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Il sindaco di Graz, Elke Kahr, ha dichiarato all’agenzia di stampa austriaca APA che dieci persone sono morte, tra cui sette studenti e due adulti, nell’attacco in una scuola. A quanto pare, il decimo morto sarebbe l’autore dell’attentato che si sarebbe suicidato pochi minuti dopo l’irruzione.

L’emittente pubblica austriaca ORF ha rilasciato una breve intervista con un portavoce della polizia presente sul posto a Graz, il quale ha confermato “diversi morti e feriti”, ma senza fornire cifre specifiche, successivamente si è saputo essere almeno 28, la conferma dei decessi è avvenuta attraverso le parole del sindaco. Il funzionario di polizia ha aggiunto che la scuola è stata messa in sicurezza e che non ci sono ulteriori pericoli per la popolazione. Nell’ambito dell’intervento della polizia, sono stati inviati sul posto anche un’unità specializzata Cobra e un elicottero.
Le informazioni del Kronen Zeitung
Secondo quanto riportato dalla Kronen Zeitung oltre le 10 vittime ci sarebbero diversi feriti. Il giornale, citando fonti locali e persone presenti sul posto, afferma che alcuni testimoni hanno udito circa 20 colpi di arma da fuoco all’interno della scuola. Tutti questi numeri, al momento in cui scriviamo, devono ancora essere confermati da una fonte ufficiale. Secondo quanto riferito, il ministro degli Interni austriaco Gerhard Karner sarebbe in viaggio per Graz.
Il reporter dell’emittente nazionale austriaca ORF presente sul posto ha affermato che “non è stato confermato praticamente nulla circa l’andamento dell’incidente”, a parte gli spari, si attendono ulteriori aggiornamenti dalle autorità.
L’attentatore un ex studente della scuola
L’autore della sparatoria sarebbe un ex studente della scuola, un ventiduenne che possedeva legalmente due armi, questo è quanto si apprende dal Salzburger Nachrichten, si tratterebbe di una pistola e di un fucile da caccia. L’aggressore avrebbe aperto il fuoco in due aule, una delle quali era la sua ex aula.
Tutti gli ospedali della Stiria sono stati allertati e hanno dovuto segnalare la propria capacità di accoglienza dei feriti. Anche i medici degli ospedali regionali e universitari sono presenti sul posto e due centri di assistenza sono stati allestiti nei pressi della scuola per le persone raggiunte dai proiettili o comunque ferite durante i momenti di panico succeduti all’assalto.
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