Ercolano, pergamena di 2000 anni fa, scoperto l’autore

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Grazie all’avanzata tecnologia a raggi X, i ricercatori hanno rivelato l’identità dell’autore di un rotolo carbonizzato del I secolo a.C. Ritrovato nell’antica città romana di Ercolano, il rotolo contiene parte di un’opera in più volumi intitolata “Dei Vizi” ed è stato scritto da un antico filosofo greco, Filodemo.
Il rotolo carbonizzato è stato recuperato da una villa romana, che si ritiene fosse la dimora del suocero di Giulio Cesare. Il rotolo, insieme alla villa, fu sepolto durante l’eruzione del Vesuvio di quasi 2.000 anni fa.
Grazie ai raggi X, i ricercatori sono riusciti a osservare l’interno del rotolo bruciato, composto da un antico foglio di carta chiamato papiro carbonizzato. Hanno praticamente scartato il rotolo e, per la prima volta con questo metodo, sono riusciti a scoprire dettagli importanti come il titolo e l’autore. Ciò è stato possibile perché le immagini a raggi X hanno rivelato tracce di scritte a inchiostro.
Primo rotolo di cui l’inchiostro era visibile alla scansione
Il dottor Michael McOsker, papirologo dell’University College di Londra, ha dichiarato al Guardian : “È il primo rotolo di cui l’inchiostro era appena visibile alla scansione. Nessuno sapeva di cosa si trattasse. Non sapevamo nemmeno se contenesse qualcosa di scritto”. È uno dei tre antichi rotoli di Ercolano ora conservati alla Bodleian Library di Oxford.
Molti rotoli antichi sono stati scoperti in precedenza e sono attualmente conservati presso la Biblioteca Nazionale di Napoli. Ma quando i ricercatori hanno tentato di aprirli e leggerli, non ci sono riusciti, poiché i rotoli sono stati bruciati durante l’eruzione vulcanica. Persino l’inchiostro è difficile da leggere sul papiro nero e carbonizzato.
Vesuvius Challenge
Così, nel 2023, è stata lanciata in tutto il mondo una Vesuvius Challenge per contribuire alla lettura dei rotoli di Ercolano utilizzando la tecnologia a raggi X 3D. L’iniziativa prevedeva un premio per chiunque fosse riuscito a decifrare gli antichi testi.
L’anno scorso, un gruppo di studenti esperti di tecnologia ha vinto un premio di 700.000 dollari per aver utilizzato un software di intelligenza artificiale che ha consentito loro di decodificare 2.000 lettere greche da un altro rotolo.
Il dott. Brent Seales, informatico dell’Università del Kentucky e co-fondatore della Vesuvius Challenge, ha affermato: “Stiamo riscontrando tracce di inchiostro in molti dei nuovi rotoli che abbiamo scansionato, ma non le abbiamo ancora convertite in testo coerente”.
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