Simona Cinà, l’autopsia indica la morte per annegamento

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Simona Cinà sarebbe morta per annegamento, i primi risultati dell’autopsia svolta questa mattina 7 agosto presso il Policlinico di Palermo avrebbero escluso qualsiasi problema di natura cardiaca. La ragazza, pallavolista ventunenne è stata trovata morta, nella notte tra l’1 e il 2 agosto, nella piscina di una villa a Bagheria dove aveva partecipato a una festa di laurea. Il ritrovamento è avvenuto intorno alle 4.10 del mattino quando gran parte degli invitati, circa un ottantina, avevano lasciato la villa. L’esame ha escluso anche il manifestarsi di patologie congenite, adesso chi indaga dovrà capire se la giovane sia finita sott’acqua dopo aver avuto un malore o perché qualcuno ce la abbia portata, tra le ipotesi c’è anche quella dell’assunzione involontaria di droga o alcol.
Sarà fondamentale per chiarire quest’ultima ipotesi l’esito dell’esame tossicologico. Contrariamente a quanto diffuso nelle ore immediatamente successive al ritrovamento del corpo di Simona, nella villa i militari dell’Arma hanno sequestrato diverse bottiglie di alcol, nella fattispecie, cinque bottiglie di gin, sei di spritz, 12 di spumante nonché diversi teli mare e abiti. Sequestrati anche gli indumenti della vittima e il costume da bagno che aveva addosso.
Le dichiarazioni della Procura di Termini Imerese
Nella giornata di lunedì 4 agosto, la Procura di Termini Imerese titolare dell’inchiesta, tramite un comunicato diffuso a mezzo stampa ha spiegato i minuti relativi al ritrovamento del corpo della giovane e ai tentativi per rianimarla: “Il corpo della giovane ragazza è stato rinvenuto da alcuni degli ultimi partecipanti ancora presenti alla festa intorno alle ore 4.00: lo stesso si trovava esanime sul fondo della piscina, in un angolo distante, e dotato di scarsa illuminazione”
Chi indaga ha tenuto a sottolineare che contrariamente a quanto diffuso “due ragazzi si sono immediatamente tuffati nella piscina e hanno recuperato il corpo della ventenne, praticando le manovre di rianimazione salvavita in attesa dell’arrivo dei soccorritori. Arrivato sul posto, il personale del 118 ha provato a rianimare la ragazza, purtroppo invano, non potendo fare altro che constatare il decesso della stessa alle ore 5.00” Per la morte della giovane la Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti con l’accusa di omicidio colposo, un atto dovuto per poter procedere con gli esami medico-legali.
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