Papa Francesco, da mercoledì la salma a San Pietro, sabato i funerali

#image_title
Papa Francesco si appresta ad entrare con le sue spoglie mortali nella Basilica di San Pietro dove riceverà l’omaggio del suo popolo. La formula che sta seguendo alla morte del Papa è più discreta, non ci sarà la traslazione su una portantina con la salma mostrata al pubblico, ma Francesco farà il suo ingresso in basilica già nella bara.
Quell’ingranaggio complesso che segue la morte del Pontefice, il Papa defunto lo ha alleggerito, snellendolo da usanze più pagane che umane e ridando dignità alle spoglie mortali del capo della Chiesa. I selfie davanti alla salma non mancheranno, ne siamo certi, ma quantomeno quest’ultima sarà adagiata in una bara, poco visibile all’esterno e mai più oggetto del fanatismo altrui.
I funerali di Papa Francesco
I funerali di Bergoglio saranno celebrati dal cardinale decano Giovanni Battista Re, sabato 26 aprile alle 10,00, alla presenza dei cardinali elettori, del clero che vorrà partecipare e alla presenza di 230 delegazioni straniere. Attesi il presidente americano Trump con la moglie Melania, il Principe William di Galles accompagnato dal primo ministro britannico Starmer, il presidente ucraino Zelensky, i reali di Spagna e gran parte dei leader dell’UE, oltre a rappresentanti provenienti da tutto il mondo.
Papa Francesco ha fatto il miracolo di averli messi tutti insieme prima di uscire definitivamente di scena, lontano da quel Vaticano da cui si è dovuto sempre ben guardare e del quale ha rifiutato perfino il soggiorno nel Palazzo Apostolico. Il Pontefice riposerà nella basilica di Santa Maria Maggiore, dove per volontà testamentaria ha fatto predisporre il suo sepolcro, pagato da un benefattore.
Il rito della constatazione della morte
Alle 20.00 del 21 aprile è avvenuto il rito della “constatazione della morte e deposizione nella bara”, il tutto è stato eseguito nella cappella di Santa Marta. Erano presenti il prof. D’Arcangeli che ha redatto il certificato di morte, il cardinale decano Giovanni Battista Re, il cardinale camerlengo, Kevin Farrell, il maestro delle celebrazioni pontificie, Diego Ravelli e i “famigliari del Pontefice Massimo Romano”, ossia tutti coloro che negli anni lo hanno assistito, aiutato e hanno collaborato con lui.
Tra loro Massimiliano Strappetti, l’infermiere diventato da anni la sua ombra, sembra che l’ultimo pensiero di Bergoglio prima di entrare in coma sia stato per lui. “Grazie per avermi riportato in piazza” gli avrebbe detto il Pontefice, riferendosi al giro sulla Papa mobile la domenica di Pasqua.
Nella serata del 21 aprile sono stati anche posti i sigilli alla suite numero 201 di Casa Santa Marta, appartamento di Francesco, nonché agli appartamenti del Palazzo apostolico a disposizione del Papa, ma che Bergoglio ha costantemente ignorato.
Lunedì sera si è anche provveduto alla tanatoprassi, disponendo “ogni cosa per una perfetta conservazione della salma, affinché la sua esposizione avvenga con il massimo decoro e rispetto”
Verso il Conclave
Dopo i funerali e la deposizione della salma nel sepolcro, cominceranno i “novendiali”, per nove giorni il Collegio Cardinalizio celebrerà messe di suffragio per il Pontefice defunto, dopodiché da protocollo, dopo 15/20 giorni dal decesso del Papa si aprirà il Conclave, orientativamente tra il 6 e il 10 maggio.
About The Author
