Serie A, il Napoli torna a vincere, la Dea asfalta la Juve

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Nella 28ma giornata di Serie A non sono mancate conferme e colpi di scena.
Il Bologna continua la sua cavalcata verso la Champions League, così come la Roma, che con la quinta vittoria consecutiva punta a risalire la classifica.
Il Napoli torna a vincere contro la Fiorentina, portandosi a -1 dall’Inter, mentre la Juventus subisce una clamorosa sconfitta 0-4 contro l’Atalanta in casa, compromettendo gravemente ogni obiettivo stagionale.
Ma vediamo cosa è successo nel dettaglio:
Il Bologna vince a Verona: terza vittoria consecutiva per i rossoblu
Nel 28mo turno di Serie A, il Bologna ha conquistato la terza vittoria consecutiva battendo 1-2 l’Hellas Verona nel match dell’ora di pranzo.
I rossoblu, in trasferta al Bentegodi, sono riusciti a portare a casa i tre punti grazie a una prestazione solida e determinata, nonostante una reazione dei gialloblu nella ripresa.
Primo tempo: Odgaard sblocca il match
Il primo tempo si è caratterizzato per un ritmo lento, con il Verona che ha adottato una strategia difensiva per cercare di arginare le offensive del Bologna.
Tuttavia, al 40′, è arrivato il colpo decisivo da parte dei rossoblu: Calabria, nonostante alcune imprecisioni in avvio, ha servito un assist perfetto per Odgaard, che ha sfruttato l’occasione per siglare il gol dell’1-0.
Questo è stato il quinto gol stagionale per l’attaccante danese, che ha dimostrato il suo valore ancora una volta in una partita delicata.
Secondo tempo: Montipò protagonista e la papera che decide la gara
Nella ripresa, l’allenatore del Verona ha cercato di riequilibrare il match inserendo il rientrante Tengstedt, ma a mantenere in vita i gialloblu ci ha pensato soprattutto Montipò.
Il portiere ha compiuto due interventi decisivi, riuscendo a tenere il risultato in bilico fino agli ultimi minuti. Ma al 79′, è arrivato un clamoroso errore: su un tiro innocuo di Cambiaghi, il portiere ha commesso una papera che ha consentito ai rossoblu di raddoppiare.
A peggiorare la situazione per il Verona, c’era anche l’espulsione di Valentini, che ha lasciato i gialloblu in inferiorità numerica.
Pochi secondi dopo il raddoppio, il Verona ha reagito con Mosquera, che ha trovato il gol con una rete di rimpallo, riaprendo la partita al 80′.
Ma nonostante gli sforzi, i gialloblu non sono riusciti a evitare la sconfitta. L’ultima occasione della partita è arrivata al 94′, quando Dallinga, in pieno recupero, ha avuto la chance di segnare il 2-2, ma ha clamorosamente fallito l’opportunità.
Zanetti: “Abbiamo dato tutti”
L’allenatore dei veneti ha commentato così il ko casalingo:
“Ovviamente perdere non ci piace, ma la squadra ha dato tutto e ha reagito anche in 10 a difficoltà oggettive. Abbiamo concesso poche occasioni al Bologna, che di solito ne crea moltissime, poi abbiamo preso due gol su due errori. In questo periodo abbiamo speso tanto, ma siamo sempre stati squadra”
Italiano: “La squadra ha dato una risposta importante”
Vincenzo Italiano ha espresso la sua soddisfazione per il risultato ottenuto:
“Dovevamo dare qualche risposta fuori casa e oggi la squadra lo ha fatto. Abbiamo interpretato bene la gara, concedendo poche ripartenze al Verona e sfruttando le occasioni. Speravamo di averne di più, ma siamo stati concreti e abbiamo gestito bene.”
Il Napoli ritrova la vittoria contro la Fiorentina: 2-1 al Maradona
Il Napoli conquista la vittoria nella 28ma giornata di Serie A battendo 2-1 la Fiorentina al Maradona.
Con una doppietta degli attaccanti, la squadra di Conte risponde immediatamente all’Inter e si riporta a -1 dalla vetta. Per la Fiorentina, il gol di Gudmundsson non basta a evitare la sconfitta.
Primo tempo: Lukaku sblocca, Di Lorenzo sfiora il raddoppio
Il Napoli si presenta in campo con una formazione tipo, mentre la Fiorentina cambia qualche pedina.
I partenopei partono con grande intensità, e al 26′ sono Lukaku e De Gea protagonisti: il portiere viola respinge un tiro di McTominay, ma l’attaccante belga è rapido a capitalizzare il tap-in vincente.
Le proteste per un possibile fallo su Kean in fase di recupero vengono respinte, e il Napoli continua a dominare il gioco.
Di Lorenzo colpisce l’incrocio dei pali al 33′, mentre Spinazzola e McTominay non riescono a concretizzare altre occasioni. Il primo tempo si chiude sull’1-0 per il Napoli, che ha creato molto, ma non è riuscito a raddoppiare.
Secondo tempo: raddoppio di Raspadori, la Fiorentina risponde
Nella ripresa, il Napoli parte forte e trova il 2-0 al 61′: Lukaku serve Raspadori, che con un controllo e tiro batte De Gea.
La Fiorentina non demorde e accorcia le distanze al 66′ con un gol di Gudmundsson, che segna un tiro a giro su assist di Kean. Il Napoli soffre il colpo e per qualche minuto perde ritmo, ma Politano al 77′ sfiora il terzo gol, con De Gea ancora protagonista.
La Fiorentina tenta di reagire, ma il cambio tattico di Palladino e la difesa attenta del Napoli non consentono altri pericoli. Simeone, nel recupero, manca una grande occasione per chiudere definitivamente la partita.
Conte: “Potevamo gestire meglio”
Nel post partita, partita Antonio Conte resta focalizzato sugli obiettivi, non risparmiando qualche critica ai suoi nonostante l’ottima prestazione:
“La squadra ha meritato la vittoria, ma potevamo ottimizzare quel che abbiamo creato e gestire con meno ansia la parte finale. Nelle ultime 5 abbiamo lasciato tanti punti intorno al 90’, oggi tenere la partita in bilico ci ha portato inevitabilmente un po’ di ansia. Dobbiamo essere più cattivi in fase realizzativa, segniamo troppo poco per quel che produciamo. Però, nonostante le difficoltà, siamo lì: la squadra sta facendo passare per normale ciò che normale non è. Merito ai ragazzi e al lavoro che stiamo facendo”.
Palladino: “Siamo in crescita”
Il tecnico della Fiorentina si è espresso così ai microfoni di DAZN:
“Oggi abbiamo affrontato una squadra molto forte, nel suo stadio e con il suo pubblico. Costruita per vincere lo scudetto, ha grandi individualità. Noi siamo venuti qui con coraggio, la squadra mi è piaciuta tantissimo. Nel primo tempo siamo andati sotto, ma eravamo dentro la gara e poi nel secondo abbiamo avuto coraggio e qualità di gioco. Ho fatto i complimenti alla squadra, siamo questi e dobbiamo ripartire. Stiamo crescendo e giovedì abbiamo una finale che ci deve dare entusiasmo”.
Roma conquista una vittoria fondamentale in vista dell’Europa
La Roma di Ranieri continua la sua corsa verso un posto in Europa, vincendo 0-1 contro l’Empoli.
Primo tempo: gol lampo di Soulé
La partita inizia subito con la Roma aggressiva e determinata.
Dopo soli 20 secondi, Soulé sblocca il risultato con un sinistro preciso. I giallorossi dominano il gioco: Shomurodov colpisce la traversa, Pellegrini manca il raddoppio e Koné centra il palo.
L’Empoli tenta di rispondere, ma senza grande successo. De Sciglio impegna Svilar e Ndicka mura un tiro di Colombo, ma la Roma controlla il possesso palla e crea molte occasioni.
Secondo tempo: controllo giallorosso
La ripresa vede D’Aversa cambiare alcuni uomini, ma la Roma mantiene il controllo del gioco.
I giallorossi continuano a dettare i tempi con il loro possesso palla e a creare pericoli, come con Pellegrini e Dovbyk, ma Silvestri si distingue con alcune parate decisive.
L’Empoli prova a reagire, ma le sue uniche occasioni pericolose arrivano nel finale, quando Kouamè manca di poco il gol con un colpo di testa.
D’Aversa: “Non siamo stati all’altezza della salvezza”
Il tecnico dei toscani riconosce i limiti della prestazione della sua squadra, sottolineando la disattenzione decisiva nei secondi iniziali:
“Non abbiamo dimostrato di essere una squadra che va in campo per salvarsi. Dall’inizio dell’azione fino alla fine. Siamo stati fortunati a essere sotto solo di un gol, mi auguravo che nel secondo tempo potessimo fare meglio. Dobbiamo recuperare energie ma non ci possiamo permettere quei trenta secondi se vogliamo salvarci.”
Ranieri: “I ragazzi avevano fame di giocare”
È intervenuto così Claudio Ranieri ai microfoni di Sky Sport:
“Abbiamo creato tanto e avremmo dovuto chiuderla. Siamo venuti qua umili e determinati perché sappiamo che il girone di ritorno è molto duro. Vediamo quanta fatica hanno fatto le squadre che hanno giocano in Europa durante la settimana. Ho messo dentro dei ragazzi che avevano fame di giocare. Adesso possiamo preparare bene la partita di Bilbao”.
Juve-Atalanta: una vittoria storica che cambia la corsa scudetto
L’Atalanta conquista una vittoria decisiva per 4-0 contro la Juventus all’Allianz Stadium, infliggendo un pesante colpo alle speranze scudetto dei bianconeri.
Questo trionfo risponde alle vittorie di Inter e Milan, e porta i bergamaschi in una posizione privilegiata nella lotta per il titolo. Domenica, al Gewiss Stadium, l’Atalanta se la vedrà con i campioni in carica dell’Inter in una sfida che potrebbe essere cruciale.
Primo tempo: Juventus sotto shock
La partita inizia con un buon inizio da parte della Juve, che cerca di imporsi, ma la manovra offensiva è bloccata dalla solida difesa bergamasca. Dopo un’ottima occasione per Thuram, il match si sblocca al 39′ grazie a un rigore di Retegui.
Il fallo su McKennie regala la possibilità agli ospiti di passare in vantaggio, e la Juve non riesce a reagire, con Kolo Muani che non riesce a sfondare la difesa dell’Atalanta.
Pochi minuti prima dell’intervallo, Lookman colpisce il palo e la Juve si salva solo grazie agli interventi di Di Gregorio.
Secondo tempo: Atalanta domina e dilaga
La ripresa inizia con i cambi nelle due squadre, ma l’Atalanta non rallenta. Al 50′, De Roon raddoppia con un sinistro preciso su un errore di Di Gregorio.
La Juve cerca di reagire, ma la partita è ormai indirizzata: Zappacosta segna il terzo gol e Lookman sigla il quarto con un’azione personale, dopo un errore clamoroso di Vlahovic.
Nel finale, Carnesecchi mantiene la porta inviolata con due interventi su Vlahovic e McKennie, garantendo il quinto clean sheet consecutivo per l’Atalanta.
Thiago Motta: “Siamo tristi e dispiaciuti”
Ecco le parole dell’allenatore della Juventus nel post-partita, dopo la sonora sconfitta in casa:
“Sapevamo che sarebbe stata una partita complicata. Dopo il rigore, discutibile ma non voglio fare una critica, abbiamo provato ad andare in avanti ma loro hanno saputo contrattaccare molto bene. Siamo una squadra giovane e abbiamo subito a livello mentale questo gol. Siamo tristi e dispiaciuti. Non si riparlerà più di questa storia dello scudetto che la stampa ci ha attribuito. Ora bisogna andare avanti. Ora dobbiamo ripartire contro la Fiorentina che è forte”.
Gasperini: “Vittoria inimmaginabile, giornata perfetta”
L’allenatore dell’Atalanta, intervenuto ai microfoni di DAZN, ha commentato con queste parole la clamorosa vittoria della sua squadra che ha annicchilito la Juve:
“La Juventus arrivava da cinque vittorie, questa partita era inimmaginabile. È stata una giornata perfetta per noi. Nelle scorse partite la Juventus ha dimostrato di avere grande gamba. È una squadra con giocatori importanti. Per la prima volta dopo tanto tempo abbiamo avuto l’opportunità di fare due settimane senza partite infrasettimanali, direi che ci hanno restituito freschezza. Dopo il secondo gol loro hanno perso molare ed è venuta fuori la miglior versione di noi stessi”.
Situazione in classifica
Con questa vittoria, il Bologna sale a 50 punti, consolidando il suo posto nella parte alta della classifica di Serie A e continuando la corsa verso la qualificazione alle competizioni europee. Per i rossoblu si tratta della terza vittoria consecutiva, un dato che conferma il buon momento di forma della squadra di Italiano.
Al contrario, l’Hellas Verona resta in difficoltà, nonostante una prestazione combattuta e determinata, e continua a lottare per evitare la retrocessione, rimanendo a pochi punti sopra la zona rossa.
Con la vittoria, il Napoli sale a 60 punti, tornando a -1 dall’Inter in testa alla classifica.
La Fiorentina è invece ottava con 45 punti, lontana dalla zona Conference League. Il ritorno al successo è un segnale importante per i partenopei, che continuano a lottare per il vertice della Serie A.
Con i 3 punti, la Roma si avvicina sempre più al Bologna e mantiene viva la speranza di qualificarsi per le competizioni europee. L’Empoli, invece, continua a lottare nelle zone basse della classifica, rischiando la retrocessione.
L’Atalanta risponde alle rivali per lo scudetto, portandosi a un passo dalla Inter e dal Napoli. La squadra di Gasperini sta vivendo una stagione straordinaria e punta forte per la corsa al titolo, anche se dovrà sfatare il tabù del Gewiss Stadium per sperare nel trionfo finale.
Dall’altra parte, la Juventus, dopo cinque vittorie consecutive, subisce un duro colpo e scivola a -9 dall’Inter, con la pressione della Lazio e del Bologna che ora rischiano di superarla nella lotta per il quarto posto. Il sogno scudetto sembra ormai sfumato per i bianconeri, che dovranno concentrarsi sul mantenimento di una posizione europea.
TOP E FLOP
TOP: Lookman stellare, protagonista assoluto
Lookman è stato il grande protagonista della serata, giocando una partita da incorniciare contro la Juventus.
Nel primo tempo, l’attaccante nigeriano è stato già pericoloso, colpendo un palo e vedendosi negato il gol solo da un miracolo di Di Gregorio. Imprendibile nella ripresa, Lookman ha dominato la scena, siglando il gol del 4-0 con un’azione personale che ha lasciato la difesa bianconera senza risposta.
La sua prestazione è stata fondamentale per il trionfo dell’Atalanta, che ha inflitto un pesante 4-0 alla Juve, consolidando ulteriormente la sua posizione nella corsa per lo scudetto.
FLOP: Yildiz deludente, prestazione sottotono
La prestazione di Yildiz contro l’Atalanta è stata decisamente al di sotto delle aspettative.
Sebbene un problema intestinale lo avesse debilitato prima della partita, la sua posizione larga a destra ha ulteriormente complicato il suo rendimento, dato che non è una zona che predilige.
Nel primo tempo è stato praticamente invisibile, non riuscendo mai ad incidere sulla manovra offensiva della Juventus. Nel finale, la sua prestazione è peggiorata ulteriormente quando ha perso un pallone a centrocampo, dando il via all’azione che ha portato al palo di Lookman e alle due parate decisive di Di Gregorio.
La sua partita è stata una delle cause principali della difficoltà bianconera nel contenere l’onda d’urto dell’Atalanta.
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