Serie A 34ª giornata, show Lazio, Cagliari ok, Bologna frena

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Tre sfide decisive infiammano la 34ª giornata di Serie A, tra lotta Champions e salvezza. A Udine, Bologna frena con uno 0-0 che complica i sogni europei. All’Olimpico, Lazio e Parma regalano spettacolo con un 2-2 firmato dalle doppiette di Ondrejka e Pedro. Al Bentegodi, il Cagliari espugna Verona grazie al gol di Pavoletti e compie un passo fondamentale verso la permanenza in A.
Frenata Champions per il Bologna: solo 0-0 a Udine, l’Udinese torna a muovere la classifica
Finisce a reti inviolate la sfida tra Udinese e Bologna, disputata lunedì 28 aprile 2025 allo stadio Bluenergy. Un pareggio per 0-0 che rallenta la corsa dei felsinei verso la Champions League, mentre i friulani interrompono la striscia negativa di cinque sconfitte consecutive, tornando a smuovere la classifica.
Partita equilibrata e combattuta, con un’occasione clamorosa per parte: Davis ha centrato la traversa per l’Udinese, mentre Orsolini ha replicato con lo stesso esito per il Bologna.
Il punto guadagnato consente ai rossoblù di salire a quota 61, ma non basta per mantenere il quarto posto, superati dalla Juventus a quota 62. I bianconeri, invece, si assestano in 12ª posizione con 41 punti.
L’Udinese parte con il piede giusto e al 5’ sfiora il vantaggio: Davis, al limite dell’area, lascia partire un sinistro potente che si stampa sulla traversa, battendo un immobile Skorupski.
Il Bologna risponde al 9’ con un’azione rapida: lancio in profondità per Dallinga, che serve Odgaard, ma la conclusione viene murata in extremis da Karlstrom.
Al quarto d’ora ci prova Ekkelenkamp dalla distanza, senza fortuna. Payero prova a mettersi in luce rubando palla a Freuler, ma la sua conclusione viene neutralizzata ancora da Skorupski.
Il Bologna comincia a crescere: Orsolini si accende al 28’, salta Kamara e serve un cross neutralizzato da Okoye. Al 34’ è ancora il portiere friulano a evitare guai, uscendo con tempismo su Dallinga.
Prima dell’intervallo, Davis prova un sinistro a giro che viene deviato in corner.
La ripresa si apre con Payero che sfiora il vantaggio su punizione, ma il suo tiro esce di poco.
Al 67’ Italiano, squalificato e in tribuna, inserisce Cambiaghi e Fabbian per dare nuova linfa al reparto offensivo. Poco dopo, Orsolini colpisce in pieno la traversa con una punizione splendida. Al 75’ l’Udinese protesta per un presunto tocco di mano in area di Miranda su Kristensen, ma il VAR decide di non intervenire.
Nel finale, tante interruzioni e diversi cartellini: ammoniti Beukema, Payero, Karlstrom, Lucumì ed Ehizibue – tutti diffidati e dunque squalificati per la prossima giornata. L’ultima occasione è per il Bologna al 89’: cross di Miranda, spizzata di Castro e colpo di testa ravvicinato di Orsolini che termina alto.
Il Bologna chiude con un punto che sa di occasione mancata nella corsa Champions, mentre l’Udinese può sorridere per aver ritrovato compattezza e punti dopo settimane difficili. Entrambe le squadre guardano ora alla prossima giornata, con diverse assenze da gestire.
Lazio-Parma 2-2: doppiette di Ondrejka e Pedro, pari spettacolare all’Olimpico
Allo Stadio Olimpico, Lazio e Parma pareggiano 2-2 al termine di una partita intensa e ricca di colpi di scena. Protagonisti assoluti Ondrejka, che sigla una doppietta per i ducali, e Pedro, che risponde con due gol nella ripresa riportando i biancocelesti in carreggiata.
Un punto che lascia l’amaro in bocca a entrambe: la Lazio resta al sesto posto in classifica con 60 punti, a pari merito con la Roma, mentre il Parma sale a quota 32, agganciando il Verona al 15° posto nella lotta salvezza.
La serata si apre con un avvio shock per la squadra di Igor Tudor.
Dopo appena tre minuti, Valeri sfonda sulla sinistra e serve un pallone perfetto per Ondrejka, che di destro infila Mandas nell’angolino basso per l’1-0. Il Parma prende coraggio e al 12’ sfiora il raddoppio con un tiro dalla distanza di Sohm, ben neutralizzato dal portiere biancoceleste.
La Lazio fatica a reagire e costruisce la prima vera occasione al 26’, con Rovella che calcia a lato su assist di Dia. Poco dopo, Castellanos ci prova dalla distanza ma senza impensierire Suzuki. Al 38’ l’argentino trova anche il gol, ma viene annullato per fuorigioco. Il primo tempo si chiude con la Lazio in attacco ma poco incisiva, mentre il Parma gestisce con ordine.
Neanche il tempo di riprendere il gioco che Ondrejka colpisce ancora.
Al 46’, lo svedese si accentra da sinistra, vince un contrasto e lascia partire un destro che si insacca sotto l’incrocio, gelando l’Olimpico per il 2-0 crociato.
La Lazio prova a scuotersi con l’ingresso di Pedro al 57’ e Isaksen che sfiora il gol al 69’. Il Parma si affida al contropiede e va vicino al tris con Man, ma Mandas salva i suoi con una grande parata.
La svolta arriva nel finale.
Al 79’ Tchaouna calcia al volo dal limite, Suzuki respinge e Pedro è il più lesto ad avventarsi sulla ribattuta, accorciando le distanze. Passano solo cinque minuti e il numero 9 laziale si ripete: cross perfetto di Pellegrini e colpo di testa vincente che vale il 2-2 e fa esplodere lo stadio.
La Lazio sfiora l’incredibile rimonta all’84’ con un bolide di Guendouzi, ma Suzuki si supera ancora una volta. Al 93’, occasione clamorosa per il Parma: Man lanciato in campo aperto si presenta davanti a Mandas, ma calcia incredibilmente a lato. L’ultima emozione di una partita viva fino all’ultimo secondo.
Pavoletti decisivo: il Cagliari sbanca Verona e vola a +8 sulla zona retrocessione
Leonardo Pavoletti torna protagonista nel momento più delicato della stagione. Alla sua prima da titolare in questo campionato, l’attaccante rossoblù firma il gol vittoria che consente al Cagliari di espugnare il Bentegodi dopo oltre mezzo secolo, regalando ai sardi tre punti d’oro nella corsa salvezza.
Contro un Verona spento e confuso, i rossoblù si impongono 1-0 grazie al guizzo del “Pavoloso” e si portano a +8 sulla zona retrocessione, dove Empoli e Venezia restano appaiate.
La squadra di Paolo Nicola ritrova compattezza e cinismo, mentre quella di Paolo Zanetti, a secco di vittorie da cinque turni, resta a quota 33 punti, appena sette sopra il terzultimo posto. Un campanello d’allarme che rischia di trasformare il finale di stagione dell’Hellas in un incubo.
Il Cagliari parte meglio, più convinto e organizzato, sfruttando la vivacità di Adopo e Luvumbo.
È proprio quest’ultimo a seminare il panico con le sue accelerazioni: al 20’ Montipò è decisivo nel chiudergli lo specchio con un intervento di piede. Il Verona, invece, fatica a costruire gioco, complice anche l’infortunio di Suslov, costretto a lasciare il campo dopo soli 28 minuti.
Il cambio non porta fortuna ai gialloblù: due minuti più tardi, al 30’, Luvumbo vola sulla destra e mette un pallone in mezzo sul quale Coppola e Ghilardi pasticciano.
Pavoletti è lì, al posto giusto nel momento giusto, e con freddezza firma l’1-0 che ammutolisce il Bentegodi. È un gol pesantissimo: l’ultimo successo del Cagliari in casa del Verona risaliva addirittura al 1971, con una rete di Gigi Riva.
La reazione dell’Hellas è sterile. I padroni di casa alzano il baricentro solo nel finale di frazione, ma a parte una punizione centrale di Duda, Mandas non corre reali pericoli.
La ripresa inizia senza cambi e con la stessa inerzia del primo tempo: Verona disordinato, Cagliari solido e concentrato.
Zanetti prova a rimescolare le carte con una girandola di cambi, passando a quattro in difesa e inserendo maggiore qualità con Lazovic e Kastanos. Ma l’atteggiamento resta lo stesso: poco ritmo, pochi tiri, nessuna vera occasione.
I rossoblù gestiscono con lucidità, affidandosi a Pavoletti e alle ripartenze di Luvumbo, sostituito nel finale da Gaetano. Proprio su un contrasto con quest’ultimo, Ghilardi si fa espellere al 90’ per un intervento in ritardo, lasciando il Verona in dieci e senza più speranze.
Con questa vittoria, il Cagliari compie un passo enorme verso la salvezza, portandosi a 36 punti e mettendo un solco di 8 lunghezze rispetto alla zona rossa. Il Verona, invece, dovrà guardarsi le spalle: la crisi di risultati e il calendario non promettono nulla di buono.