Scala di Milano, alta tensione nel giorno della Prima: blitz dei centri sociali
Claudia Maria Iannello 
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Il giorno della Prima della Scala si preannuncia come una giornata ad alta tensione, con una serie di manifestazioni che richiederanno un’attenta gestione della sicurezza.
Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha espresso preoccupazione per la sovrapposizione degli eventi e il potenziale impatto che potrebbero avere sulla città, soprattutto sul piano della sicurezza pubblica.
I manifestanti e il percorso
Una delle principali manifestazioni che attirerà l’attenzione è il corteo organizzato dalla Rete Milano antifascista antirazzista meticcia e solidale, che si terrà nel pomeriggio.
Il corteo, dal titolo “Contro la guerra e il Ddl sicurezza”, partirà alle 15 da Porta Venezia. La prefettura e la questura hanno già messo a punto un piano di sicurezza dettagliato, con il percorso che si snoderà lungo via San Damiano, via Visconti di Modrone, via Larga, piazza Missore, per concludersi a Cairoli, passando da via Broletto.
Nonostante il corteo eviti di entrare nel cuore della zona rossa, i partecipanti si troveranno a breve distanza dalle aree circostanti il Teatro alla Scala, dove sono previsti i tradizionali blocchi di sicurezza.
Il corteo vedrà la partecipazione di diverse realtà, tra cui i centri sociali, collettivi studenteschi, e gruppi pro-Palestina. A questi si uniscono i sindacati di base.
Inoltre, dalle 14 si terrà un altro sit-in organizzato dal gruppo Ponte Atlantico che manifesterà in sostegno del popolo ucraino.
La protesta si concentrerà in particolare contro la presenza di Anna Netrebko, soprano di fama internazionale che interpreterà Donna Leonora nell’opera Il Trovatore di Verdi.
La sua partecipazione alla Prima è stata oggetto di controversie a causa delle sue posizioni politiche, da molti ritenute favorevoli al regime di Putin.
La gestione della sicurezza pubblica
Il coordinamento tra le forze dell’ordine, il prefetto Claudio Sgaraglia e il questore Bruno Megale, sarà cruciale per evitare disordini e garantire che il grande evento teatrale possa svolgersi senza intoppi.
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