Colombia, Alessandro Coatti ipotesi scambio di persona

#image_title
La Procura di Roma ha aperto un’inchiesta sull’omicidio di Alessandro Coatti, lo scienziato italiano ucciso in Colombia. Un’ipotesi è che l’uomo potrebbe essere stato ucciso da clan criminali in guerra tra loro in seguito a uno scambio di persona.
Il ricercatore, che fino alla fine dell’anno scorso lavorava presso la Royal Society of Biology (RSB) di Londra, è stato visto l’ultima volta il 3 aprile mentre usciva da un ostello a Santa Marta, città portuale sulla costa caraibica. Le parti del corpo smembrate del trentottenne sono state trovate due giorni dopo in una valigia abbandonata alla periferia della città.
Il biologo molecolare aveva viaggiato e condotto ricerche in Sud America dopo aver lavorato a Londra per otto anni. Non ci sono prove che Coatti avesse legami con la criminalità organizzata.
Ipotesi scambio di persona
La Procura di Roma collaborerà con le controparti colombiane, e l’Italia dovrebbe inviare una squadra investigativa a Santa Marta. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, una delle ipotesi di indagine è che Coatti potrebbe essere stato ucciso per errore nel contesto di un “regolamento di conti” tra gruppi criminali organizzati.
Lerber Dimas, esperto di criminalità, ha dichiarato al sito di informazione colombiano El Tiempo che l’omicidio porta i segni distintivi dei due gruppi armati che operano nella zona, il Clan del Golfo e le Autodefensas Conquistadores de la Sierra.
Norma Vera Salazar, esperta di diritti umani, ha affermato che si è verificata una serie di crimini simili. “C’è un chiaro schema ricorrente in questi crimini: i corpi vengono torturati, smembrati, infilati nella spazzatura o in sacchi di caffè e abbandonati lungo le strade rurali”, ha dichiarato a El Tiempo. “Questi tipi di omicidi vengono utilizzati dai gruppi di autodifesa per inviare messaggi di allarme, incutere paura e marcare il territorio”.
Coatti stava progettando di tornare in Italia per Pasqua
Coatti stava viaggiando da solo in Sud America, visitando Perù, Bolivia ed Ecuador prima di arrivare il 3 aprile a Santa Marta, città circondata da spiagge e montagne e punto di accesso ad alcune delle destinazioni turistiche più popolari della Colombia. La sua scomparsa è stata segnalata il giorno successivo.
Coatti è nato in Emilia-Romagna, dove i suoi genitori vivono ad Alfonsine, vicino a Ravenna. Stava progettando di tornare in Italia per Pasqua, ha dichiarato suo zio Giovanni alla stampa italiana. “Alessandro era una persona buona e allegra e un brillante biologo”, ha dichiarato al sito di notizie locali Il Resto del Carlino . “Amava viaggiare e scoprire il mondo”.
Ha aggiunto: “Siamo scioccati, quello che è successo è surreale. Ci siamo affidati alle autorità italiane e colombiane. Vogliamo la verità. Alessandro aveva solo 38 anni, con una vita davanti a sé. Non riusciamo a capire perché gli sia successo questo, e in quel modo”.
About The Author
