Nicolas Sarkozy, condannato a 3 anni per corruzione, è la prima volta per un ex Presidente

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Un caso che ha del clamoroso quello che vede coinvolto l’ex presidente francese Nicolas Sarkozy. Una storia senza precedenti in quanto uno dei volti più potenti della politica mondiale è stato condannato.
Una brutta storia che ha radici antiche in quanto tutto ha preso il via nel 2014, quando una serie di intercettazioni hanno messo in luce il comportamento di Sarkozy.
A Parigi tutti conoscono questa storia come il “Caso Bismuth”, termine che fa riferimento alla linea telefonica secondaria aperta dall’ex premier francese.
Una questione che in questi anni ha subito una vera e propria evoluzione con sentenze, ricorsi fino ai giorni nostri con la decisione definitiva della Cassazione.
Nicolas Sarkozy, le prime indagini
Tutto ha avuto inizio nel 2014 quando, mentre si stavano occupando di un altro caso, gli inquirenti hanno scoperto di una seconda linea telefonica aperta dagli avvocati del premier francese. Questa stessa linea telefonica è quindi stata messa sotto controllo e gli inquirenti hanno così scoperto di un particolare scambio di informazioni tra lo stesso Sarkozy ed i suoi legali.
Nel dettaglio, il premier parlava di un contatto aperto con il magistrato Gilbert Azibert. Uno scambio di telefonate volto a scoprire in anticipo alcune informazioni relative ad una indagine aperta e con Sarkozy tra gli attenzionati. Una richiesta seguita anche dalla promessa di favorire il magistrato nella corsa ad una carica onoraria in quel di Monaco.
La prima condanna
Uno scambio di telefonate che ha costretto gli inquirenti ad aprire una prima indagine per corruzione e traffico di influenze. Dopo le indagini del caso, nel marzo del 2021 l’ex premier francese è stato condannato in primo grado dal tribunale correzionale di Parigi.
Una sentenza confermata in appello poi nel maggio del 2023. In quel frangente, Sarkozy è stato condannato a tre anni, di cui uno con braccialetto elettronico. L’ex premier francese ha subito dopo presentato ricorso ma proprio in queste ore la richiesta dei suoi avvocati è stata respinta scatenando l’ennesimo polverone mediatico.
Nicolas Sarkozy: cosa succede adesso?
La Corte di Cassazione ha quindi respinto la richiesta degli avvocati dell’ex premier che non andrà in carcere ma dovrà indossare un braccialetto elettronico. Sarkozy entro un mese dovrà quindi comparire davanti ad un giudice per definire le condizioni del caso.
Intanto, l’ex premier si è dichiarato innocente mentre il suo avvocato, Patrice Spinosi, ha dichiarato quali saranno i prossimi step della linea difensiva. Come riportato da AdnKronos, il legale ha sottolineato: “Nicolas Sarkozy si conformerà ovviamente alla sanzione imposta, che è ormai definitiva. Allo stesso tempo, nelle prossime settimane si rivolgerà alla Corte europea per ottenere la garanzia dei diritti che i giudici francesi gli hanno negato”. Una storia quindi complessa e che resterà nella storia.