Ozzy Osbourne: valanga di tributi alla leggenda del rock

#image_title
Dopo la scomparsa di Ozzy Osbourne, il “Principe delle Tenebre”, il mondo della musica si unisce in un coro di affetto, ammirazione e gratitudine.
La morte di Ozzy Osbourne, avvenuta il 22 luglio all’età di 76 anni, ha lasciato un vuoto immenso nel mondo della musica. Ma è proprio in questo silenzio che si è levata una voce collettiva: quella dei suoi colleghi, amici, compagni di palco e di viaggio, che hanno voluto salutarlo con messaggi di affetto, gratitudine e ammirazione.
In poche ore, le bacheche social si sono riempite di ricordi e tributi da ogni angolo del mondo, a testimonianza di quanto Ozzy non fosse soltanto una leggenda dell’heavy metal, ma anche una figura amata e rispettata da artisti di ogni generazione.
Il primo a esprimere il proprio dolore è stato Elton John, che ha condiviso una foto insieme a Ozzy scrivendo: “Era un caro amico e un grande pioniere che si è assicurato un posto nel pantheon degli dei del rock: una vera leggenda. Era anche una delle persone più divertenti che abbia mai incontrato. Mi mancherà moltissimo.”
Ronnie Wood, dei Rolling Stones, ha ricordato il loro ultimo incontro al concerto d’addio “Back to the Beginning” a Birmingham: “Sono davvero dispiaciuto per la morte di Ozzy. Che bel concerto d’addio ha tenuto… una serata che non dimenticherò mai.”
Rod Stewart, con parole semplici e affettuose, ha scritto: “Ciao, ciao Ozzy. Dormi bene, amico mio. Ci vediamo lassù, più tardi che prima.”
Da Birmingham, sua città natale, è arrivato anche l’omaggio dei Duran Duran: “Cosa puoi dire di Ozzy? Qualunque cosa sia, è con l’accento di Birmingham. Ha portato gioia, umorismo e potenza pura al mondo. Era un tipo con più di nove vite.”
Ali Campbell degli UB40 lo ha definito “il re indiscusso dell’heavy metal”, aggiungendo che Ozzy “non ha solo plasmato una cultura, l’ha definita.”
Robert Plant, voce dei Led Zeppelin, ha scritto un messaggio poetico e potente: “Addio Ozzy… che viaggio… hai davvero cambiato il pianeta del rock.”
Alice Cooper ha parlato di “una leggenda del rock’n’roll”, aggiungendo che Osbourne si era guadagnato “il rispetto immenso dei colleghi e dei fan in tutto il mondo. Un masso titanico si è schiantato, ma il rock continuerà a rotolare.”
Chris Martin dei Coldplay gli ha dedicato Changes in un concerto a Nashville.
Dal mondo del metal, le reazioni non si sono fatte attendere.
Tom Morello dei Rage Against The Machine ha scritto: “Che Dio ti benedica, Ozzy.” I Judas Priest hanno dichiarato che “i nostri cuori sono spezzati come quelli di milioni di persone nel mondo. Le parole non possono esprimere l’amore e la perdita che tutti stiamo provando.”
David Coverdale dei Whitesnake ha parlato di una mattinata “molto triste”, mentre Scott Ian degli Anthrax ha ricordato l’incontro avuto con Ozzy pochi giorni prima a Birmingham: “Era di ottimo umore, rideva e ci faceva morire dal ridere. Il Re.”
I Pantera hanno ringraziato Ozzy per tutto ciò che ha fatto per loro e per il metal, dichiarando: “Non saremmo qui se non fosse stato per te.”
I Metallica, senza parole, hanno postato semplicemente un cuore spezzato.
Billie Joe Armstrong dei Green Day ha scritto: “Senza parole. Ti amiamo Ozzy.” Gavin Rossdale dei Bush lo ha ricordato come “caloroso, gentile e divertente”, mentre Yungblud, che aveva da poco condiviso il palco con lui, ha scritto: “Una volta mi hai chiesto se potevi fare qualcosa per me… la tua musica è stata abbastanza per tutti noi.”
Anche artisti e personaggi lontani dal mondo rock hanno voluto omaggiarlo.
L’ex pugile Frank Bruno lo ha definito “un personaggio, un uomo divertente e una leggenda che non vedremo mai più”, mentre l’attore Jason Momoa si è detto grato di aver incontrato lui e Sharon.
Il tributo forse più toccante è arrivato dall’account ufficiale dei Black Sabbath, che ha pubblicato una semplice immagine accompagnata dalle parole: “Ozzy Forever.”
Ozzy Osbourne non era solo un cantante o una rockstar.
Era un simbolo, un ribelle, un uomo che ha saputo trasformare e trascendere il genere che aveva contribuito a creare. La sua voce, la sua follia, la sua ironia e la sua autenticità lo hanno reso immortale.
E oggi, mentre il mondo della musica si ferma per ricordarlo, una cosa è certa: Ozzy continuerà a vivere in ogni riff, in ogni urlo, in ogni palco che accoglierà la rabbia e la poesia del rock.