Puff Daddy, la testimonianza di un minore abusato, rimosso il giudice che ha negato la libertà su cauzione

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Non passa giorno in cui non si aggiungano nuove testimonianze di persone che sono state ricattate e abusate sessualmente da Puff Daddy. Il rapper e produttore discografico è in carcere dallo scorso 17 settembre con accuse gravissime quali vessazione, racket e abusi sessuali, accuse avallate da oltre 120 testimonianze e le prove dei festini hard a base di droga e sesso organizzati nelle sue ville di Miami e Los Angeles. I White Party, questo il nome delle feste, culminavano nei Freak Offs vere e proprie orge in cui poteva partecipare solo un selezionato numero di invitati.
Il rapper comparirà il 9 ottobre in tribunale per cercare di difendersi dalle accuse schiaccianti a suo carico. L’avvocato Buzbee che difende circa 120 persone abusate dal rapper, sostiene che tra gli uomini e le donne di cui saranno ascoltate le testimonianze in tribunale, sono presenti anche coloro, circa 25 , che all’epoca dei fatti erano minorenni. L’avvocato Buzbee in una conferenza stampa nei giorni scorsi ha rivelato che tra le testimonianze c’è anche quella di un uomo che all’epoca dei fatti aveva 9 anni, ma è di qualche ora fa la notizia che il New York Post, autorevole quotidiano della Grande Mela, ha scovato un giovane uomo che è pronto a testimoniare di essere stato abusato da Daddy a soli 6 anni.
Justin Litovsky, oggi 30enne, ha dichiarato di essersi recato ad un “barbecue pomeridiano” con Daddy, ma le scene che si è ritrovato davanti erano tutt’altro che spensierate per un bimbo della sua età, ma soprattutto traumatizzanti, queste le sue parole :
“Ricordo un sacco di erba e un mucchio di donne in topless in piscina e intorno alla piscina. Io volevo solo nuotare. Non sapevo se le tette fossero una cosa buona o una cosa cattiva. Ma speravo di tuffarmi”.
La madre di Litovsky, ha aggiunto:
“C’erano bottiglie ovunque e donne nude. Non ero sicura se fosse appropriato o normale. Mi chiedevo come mai i bambini fossero ammessi alla festa. Ce ne siamo andati via alle 21.30, dopo aver trascorso il pomeriggio evitando il fumo di marijuana e le donne in topless”
I “White Party” erano pieni di liste con ospiti illustri tra cui Jay-Z, Jennifer Lopez, Billy Zane e Sarah Jessica Parker. In eventi successivi, Puff Daddy avrebbe introdotto una sorta di coprifuoco per bambini. Il magnate Elon Musk ha chiesto su X: “Possibile che nessuno di questi sapesse cosa accadeva?”. Ed è l’interrogativo che si cercherà di chiarire in tribunale. Intanto gli avvocati del rapper continuano a proclamare la sua innocenza precisando che si batteranno per riabilitarne l’immagine.
Dopo vedere più volte respinte le richieste di rilascio del loro assistito dietro cauzione, i legali del rapper potrebbero vedere aprirsi uno spiraglio, dopo che il giudice Carter che è stato sempre inflessibile nei confronti di Daddy è stato sostituito da Arun Subramanian. I motivi della sostituzione non sono stati resi noti, ma potrebbe rappresentare un vantaggio per Daddy i cui legali potrebbero tornare alla carica con la richiesta di rilascio su cauzione, promettendo che Daddy si sottoporrà settimanalmente ai test antidroga ed eviterà persone che potrebbero intralciare le indagini nonchè di incontrare donne che non facciano parte della sua famiglia.
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