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Per la salvare la Sampdoria a un passo dalla C, il presidente Manfredi gioca la carta nostalgia, via l’allenatore Semplici e il direttore sportivo Accardi e spazio alle bandiere, quelle che nel calcio moderno fatto di sponsor e petroldollari, di procuratori e calciatori che giocano al rialzo, non esistono più. Fra qualche anno le società calcistiche, se ancora il pallone non sarà scoppiato, non potranno più ricorrere alle vecchie glorie per salvare la nave quando sta per affondare perché non ne esisteranno più
Evani è il quarto allenatore che si siede sulla panchina blucerchiata, in una stagione in cui si sarebbe dovuti rincorrere la A e invece si deve fare in modo di restare aggrappati alla B per poi ricostruire. E’ mancato il progetto, forse le ambizioni erano nella testa e poco nelle gambe, forse Andrea Pirlo è stato sostituito troppo presto e chi è venuto dopo si è dovuto adeguare alla rosa che aveva a disposizione.
Una serie di concatenazioni negative che hanno portato la Doria nella zona paludosa della classifica, tra le squadre che lottano quantomeno per un playout, situazione difficile per chi non vi è abituato, per chi non ha testa per gestire situazioni del genere. Evani in panchina con Lombardo come secondo e Roberto Mancini come Direttore Tecnico del progetto salvezza, oltre a provare a fare il miracolo dovranno tranquillizzare la sponda sampdoriana di Genova ormai ridotta a una polveriera.
La Samp di Evani, Lombardo e Mancini è stata anche quella di Vialli e Pagliuca, del presidente Mantovani, quella di Boskov in panchina, dello scudetto del 1991 e di una Coppa dei Campioni sfumata a Wembley a causa di un siluro di Ronald Koeman. Una Samp gloriosa e indimenticabile di cui i tre chiamati a salvare la baracca erano simboli.
Non sappiamo se ai tifosi basterà attaccarsi ai ricordi, a rendere tutto più enigmatico un messaggio social di Roberto Mancini che potrebbe rappresentare l’ennesimo boccone amaro per la tifoseria. Un passo indietro? Una fake news? Non sappiamo. Per il momento la squadra dopo la sconfitta contro lo Spezia e in ritiro a Coverciano, ufficialmente senza allenatore e senza direttore sportivo.
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