda in cui lavorava, da una motrice condotta da un collega, un impatto accidentale e violento che ne ha causato la morte improvvisa.
Si continua a morire sul lavoro, 4 operai hanno perso la vita in 2 giorni
Quella delle morti sul lavoro è una scia di sangue che sembra non volersi arrestare, un tragico bollettino di guerra che si aggiorna in maniera insistente e drammatica quasi quotidianamente, nonostante gli inviti alla sicurezza e alle misure a cui le aziende devono attenersi per tutelare i propri impiegati.
La morte di questa mattina si aggiunge a quella di altri tre operai deceduti ieri 5 maggio. A Vicenza, un capoturno esperto con una lunga militanza nell’azienda alle spalle è stato risucchiato e ucciso, dall’ingranaggio di un macchinario dove era finito dopo una caduta accidentale.
A Frattamaggiore in provincia di Napoli, un operaio è morto precipitando dal ponteggio su cui era impegnato per la ristrutturazione di un edificio, l’uomo nonostante i soccorsi immediati è deceduto una volta arrivato in ospedale. La terza vittima è un operaio 47enne della provincia di Frosinone, rimasto folgorato mentre stava lavorando in un impianto fotovoltaico a Paliano, nei pressi del capoluogo ciociaro. L’uomo aveva festeggiato il compleanno il giorno prima, anche in questa circostanza i soccorsi seppur tempestivi si sono rivelati inutili.
Giovedì 8 maggio i rappresentanti sindacali sono attesi a Palazzo Chigi
Le morti sul lavoro sono una strage che non sembra volersi arrestare, secondo i dati dell’INAIL sugli infortuni, nel primo trimestre del 2025 sono stati denunciati all’Inps 205 morti, con un aumento dell’8,37% rispetto al 2024. Giovedì i sindacati sono attesi a Palazzo Chigi per discutere delle misure che l’esecutivo intende mettere in campo per la sicurezza sul lavoro:
“I provvedimenti presi negli ultimi due anni e mezzo non servono assolutamente ad affrontare il problema – ha dichiarato il segretario della CGIL, Maurizio Landini dopo una assemblea del sindacato – allo stato attuale sappiamo solo che ci hanno convocato per dirci come vogliono spendere i soldi dell’INAIL, che sono soldi dei lavoratori e delle imprese. La cifra dei 600 milioni era già prevista, mentre sugli altri 650 milioni andremo a discutere”
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